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Telemedicina al servizio della rete trasfusionale dell’Azienda Usl Umbria 2

La Telemedicina a servizio della rete trasfusionale è un nuovo obiettivo per centrare il traguardo dell’autosufficienza nazionale di sangue e farmaci plasmaderivati.

Seguendo le indicazioni definite dal comitato medico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità e con l’approvazione del Centro Nazionale Sangue, ha preso il via, all’Azienda Usl Umbria 2, un progetto pilota nazionale per implementare la donazione di sangue presso l’unità di Raccolta di Cascia.

Il progetto coinvolgerà, in questa prima fase, i primi 5 donatori che da remoto, tramite un device, svolgeranno tutte le procedure di accertamento di idoneità alla donazione, compileranno online il questionario, avranno l’opportunità, se necessario, di colloquiare e confrontarsi a distanza con il medico razionalizzando e velocizzando così il percorso di idoneità del donatore.

Il progetto pilota sarà gestito dai professionisti del servizio Trasfusionale e del distretto Valnerina della Usl Umbria 2 diretto dalla dott.ssa Simona Marchesi presente alla seduta odierna, insieme alla responsabile del SIT aziendale dott.ssa Marta Micheli, per garantire il percorso in sicurezza del donatore con la collaborazione del personale del primo soccorso.

“La sperimentazione – spiega la responsabile del SIT Servizio Immunotrasfusionale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott.ssa Marta Micheli – ha l’obiettivo di sviluppare una gestione più fluida e snella dei processi di accettazione, colloquio, valutazione di idoneità e follow-up del donatore, oltre che un conseguente incremento delle sedute disponibili e delle donazioni di sangue e di emocomponenti”.

“I protagonisti del progetto innovativo, che prende il via oggi a Cascia – prosegue la dott.ssa Micheli – saranno i donatori ormai confidenti delle innovazioni tecnologiche e dell’utilizzo del questionario informatizzato, i nostri medici trasfusionali che utilizzano la telemedicina per il supporto trasfusionale nelle consulenze in diversi ambiti e il personale infermieristico delle unità di raccolta che garantisce l’assistenza al donatore”.

Lo scopo del progetto è quello di sviluppare l’integrazione della Telemedicina per facilitare il processo di donazione con l’utilizzo di devices specifici per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Una vera e propria rete digitale di cui è il donatore stesso a trarne beneficio grazie alla televisita, per un controllo periodico del suo stato di salute, il teleconsulto o la teleassistenza e il telemonitoraggio. Un modo, insomma, per includere quelle prestazioni che prima venivano effettuate in presenza e che invece potrebbero essere facilmente erogate anche da remoto e supportate da nuovi device.

“Vivo apprezzamento” per la sperimentazione pilota dell’Azienda Usl Umbria 2, denominata “Assessment donors” viene espressa dal Centro Nazionale Sangue attraverso una nota ufficiale del 16 maggio scorso a firma del presidente dott. Vincenzo De Angelis, che manifesta “l’interesse a conoscerne i risultati al fine di trarre utili indicazioni per la stesura di apposite linee guida nazionali di indirizzo sul tema della telemedicina e del processo trasfusionale”.

La Direzione Strategica dell’azienda sanitaria promuove e sostiene con grande convinzione questo percorso di innovazione digitale “che garantisce – afferma il direttore generale della Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino – un sostanziale miglioramento dell’efficienza nel processo di selezione e dall’altro una riduzione del tempo di attesa del donatore e del percorso di donazione stesso, con conseguente incentivo alla prenotazione delle donazioni, elemento quest’ultimo di grande importanza per raggiungere e consolidare in Umbria l’obiettivo dell’autosufficienzadi componenti labili del sangue e di prodotti derivati dal plasma”.

“L’integrazione della Telemedicina nelle normali attività trasfusionali – aggiunge il direttore del distretto Valnerina dott.ssa Simona Marchesi – pur nell’ottica della massima tutela del donatore, rappresenta un passo in avanti fondamentale non solo in termini di trasparenza e sicurezza, ma anche una soluzione preziosa dal punto di vista organizzativo che porta con sé una natura nuova e digitale che fornisce un’immagine del Servizio Trasfusionale della Usl Umbria 2 moderna e al passo con i tempi”. 

“Questo nuovo disegno di gestione del donatore – conclude la responsabile SIT dott.ssa Marta Micheli – è un elemento rivoluzionario nelle pratiche di gestione del donatore e la sua realizzazione si pone come sfida per il futuro”.

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