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Più di 200 chirurghi provenienti da tutto il mondo, in poco meno di due anni, hanno fatto tappa a Milano per approfondire la conoscenza dei vantaggi offerti dalla laparoscopia digitale. Il capoluogo lombardo, con il Senhance Customer Experience Center di Transenterix, attivo da gennaio 2017, si conferma così punto di riferimento internazionale per la chirurgia robotica, offrendo alla società statunitense la possibilità di tracciare un primo bilancio delle attività svolte all’interno dell’unico centro di formazione aperto in Europa.
Da gennaio 2017 ad agosto 2018, infatti, il centro dedicato alla chirurgia robotica di Transenterix ha ospitato 33 sessioni di training che hanno visto alternarsi alla pratica di Senhance, il sistema di laparoscopia digitale made in Italy che ha conquistato gli Stati Uniti, 53 chirurghi e 40 infermieri. A questi si aggiungono i 143 chirurghi provenienti da 64 Paesi del mondo che hanno visitato il CEC per conoscere le potenzialità del dispositivo medico-chirurgico per laparoscopia digitalmente assistita dotato di feedback tattile e di controllo oculare dell’endoscopio. Uno strumento che sta rivoluzionando l’attuale idea di chirurgia robotica.
Sono i dati che emergono nell’ambito dell’evento promosso oggi da Transenterix in occasione della X edizione del SERGS, Annual meeting on Robotic Gynaecological Surgery. Una delegazione internazionale di circa 15 chirurghi ginecologi ha fatto visita al Senhance Customer Experience Center, partecipando a una sessione di training dedicata.
“La scelta di Milano come sede del nostro centro di formazione – spiega Wouter Donders, general manager Europe Transenterix – si è dimostrata vincente. Cresce l’interesse internazionale verso uno strumento, come Senhance, che contribuisce a rendere sempre più sicuri e precisi gli interventi di laparoscopia.
Senhance, sistema robotico made in Italy che beneficia anche della autorizzazione della FDA per la commercializzazione negli Usa, rappresenta un’importante innovazione nell’ambito della chirurgia robotica. Il feedback tattile e il controllo oculare dell’endoscopio, oltre all’uso di strumenti di 3 mm, invece dei 5 mm tipici della strumentazione per la laparoscopia tradizionale, rappresentano i punti di forza di un sistema sempre più apprezzato dai chirurghi”.

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