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Healthware Group ha reso pubblico il documento di Expert Opinion “Le terapie digitali a potenziamento dei percorsi di cura per la depressione nel Servizio Sanitario Nazionale: proposte per l’Italia”, elaborato da un panel di esperti multistakeholder che, tenendo conto del contesto e delle più recenti linee guida scientifiche internazionali per il trattamento della depressione, propone l’integrazione delle Terapie Digitali a potenziamento degli interventi del SSN per la depressione lieve, moderata e severa, nonché per la prevenzione delle ricadute e la gestione della depressione sottosoglia.

Gli esperti hanno analizzato anche il caso studio di una terapia digitale indicata per il trattamento della depressione unipolare o dell’umore depressivo già accessibile e rimborsata in altri paesi europei e supportata da consistenti evidenze scientifiche, elaborando un possibile flusso clinico-organizzativo adatto all’integrazione, prescrizione ed adozione delle DTx nel contesto del SSN.

Il lavoro è volto a contribuire attivamente al dibattito istituzionale, scientifico e culturale rispetto alla trasformazione digitale della sanità.

In Italia, i disturbi di salute mentale rappresentano la quinta causa di anni di vita persi per malattia, disabilità o morte prematura, con un impatto in termini di costi diretti ed indiretti che supera il 3% del PIL. La depressione, in particolare, è la patologia mentale più frequente, con oltre 3 milioni di persone affette da sintomi depressivi ed una prevalenza in ulteriore aumento durante e a seguito dellapandemia da COVID-19.

Nonostante l’alto impatto sociosanitario della depressione, iservizi dedicati nel contesto del SSN sono sottofinanziati e permangono numerose criticità in termini di accesso e lungo i percorsi di cura. Solo l’8% dei pazienti che si rivolgono ai servizi pubblici di salute mentale beneficia della psicoterapia, nonostante sia indicata tra i trattamenti di prima linea per la depressione. Si stima, inoltre, che il SSN riuscirebbe a soddisfare solo il 20% del fabbisogno dei servizi di psicoterapia per ansia e depressione. Risulta anche difficile garantire una presa in carico continua ed integrata, accompagnando i pazienti verso una graduale autonomia, empowerment e recovery ed intervenendo tempestivamente nel caso di eventuali ricadute.

In questo scenario, le terapie digitali, che permettono di fornire ai pazienti interventi terapeuticidi comprovata efficacia tramite programmi software di alta qualità, rappresentano un’opportunità per potenziare i servizi offerti dal SSN, favorendo cure efficaci, personalizzate, integrate e di prossimità, in linea con le priorità riportate anche dal Global MentalHealth Summit e dal Piano di Ripresa e Resilienza Nazionale (PNRR). In particolare, la loro integrazione sistemica potrebbe aumentare l’accessibilità ad interventi psicoterapeutici validati su larga scala.

“Le terapie digitali costituiscono un importante strumento per migliorare l’accesso alle cure specialistiche, riducendo i tempi d’attesa, e per superare la riluttanza a rivolgersi ai Servizi di Salute Mentale specie nelle persone più giovani. La dimostrata efficacia nei disturbi depressivi e ansiosi ne suggeriscono l’inclusione nell’offerta di assistenza dei servizi pubblici”, afferma il Dott. Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Modena

Le considerazioni condivise, in corso di pubblicazione in una rivista scientifica di settoree che intendono informare lo sviluppo di studi e raccomandazioni scientifiche locali, mettono in luce la necessità e l’urgenza di abilitare dal punto di vista normativo e regolatorio, nonché culturale ed infrastrutturale, l’integrazione delle DTx nel contesto del SSN, partendo dalla definizione di criteri adeguati di valutazione, accesso e rimborso.Un numero crescente di paesi europei ha sviluppato percorsi regolatori che ne abilitano l’accesso, la rimborsabilità e la prescrivibilità. In Germania, in particolare,ad oggi vi sono 45 applicazioni di sanitàdigitale rimborsate, di cui, 22 indicate per il trattamento di disturbi di salute mentale.

“Oggi è più che mai evidente come l’innovazione digitale possa aiutare il SSN a rispondere ai crescenti bisogni di salute della popolazione, abilitando nuove possibilità terapeutiche e modelli di cura che pongano la persona al centro. Alla luce delle potenzialità, delle evidenze e della rimborsabilità riconosciutealle terapie digitali in un numero crescente di paesi, diventa importante definire anche in Italia criteri di valutazione, modalità di accesso e processi organizzativi per integrarle in modo adeguato, equo e tempestivo nel contesto del SSN”, afferma Alberta Spreafico, Global Head of Digital Health & Innovation di Healthware Group.