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Sono circa 90.000 i pazienti che ogni anno accedono al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bolzano. Questo colloca il reparto tra quelli con la maggiore affluenza a livello italiano e, come tutti i grandi reparti di Pronto Soccorso, deve affrontare sfide strutturali, organizzative e di personale. Ad esempio, anche il Pronto Soccorso della famosa Charitè di Berlino sta lottando con i problemi dei lunghi tempi d’attesa, la mancanza di specialisti nonché processi e procedure poco chiari e trasparenti per i pazienti. Difficoltà che sono spesso in primo piano nella percezione pubblica e che sui media producono titoli negativi, facendo purtroppo dimenticare che ogni giorno vengono fornite prestazioni di elevata qualità.

In stretta collaborazione con i responsabili del reparto e in accordo con la Direzione comprensoriale, la Direzione dell’Azienda sanitaria ha messo a punto un pacchetto di misure che possono essere attuate velocemente e che porteranno a risultati rapidi nel breve e medio termine. In questo modo sarà possibile, per così dire, “tarare” gli ingranaggi del complesso sistema per migliorare l’intera struttura.

Per l’assistenza medica di base esiste un servizio di guardia medica che si attiva sempre quando i Medici di Medicina Generale non sono in servizio. Concretamente ciò significa che dalle 20.00 alle 8.00 del mattino nei giorni lavorativi e dalle 20.00 di venerdì alle 8.00 di lunedì nei fine settimana, questo servizio può essere contattato ed è anche possibile accedervi. Il servizio di guardia è attivo anche nei giorni prefestivi infrasettimanali, a partire dalle ore 10.00 del mattino. La sede di questo servizio, che si prende cura di circa 150.000 abitanti si trova a Bolzano in via Galilei. Inoltre, nei fine settimana, durante il giorno sono attivi due ambulatori dedicati alla guardia medica presso le sedi distrettuali di Laives e Appiano. In questi ambulatori vengono svolte anche visite sui pazienti che vi si recano.
In futuro – apertura prevista per aprile/maggio 2019 – verrà aperta un’ulteriore postazione proprio all’Ospedale di Bolzano – presso i poliambulatori, quindi nelle immediate vicinanze del Pronto Soccorso – dando alle cittadine e ai cittadini la possibilità di scegliere se recarsi in Pronto Soccorso o ricorrere al servizio di guardia medica. Molto spesso si tratta di disturbi di natura minore, per i quali il servizio di guardia medica è perfettamente in grado di fornire consulenza e assistenza specialistica.

Per il Coordinatore sanitario Roland Döcker, questo nuovo Service-Point sarà vantaggioso per diversi aspetti, alla luce dei quali entrambe le parti vincono: “Riteniamo che questa offerta aggiuntiva allevierà la pressione sul Pronto Soccorso. Il vantaggio per le cittadine ed i cittadini è che dovranno attendere meno tempo rispetto alla normale attesa presso un servizio di Pronto Soccorso, mentre il vantaggio per l’ospedali e l’Azienda sarà chiaramente quello di poter utilizzare al meglio le risorse disponibili.”

Un’altra importante struttura nel contesto del Pronto Soccorso è la cosiddetta “Osservazione Breve Intensiva”. L’obiettivo di questo periodo di osservazione limitato nel tempo è soprattutto quello di monitorare da vicino le/i pazienti meno critici, ma che necessitano ancora di essere tenuti sotto osservazione. Si tratta di solito di quadri clinici meno complessi che necessitano di diversi esami e visite specialistiche prima del ricovero o della dimissione al più tardi dopo 36 ore. Le risorse diagnostiche e le terapie disponibili sono le stesse del Pronto Soccorso. In questo modo si evitano inutili ricoveri o dimissioni troppo frettolose, il che garantisce una maggiore sicurezza per la persona malata.
Bolzano dispone attualmente di 6 postazioni di questo tipo, è stato concordato un aumento di 3-6 ulteriori posti letto. In questo modo, in una stanza tranquilla e senza stress, viene offerta l’opportunità di ridurre ricoveri inappropriati per reparti interni. Grazie a tale risorsa è anche possibile evitare di stare in mezzo ad altre persone per ore, come spesso accade.

