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L’alluce valgo è una patologia del piede molto comune che affligge un quinto della popolazione adulta in modo più o meno grave. 

La patologia è caratterizzata dallo spostamento verso l’esterno della base dell’alluce e dalla deviazione della punta dell’alluce stesso verso le altre dita. Tale deformità può peggiorare nel tempo causando dolore anche intenso, una limitata capacità di movimento dell’alluce, nonché disturbi estetici molto temuti dalle donne che sono le maggiori interessate di questo disturbo. Infatti, si evidenza un rapporto di 1 a 4 rispetto agli uomini. 

Le cause che portano a questa patologia non sono ancora ben chiare e possono dipendere da un insieme di fattori quali predisposizione genetica, malformazioni congenite, utilizzo di calzature inadatte, problemi di peso o di alcuni tipi di artrite. 

Con il tempo, questo insieme di fattori portano a far peggiorare sempre più questa deformità, rendendo difficile la convivenza con i dolori persistenti e coinvolgendo inevitabilmente anche il secondo e terzo dito.

Nei casi in cui non sia più possibile risolvere il disturbo con trattamenti conservativi, quali antidolorifici o accorgimenti quali plantari o bendaggi, si deve obbligatoriamente ricorrere alla chirurgia che ha ora fatto grandi passi avanti, risultando poco invasiva e di facile recupero. 

Il vantaggio principale delle tecniche moderne è legato al fatto che tendono a ricostruire la struttura anatomica riallineandola, grazie a un approccio chirurgico poco aggressivo. 

“La nostra tecnica MIFS consiste infatti nell’eseguire le tradizionali osteotomie mediante una serie di strumenti innovativi che permettono di intervenire attraverso mini-accessi percutanei” racconta Massimiliano Manobianco, Amministratore Delegato di LSM-Med. “La sega oscillante, utilizzata in passato è sostituita da frese dedicate di diverse geometrie e diametri che permettono tagli precisi e netti e l’asportazione di tessuto osseo con la massima mininvasività”. 

Tra i principali vantaggi di questa metodologia chirurgica possiamo sottolineare sicuramente: una ridotta perdita ematica; tempi operatori brevi; ridotto dolore postoperatorio; cicatrici minime; rapido recupero funzionale; ridotto effetto di recidive.

LSM-Med si occupa da anni di produrre medical devices adatti a tali chirurgie che vengono effettuate tramite sistemi per la chirurgia mininvasiva del piede.

Il sistema è costituito da frese e viti cannulate in lega di titanio e consente un’ampia versatilità nelle diverse procedure chirurgiche del piede.

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