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“100 anni di evoluzione del benessere: storia d’Italia e di Felce Azzurra”è il titolo dello studio presentato da Paglieri in occasione del centenario di Felce Azzurra.
L’analisi, condotta dall’istituto Future Concept Lab perdelineare le abitudini e le esigenze degli italiani in relazione al concetto di benessere, evidenzia un generale peggioramento della salute mentale delle persone a seguito della pandemia.

Il livello di benessere, in particolare, è percepito complessivamente come «più che sufficiente» dal 44,2% degli intervistati. Una percezione che passa principalmente da tre fattori: rispettare e proteggere l’ambiente, prevenire e mantenere le proprie condizioni di salute e una sana alimentazione.

Le principali forme di benessere che per importanza emergono dall’analisi sono quello psicologico, familiare e ambientale; le prime due, in particolare, sono cresciute di rilevanza dopo la pandemia, passando rispettivamente da 54% a 59,9% e da 40,5% a 56,2%. Tra le attività che gli intervistati mettono concretamente in atto, tutti i giorni, o quasi, come buone abitudini per il proprio benessere, emergono l’attenzione a un’alimentazione equilibrata, dedicare le giuste ore al sonno notturno e ritagliarsi momenti di relax durante la giornata.

“Nella ricerca realizzata il benessere si pone al centro di un’area valoriale stabile e potentissima: il bisogno psicologico di cura e l’esigenza di cercare e trovare nuovi equilibri nella relazione con il mondo, dominano e ancora domineranno per molti anni la vita degli italiani. – commenta Francesco Morace, sociologo e founder di Future Concept Lab – Gestire questi diversi livelli di esperienza significa sempre più chiaramente porre il proprio centro gravitazionale sul benessere globale e sulla consapevolezza di sé. Un esempio emblematico deriva dall’attenzione al sonno dimostrata dagli italiani: il 75,6% la considera più importante rispetto al passato anche perché il 63,6% la percepisce come “peggiorata” negli ultimi anni.” 

Nonostante il sonno sia riconosciuto come uno dei principali fattori di benessere, per molti italiani resta ancora un momento “delicato” della giornata: solo 6 intervistati su 10 hanno infatti dichiarato di dormire sonni tranquilli e il restante 40,7% di avere difficoltà legate al sonno come continui risvegli notturni, difficoltà ad addormentarsi o riposo poco rigenerante. Tra gli aiuti al sonno più diffusi troviamo l’assunzione di tisane e integratori naturali, ma 2 persone su 10 scelgono diffusori di oli essenziali. Nel sapere condiviso, infatti, il profumo è un toccasana per il benessere e la maggioranza delle persone è consapevole del suo potere rilassante.

L’uso del profumo fa già parte delle abitudini quotidiane della maggioranza  degli italiani, in particolare nelle donne, e nella visione degli intervistati la “ricetta segreta” per un sonno ristoratore passa per il 41,1% dei casi da un profumo che agisce sui recettori e l’area olfattiva del cervello, così da rilassare il corpo e la psiche e per il 37,7% da un prodotto di igiene o cura del corpo con proprietà funzionali specifiche per il rilassamento.

L’indagine presentata da Paglieri è stata condotta da Future Concept Lab coinvolgendo un campione di 1.000 intervistati rappresentativo degli italiani di 18-65 anni secondo le variabili di genere, età e distribuzione geografica.