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Monitorare lo stato di salute del Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei e studiarne la fisiologia cardiovascolare in condizioni di microgravità attraverso una piattaforma di telemedicina evoluta per il videoconsulto, la televisita ed il telemonitoraggio.

Questo l’obiettivo del progetto che vede coinvolta GVM Assistance, azienda di GVM Care & Research che si occupa di sviluppare e fornire servizi innovativi di sanità digitale, nella missione Ax-3 di Axiom Space che parte oggi, mercoledì 17 gennaio, alle 23:11 ora italiana dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida.

GVM Assistance è tra le poche realtà private italiane ad essere autorizzate ad un’attività di sperimentazione, coordinate dall’Aeronautica Militare per il Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana per la comunità scientifica.

GVM Assistance centra gli obiettivi previsti per la fase uno della Missione Ax-3 durante la quarantena degli astronauti prima del decollo.

“Il 10 gennaio abbiamo effettuato un collegamento con il Col. Villadei attraverso la nostra piattaforma e la nostra App GVM Assistance SpaceHealth – afferma il dott. Giampaolo Stopazzolo, Medical Director di GVM Assistance – e abbiamo perfezionato il primo video consulto simulando un triage gestito dal nostro sistema di Intelligenza Artificiale”.

L’esperimento ha previsto anche contestualmente l’avvio del monitoraggio dei parametri del Col. Villadei: un device indossabile ha registrato per tre giorni consecutivi l’attività cardiaca mentre un dispositivo multiparametrico, utilizzato più volte al giorno, ha registrato la pressione arteriosa, l’ossimetria, la traccia ECG, la frequenza respiratoria e la temperatura corporea. I dati sono arrivati in tempo reale sulla piattaforma di GVM Assistance.

Nelle prossime due settimane il team medico di GVM Assistance si collegherà con il Colonnello Villadei dalla sede di Imola verso la Stazione Spaziale Internazionale per verificare gli effetti positivi della Telemedicina sugli astronauti. Si tratta della prima volta nella storia che un operatore medico effettua un collegamento in diretta verso lo spazio dall’Italia.

La fase tre partirà dopo lo splashdown ed il ritorno in quarantena degli astronauti riproponendo lo stesso programma di monitoraggio fatto prima della partenza.