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È stato inaugurato il cogeneratore di energia elettrica e termica dell’ospedale di Nottola.

L’impianto è stato pensato dall’Azienda USL Toscana Sud Est per vincere una battaglia che la porti ad affiancare la cura della salute dei cittadini a quella dell’ambiente, passando per quella delle finanze pubbliche.

Un cogeneratore, infatti, è un macchinario molto complesso ma basato su un concetto semplice: autoprodurre l’energia elettrica necessaria a far funzionare l’ospedale con un motore a combustione interna, anziché acquistarla, e utilizzare il calore sprigionato dal motore per riscaldare la struttura del presidio. Rispetto a una normale centrale termoelettrica, in cui il calore sprigionato durante la fase di produzione di energia elettrica non viene recuperato, un impianto di cogenerazione utilizza infatti il calore, anziché smaltirlo, per il riscaldamento di strutture o ambienti, praticamente a costo zero.

Con il cogeneratore all’ospedale di Nottola verrà aumentata del 25% l’efficienza energetica del presidio, con un taglio di emissioni di CO2 di quasi 1.500 tonnellate annue. Da un punto di vista ambientale, equivale ad aver evitato l’uso di 825 automobili utilitarie a benzina percorrenti 12.000 Km/Anno.

L’impianto di cogenerazione permetterà anche una riduzione dei costi di gestione di oltre 500mila euro ogni anno. La realizzazione dell’impianto, praticamente, è stata possibile a costo quasi zero per l’Asl. Infatti il cofinanziamento dei fondi europei è arrivato a coprire a fondo perduto il 90% dei costi sostenuti, pari, complessivamente, a poco meno di un milione di euro.

Con questo tipo di progetti l’Azienda sanitaria sta puntando dritto verso la transizione energetica. Quello di Nottola non è difatti il primo cogeneratore installato in immobili aziendali e con l’attivazione del nuovo impianto l’Azienda arriverà ad autoprodurre internamente il 30% del proprio fabbisogno di energia elettrica.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza dell’assessore regionale al Diritto alla salute e alla Sanità Simone Bezzini. Presenti anche il direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso e il direttore amministrativo aziendale Antonella Valeri, oltre alla direttrice del presidio Rosa La Mantia.

«Il tema del risparmio energetico è una questione rilevante per i sistemi sanitari e la loro sostenibilità, – commenta l’assessore al diritto alla salute e sanità Bezzini. – La scelta della Asl Tse di dotare l’ospedale di Nottola di un cogeneratore è una scelta intelligente che rientra appieno tra quegli investimenti e buone pratiche che consentiranno di risparmiare sui consumi energetici. Poco meno di due mesi fa insieme alle Aziende sanitarie toscane abbiamo firmato un accordo proprio per il monitoraggio dei consumi, con l’obiettivo di individuare strategie comuni e ottimizzare gli interventi da realizzare in questo ambito. La sanità toscana punta sulla sostenibilità, perché risparmiare in energia vuol dire avere maggiori risorse da destinare ai servizi, ma anche guardare al futuro, dando un contributo alla transizione ecologica e rispettando l’ambiente».

«Solo gli addetti ai lavori lo sanno, ma un ospedale, in paragone alle attività civili e industriali di un territorio, è il più grande consumatore di energia, – le parole del direttore generale dell’Asl D’Urso. – E questo è a maggior ragione vero per la nostra Azienda che, con i suoi 13 ospedali e i suoi quasi 300 immobili distrettuali, ha un consumo di energia equivalente a quello di 27.408 famiglie. Proprio per questo, lo scorso novembre abbiamo adottato il Piano Aziendale di Efficientamento Energetico 2023 – 2028 con cui, grazie a investimenti di circa 18 milioni di euro, stiamo rendendo l’Asl Tse sempre più all’avanguardia sulle tematiche green».

«L’installazione del cogeneratore, – dichiara la direttrice di Nottola La Mantia, – è nel solco della cultura della politica ambientale e del risparmio energetico che ha sempre caratterizzato l’ospedale, tanto che la struttura ha ricevuto la certificazione ambientale europea EMAS in tempi in cui il tema non era così attuale e stringente. Questa inaugurazione, perciò, rappresenta un’ulteriore dimostrazione di vitalità e di testimonianza del nostro presidio ospedaliero verso la salute intesa in senso più ampio e attuale».

«L’attivazione del cogeneratore è un grande risultato per il territorio, – afferma il presidente della Conferenza aziendale dei Sindaci Gugliotti. – È importante avere sempre più strumenti a disposizione per combattere, anche a livello locale, lo spreco energetico, senza sottovalutare l’aspetto prettamente economico. La cura dell’ambiente, inoltre, ha ricadute positive pure sulla salute della cittadinanza, quindi questa inaugurazione non può che essere un tassello importante di una serie di azioni virtuose collegate fra loro».