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“Prevenire è di gran lunga meglio che curare”: risale all’inizio del XVIII secolo questa dichiarazione del medico e scienziato Bernardino Ramazzini, un’affermazione che ha segnato una svolta storica in ambito medico e che oggi torna al centro della scena in occasione del Symposium organizzato con il sostegno di Guna, in programma il prossimo 18 maggio dalle 9.30, anche in diretta streaming dall’Università Statale di Milano. Ben 18 illustri professori universitari saranno gli attori del prestigioso appuntamento, giunto alla terza edizione, che sarà dedicato alla prevenzione e alle terapie del futuro nel bambino e nell’adulto e alla Medicina dei Sistemi, ovvero il paradigma medico che interpreta la salute e la malattia alla luce della visione dell’uomo come un sistema complesso, cioè un’unità integrante di mente, corpo, spirito ed emozioni. Tra i presenti ci sarà Sergio Bernasconi, Professore ordinario di Pediatria e già Direttore delle Cliniche Pediatriche delle Università di Modena e Reggio Emilia e di Parma, Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano, Alessio Fasano, professore di Pediatria presso la Medical School di Harvard, Massimo Fioranelli, Direttore del Centro di Cardiologia e Medicina Integrata presso la Clinica Sanatrix di Roma, Raffaello Furlan, Professore Ordinario di Medicina Interna all’Humanitas University di Milano e Aldo Bruno Giannì, Professore Ordinario di Chirurgia Maxillo-Facciale, Presidente Comitato Direzione Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.

La prestigiosa Università milanese sarà la cornice degli interventi dei professori che spazieranno tra i temi portanti della Medicina dei Sistemi: l’approccio predittivo e preventivo, la multidisciplinarità, l’integrazione tra le terapie, la visione allargata di salute e malattia, la personalizzazione e la precisione delle cure saranno dibattuti in un clima di totale apertura e condivisione, nel quale ogni relatore proporrà la propria visione sul futuro della medicina, della salute e del paziente. Un panel di esperti sapientemente riunito da Guna. “La Medicina dei Sistemi, fondata sui progressi e soprattutto sulle evidenze della ricerca medico-scientifica più accreditata, si assume il compito di superare l’interpretazione riduzionistica della fisiopatologia umana, cioè del paziente come insieme di elementi indipendenti. Questa prospettiva ha rappresentato il paradigma guida e ha caratterizzato i successi della Medicina del XX secolo, indirizzando l’approccio clinico al paziente e lo sviluppo di nuovi farmaci. Oggi però gli scenari sono cambiati e sono in continua evoluzione: il mondo medico sente la necessità di avere una visione della persona e del malato come unità psico-neuro-endocrino-immunologica e la Medicina dei Sistemi, ormai giunta a piena maturità, dev’essere tra i pilastri di una moderna Sanità universale, solida, equa e soprattutto umana”, afferma Alessandro Pizzoccaro, presidente e fondatore di Guna.

Ed è proprio al futuro che guarda il terzo Symposium sulla Medicina dei Sistemi. Lo sviluppo delle nuove tecnologie applicate in ambito medico, prima fra tutte l’Intelligenza Artificiale, consentirà una maggiore personalizzazione della medicina e precisione nella fase di diagnosi. “L’avanzare dell’in silico rischia di creare un clima «robotico» e freddo intorno al paziente, specialmente il più fragile come il bambino e l’anziano – spiega Pizzoccaro – È in questo contesto che la Medicina dei Sistemi potrà recitare un ruolo primario e di vero trait d’union per far sì che tanto la fase diagnostica quanto quella terapeutica mantengano la loro carica d’interazione umana. Durante il Simposio – conclude Pizzoccaro – si affronterà in profondità il tema della necessità di utilizzare nuove terapie che permettano un approccio complesso e integrato al paziente, in cui gli interventi farmacologici, non farmacologici e la Medicina Complementare s’intersechino e agiscano sinergicamente”.