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Uno studio dell’Università di Parma, coordinato dal PhD Ruben Foresti del Dipartimento di Medicina e Chirurgia con la collaborazione tra gli altri dei proff. Claudio Macaluso, Michele Miragoli e Antonio Freyrie, è stato pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” di Nature Publishing Group.

Alla base della ricerca una nuova metodica che permette la realizzazione di oggetti 5D contenenti nano-particelle partendo direttamente dalla tomografia computerizzata del paziente, al fine di sviluppare nuove applicazioni che possano personalizzare i trattamenti con angioplastica percutanea delle arteriopatie. La procedura testata a livello sperimentale permette lo sviluppo di dispositivi medicali aderenti al modello 3D e a rapido scioglimento.

Questa nuova metodica rende possibile lo studio di correlazione tra i parametri ingegneristici e l’attività biologica, al fine di supportare i training pre-chirurgici e la fabbricazione di organi artificiali, ponendo le giuste basi per la transizione dalla Bionica alla Biologia sintetica.

Il lavoro è stato reso possibile grazie alla cooperazione transdisciplinare tra Università di Parma, IMEM-CNR, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e alla collaborazione con Humanitas di Rozzano.

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