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Uriach Italy chiude in positivo l’esercizio 2019 con un fatturato di 56.654.806 euro, registrando una crescita del +17% rispetto al 2018.
L’anno appena trascorso è stato decisivo per l’azienda leader nel segmento della nutraceutica e attiva nello sviluppo e nella commercializzazione di integratori alimentari e dispositivi medici per due importanti fattori: il 1° settembre 2019 la fusione con Laborest Italia, in cui erano confluite nel 2018 AR Fitofarma e Progine, ha portato alla nascita del polo nutraceutico Uriach Italy; il completamento del processo di integrazione delle aziende acquisite ha comportato un’efficace riorganizzazione interna con la creazione delle due diverse divisioni e la razionalizzazione della rete di vendita, con una ridistribuzione degli agenti e degli informatori scientifici per la classe medica a livello nazionale.
Grazie a questa strategia vincente, Uriach Italy oggi occupa la 5° posizione nel mercato nutraceutico italiano su oltre 1.700 player.
“Siamo estremamente soddisfatti di questi risultati. Il nostro obiettivo era raggiungere la soglia dei 50 milioni di fatturato e averlo abbondantemente superato ci conferma che la nostra strategia è stata efficiente ed efficace.” – afferma Roberto Cassanelli, Country Director di Uriach Italy – “Il 2019 è stato un anno di operazioni importanti che siamo stati in grado di affrontare con la professionalità che ci distingue. Il 2020 porterà in eredità gli effetti della pandemia che stiamo già valutando per affrontarla adeguatamente per contenerne gli effetti grazie alla solidità della nostra azienda e posizione”
Nel 2019, il mercato frammentato e competitivo della nutraceutica in Italia ha registrato un fatturato globale di 3,56 miliardi di euro, con un incremento del 3,6% a valore, emergendo quale comparto che registra le prestazioni migliori all’interno del mercato OTC nel canale di vendita farmacia, in netta crescita rispetto ai trend negativi del farmaco etico.
Gli integratori alimentari continuano a registrare trend di vendita estremamente positivi, con una crescita in termini di fatturato del 3,6%, dato che testimonia un cambio significativo delle abitudini e dei consumi della popolazione.