Chi non conosce le casse veloci dei supermercati riservate a coloro che acquistano solo pochi articoli? I cosiddetti percorsi “Fast-Track” per i pazienti che non si trovano in uno stato critico – normalmente classificati come codici blu o verdi – funzionano in modo simile. Questi casi possono essere trattati rapidamente in una zona di non urgenza secondo protocolli stabiliti. Questo può anche prevenire un altro fenomeno che porta a insoddisfazione e stress tra i pazienti e il personale: lasciare il Pronto Soccorso prima di essere stati visitati. I Fast-Track riguardano patologie mono-specialistiche e funzionano solo negli orari di apertura dei poliambulatori. Attualmente questa metodologia viene già applicata per gli ambiti specialistici di Otorino, Odontoiatria, Ginecologia e Oculistica, ma si sta valutando in modo concreto di aggiungere altre specialità.

Con il termine “pazienti fragili” ci si riferisce soprattutto a quelle categorie che per età, situazione sociale o stato di salute richiedono un occhio di riguardo: gli anziani, i bambini o le persone con disabilità, ad esempio, rientrano in questa categoria. A causa di circostanze particolari, non possono aspettare ore, anche se il loro quadro clinico non prevede l’accesso prioritario. Anche a questi gruppi di pazienti si dovrà garantire un accesso più rapido sulla base di protocolli prestabiliti.

Per attuare tutte queste misure è necessario aumentare l’organico: si prevede che saranno approvati altri 3 posti per clinici. Non appena questi Collaboratori/collaboratrici prenderanno servizio, sarà possibile garantire un secondo medico per il servizio notturno e un ulteriore medico che nei fine settimana si occuperà dei casi meno gravi.

Un’altra misura che sarà adottata nel 2019 e che andrà ad alleviare la pressione per il Pronto Soccorso dell’Ospedale provinciale, sarà quella di stabilire, insieme al servizio 112 e a tutti i responsabili dei servizi di emergenza della provincia, se e quando il trasporto di pazienti infortunati possa essere dirottato verso altri ospedali, a condizione che la patologia e la criticità del paziente lo consentano.
L’anno prossimo sarà inoltre attivato un servizio di videosorveglianza in modo da garantire una maggiore sicurezza sia per le collaboratrici e i collaboratori che per i visitatori del Pronto Soccorso. Entro gennaio, l’Azienda preparerà il necessario regolamento sulla privacy. Già in autunno era stato attivato un servizio di sicurezza privato. Ulteriori controlli sono stati concordati con le forze dell’ordine, in particolare il sabato sera o in giornate ritenute critiche.

Dal momento che attualmente molte persone utilizzano i servizi di Pronto Soccorso della provincia anche se potrebbero, ad esempio, recarsi dal Medico di Medicina Generale, la Giunta provinciale ha deciso di mettere un freno: da maggio 2019 – con le eccezioni specificatamente indicate – ogni cittadina o cittadino che in fase di triage sia stato valutato con codice blu o verde dovrà pagare 35 euro. Inoltre – se il paziente non è esente ticket – andrà aggiunto il ticket di 15 euro. Questa misura verrà notificata come una sanzione amministrativa.

Per i molti utilizzatori di smartphone o tablet, l’anno prossimo sarà disponibile un’altra novità: un’apposita app mostrerà con un solo clic i dati di contatto dei reparti e dei servizi, news sull’Azienda sanitaria, i tempi di prenotazione per le prestazioni più frequenti, i contatti e le informazioni sul servizio di guardia medica nonché le farmacie di turno. Inoltre, vi sarà un Info-Tool che stava particolarmente a cuori a coloro che lo hanno sviluppato: la visualizzazione del numero di pazienti in attesa, in tempo reale, presso tutti i Pronto Soccorso della provincia, suddivisi per ospedale, categoria di triage e specialità. Ciò consentirà alle/ai pazienti di decidere se recarsi in un altro ospedale prima di accedere al Pronto Soccorso – eventualmente con un tempo di attesa più breve – o di accettare un’attesa più lunga nell’ospedale di loro scelta.