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Un gruppo di bioingegneri e fisioterapisti dei laboratori LAMoBiR e LARICe del Centro IRCCS “Don Gnocchi” di Milano, guidati dall’ingegner Maurizio Ferrarin, ha partecipato al Centro di Neuroriabilitazione di Brunete alla valutazione delle performance all’esoscheletro TWIN controllato dalla suite software TWINActa, sviluppata specificatamente per la riabilitazione dei pazienti post-ictus in collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi.
«Insieme ai colleghi dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e del CNR di Milano – spiega Ferrarin, responsabile del LAMoBIR-Laboratorio Analisi del Movimento e BioIngegneria della Riabilitazione, oltre che della linea di ricerca “Tecnologie per la Riabilitazione” – abbiamo sperimentato le performance di TWINActa durante l’assistenza ad alcuni gesti locomotori come il cammino, il sollevamento dalla sedia, la salita e la discesa delle scale su soggetti sani. Il tutto è avvenuto nella facility del progetto europeo Eurobench, al Centro di Neuroriabilitazione di Brunete, dove sono installati diversi scenari sensorizzati per la raccolta di dati biomeccanici, neurofisiologici ed ergonomici».

Grazie a questa attività congiunta di ricercatori provenienti da diversi Paesi e gruppi di ricerca si punta a ottenere alcuni dati fondamentali per il miglioramento dei sistemi esoscheletrici, al fine di poterli utilizzare per la riabilitazione dei pazienti con problematiche neurologiche.

«Le prove di Madrid possono considerarsi superate e adesso cominciamo a pensare alle fasi successive – conclude Ferrarin -. Nei prossimi mesi, con il coordinamento della dott.ssa Johanna Jonsdottir, sperimenteremo TWINActa su alcuni pazienti post-ictus nei laboratori della Fondazione Don Gnocchi di Milano, per valutare la sua efficacia come strumento riabilitativo per il miglioramento del cammino».

“TWINActa” è una suite software di controllo sviluppata per l’esoscheletro TWIN, specificamente dedicata alla riabilitazione di persone con emiplegia acquisita in seguito a un ictus. L’esoscheletro TWIN, sviluppato da IIT ed INAIL, è un dispositivo che avvolge gli arti inferiori e il bacino ed è dotato di motori elettrici – in corrispondenza delle articolazioni di anca e ginocchio di entrambe le gambe – in grado di assistere il movimento combinato di ciascuna articolazione. Si tratta di un dispositivo alimentato da batterie ricaricabili e controllato da un microprocessore on-board, tramite un’interfaccia software su un tablet che viene gestito da un operatore.

La peculiarità di “TWINActa” è di riconoscere il movimento residuo del paziente e di intervenire solo se è necessario per aiutarlo a completare correttamente il movimento stesso. Questa logica di supporto è nota come “assist-as-needed” ed è fondamentale dal punto di vista riabilitativo, perché non induce nel paziente dei movimenti passivi, bensì richiede il suo coinvolgimento attivo nell’esercizio, stimolando l’attività muscolare volontaria e quindi il recupero motorio.

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