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Il Consiglio di Amministrazione di Recordati S.p.A. ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023.

I Ricavi netti consolidati nella prima metà dell’anno sono stati pari a 1.044,3 milioni di euro,+17% rispetto al primo semestre del 2022 o +15,4% a perimetro omogeneo e a cambi costanti, sostenuti dal forte slancio di tutte le aree di business e dal successo dell’integrazione di EUSA Pharma. Questi risultati sono stati ottenuti nonostante il forte effetto avverso dei cambi negli ultimi mesi, con un impatto negativo nel semestre di 29,7 milioni di euro, prevalentemente sul settore Specialty and Primary Care, e il riassorbimento nel secondo trimestre di parte dei benefici sulle vendite registrati nel primo trimestre. Il nostro portafoglio Specialty and Primary Care ha contribuito con ricavi per 668,9 milioni di euro nei primi sei mesi, con una crescita a cambi costanti del 15%, trainata da tutte le principali aree terapeutiche, con un forte aumento in particolare delle vendite di specialità medicinali per le patologie influenzali nel primo trimestre. Le vendite del settore delle malattie rare nel primo semestre del 2023 sono complessivamente pari a 344,4 milioni di euro, in crescita del 32,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, riflettendo l’integrazione dei prodotti oncologici acquisiti con EUSA Pharma, che hanno contribuito con ricavi per 95,6 milioni di euro, la continua crescita delle vendite di Signifor e Isturisa, e con vendite resilienti nel nostro franchise metabolico, grazie alla forte crescita di Panhematin e a una limitata erosione da parte dei prodotti generici sul mercato statunitense.

L’utile operativo rettificato è stato pari a 338,2 milioni di euro, in aumento del 22,8% rispetto alla prima metà del 2022, con un’incidenza sui ricavi del 32,4%, riflettendo la performance molto positiva dei ricavi, con una forte e continua disciplina sui costi e le iniziative di efficientamento che hanno compensato l’impatto dell’inflazione, gli investimenti a sostegno della crescita delle nuove franchises e i maggiori ammortamenti relativi alle attività immateriali pari a 9,8 milioni di euro.
L’utile operativo è stato pari a 313,4 milioni di euro, in aumento del 34,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; questo riflette l’impatto a livello di margine lordo dei costi derivanti dalla rivalutazione al fair value del magazzino acquisito di EUSA Pharma di 20,9 milioni di euro, e costi non ricorrenti per 3,9 milioni di euro, significativamente ridotti rispetto ai livelli del 2022, principalmente derivanti dalle operazioni di efficientamento nell’ambito dell’area di vendita del settore Specialty & Primary Care.

L’EBITDA è stato pari a 406,2 milioni di euro, in aumento del 21,3% rispetto al primo semestre del 2022, con un’incidenza sui ricavi del 38,9%, riflettendo il beneficio della leva operativa e delle già menzionate iniziative di efficientamento, unitamente ad una sostanziale tenuta del margine lordo rettificato, che è rimasto sostanzialmente in linea con lo scorso anno.

L’utile netto rettificato è stato pari a 287,4 milioni di euro, +27,9% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un’incidenza sui ricavi del 27,5%. In aggiunta all’incremento dell’utile operativo, questo risultato beneficia di minori oneri finanziari netti, pari nel primo semestre a 24,6 milioni di euro, in riduzione di 13,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’effetto positivo di utili e perdite su cambi che ha più che compensato l’aumento dei tassi di interesse. L’utile netto è stato pari a 227,6 milioni di euro, in aumento del 50,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 21,8%, riflettendo anche costi non ricorrenti significativamente più bassi.

Il free cash flow è stato pari a 261,7, milioni di euro, significativamente superiore allo stesso periodo dello scorso anno, assorbendo l’aumento del capitale circolante, trainato dai maggiori ricavi, e interessi passivi maggiori.

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2023 evidenzia un debito di 1.326,2 milioni di euro, o pari a 1,8 volte l’EBITDA, rispetto al debito di 1.419,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Nel corso del periodo sono stati pagati 20 milioni di euro di rimanenti milestone a Novartis relativi a Isturisa e 127 milioni di euro di dividendi.

Il patrimonio netto è pari a 1.609,2 milioni di euro.

“Nella prima metà dell’anno abbiamo realizzato risultati finanziari molto positivi, con una continua crescita del business e il mantenimento di margini ai livelli più alti del settore. L’Azienda entra nella seconda metà del 2023 con uno slancio molto forte e una confermata capacità di convertire la crescita dei ricavi in utili e generazione di cassa. Siamo inoltre particolarmente soddisfatti dell’accordo siglato a luglio con GSK, che aggiunge due marchi affermati al nostro portafoglio core dell’area urologica nel segmento Specialty & Primary Care, che ci consentiranno di fare leva sulla nostra piattaforma commerciale competitiva per rispondere alle diverse esigenze dei pazienti. Questa operazione, che dimostra la capacità del management di implementare la strategia di crescita delineata, rafforza la posizione del nostro Gruppo per la crescita futura,” ha commentato Rob Koremans, Chief Executive Officer.