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Si è chiuso il XXI Congresso Nazionale del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, tenutosi a Palermo dal 4 al 6 maggio. A conclusione di questa tre giorni ha avuto luogo un incontro incentrato su “Informazione e disinformazione in sanità”.
Hanno partecipato alla tavola rotonda Francesco Brancati – Presidente UNAMSI, Agnese Codignola – Onconews, Gianfranco Filippelli – oncologo, Mario Clerico, Presidente CIPOMO, Vincenzo Lombardo – Fondazione Giglio, Vera Martinella – Sportello Cancro Corriere della Sera/Fondazione Veronesi, Maurizio Tomirotti – Past President CIPOMO, Marina Turco – Tele Giornale di Sicilia. L’incontro è stato moderato da Carlo Gargiulo, medico e giornalista.
Dai vari interventi è emerso che oggi è importante distinguere tra informazione e divulgazione ma è soprattutto fondamentale parlare di disinformazione. La disinformazione, infatti, crea nelle persone una “non cultura”, una percezione sbagliata della realtà che diviene sempre più difficile da gestire da parte della comunità scientifica.
Parte del problema nasce, infatti, dal fatto che oggi, nell’informazione online, ognuno si sente padrone di poter affermare le verità, soprattutto sui social media. Una situazione molto pericolosa per il cittadino che spesso cerca la cura tramite il web, seguendo quello che un tempo era “la vicina di casa” e oggi sono i post pubblicati su internet.
Cosa possono fare quindi le società scientifiche, gli esperti e i giornalisti per una comunicazione migliore? In un momento in cui l’informazione viaggia alla velocità della luce, l’attendibilità delle fonti diventa ancora più importante: per questo, da una parte, è necessario un rapporto tra giornalisti scientifici e medici per poter verificare la notizia; dall’altra è essenziale avere dei giornalisti formati con una solida base scientifica, per poter distinguere e diffondere le notizie corrette.
Infine, la tavola rotonda si è concentrata particolarmente sulla sempre più frequente pubblicazione di bufale e fake news su internet: cosa può fare, in prima persona, il cittadino per difendersi dalla disinformazione? Proprio in risposta a questa domanda è stato presentato il documento UNAMSI sulla sicurezza delle notizie online riguardanti la salute rivolto ai cittadini. Tale documento nasce da un incontro tra CIPOMO e UNAMSI. Oltre ad aver sensibilizzato l’associazione dei giornalisti scientifici a elaborare un documento su questo tema, CIPOMO, infatti, è stata la prima società scientifica ad averlo approvato e sottoscritto.
Diversi i punti significativi presentati all’interno del decalogo, tra i più importanti quello relativo alla verifica della fonte e un invito a evitare le cure fai da te e le prescrizioni senza visita. Il documento è composto, infatti, da consigli molto semplici da seguire e allo stesso tempo fondamentali, da non ignorare.

Ecco il DECALOGO ragionato:

1) VERIFICARE LA FONTE
Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali segnaliamo quelli del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Agenzia Italiana del Farmaco, degli Ospedali e delle Società medico-scientifiche. E’ importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.

2) ACCERTARSI DELL’AGGIORNAMENTO DEL SITO
Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.

3) CURE MEDICHE: EVITARE IL “FAI DA TE”
Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere “solo” uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.

4) DIFFIDARE DELLE PRESCRIZIONI SENZA VISITA
Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.

5) MONITORARE IL RISPETTO DELLA PRIVACY
Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio’’l’esperto risponde’’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.

6) VALUTARE CON LA GIUSTA ATTENZIONE BLOG E FORUM
Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.

7) OCCHIO AI MOTORI DI RICERCA
Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. Per chiarire, i motori di ricerca lavorano come “Machine Learning”, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.

8) NON “ABBOCCARE” ALLA PUBBLICITA’ MASCHERATA
Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.

9) ACQUISTARE CON CAUTELA FARMACI ONLINE
Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia, tali esercizi devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione Europea, “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”. Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.

10) NON CASCARE NELLA PSICOSI DEL COMPLOTTO
Nel Web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.