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È la dott.ssa Mimma Montanaro la nuova Direttrice del Distretto Socio-sanitario Asl Bt n. 3 di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.

Già dirigente dal 01.10.2017 della UOS Cure Primarie presso il Distretto Socio-sanitario di Margherita di Savoia, a Montanaro le è stato conferito l’incarico a partire dal 1° ottobre, di durata quinquennale, con deliberazione n. 1627 del 28.09.2023 a seguito di una procedura di avviso pubblico interno per titoli e colloquio.

“Con il bagaglio di esperienza ventennale maturato da dirigente presso il Distretto di Margherita di Savoia – spiega Mimma Montanaro – cercherò di affrontare al meglio le sfide della Direzione di un Distretto molto impegnativo come quello di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola che include anche importanti presidi territoriali di assistenza in fase di riorganizzazione e rilancio”.

“L’attività nei distretti è complessa e diversificata – prosegue la nuova Direttrice del Distretto n.3 – i distretti sono sempre più spesso interfaccia diretta per i cittadini cronici e non che necessitano di servizi primari di assistenza, sostengono e promuovono la continuità assistenziale con l’ospedale, collaborano con i comuni per l’erogazione dei servizi socio-sanitari. Per questo il distretto è a diretto contatto con tutti i cittadini”.

Inoltre, sempre dal 1° ottobre, la Asl Bt ha dato il via libera alla rotazione dei direttori dei Distretti n. 1, n. 2 e n. 5.

Questa le nomine in base al principio di rotazione: Direttore del Distretto n. 1 di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli è il dott. Domenico Antonelli, Direttore del Distretto n. 2 di Andria è il dott. Aldo Leo e Direttore del Distretto n. 5 di Trani e Bisceglie è il dott. Francesco Galante.

“La rotazione dei direttori di distretto – dice Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt – darà nuovo slancio alla stessa organizzazione dell’assistenza territoriale in una fase importante di programmazione rispetto ai fondi PNRR, al lavoro connesso con la realizzazione degli ospedali di comunità e delle case della comunità. I nostri 5 distretti socio-sanitari hanno caratteristiche organizzative molto diverse ma hanno sempre lavorato in un clima di fattiva collaborazione. La rotazione della dirigenza va esattamente in questa direzione”.