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Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori”, Regione Puglia, FAIS. Sono questi i vincitori dell’edizione 2023 del Premio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osservatorio Sanità Digitale che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità digitale in Italia, assegnato ieri pomeriggio in occasione del convegno “Sanità Digitale: vietato fermarsi!”. Il riconoscimento è stato assegnato alle realtà che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali, selezionate tra 9 finalisti. Una menzione speciale è andata alla Cooperativa Sociale SoleLuna, a MD Concierge, all’Università degli Studi di Bari e all’Azienda Sanitaria Locale di Teramo. Mentre FAIS si aggiudica anche il premio assegnato dal pubblico e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale – Spedali Civili di Brescia il premio assegnato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.

“Dalla realtà virtuale al gaming educativo, dalla telemedicina alle piattaforme che utilizzano i meccanismi di machine learning. I progetti selezionati quest’anno – afferma Cristina Masella, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – dimostrano come le tecnologie digitali stiano sempre più entrando nella vita delle persone, per migliorare i processi di cura e assistenza. Obiettivo del Premio, come già negli anni scorsi, è dare visibilità alle realtà che si dimostrano più innovative e incentivare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze”.

Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara – La retinopatia diabetica rappresenta una delle principali cause di cecità negli adulti in età lavorativa, che sono soggetti a monitoraggio solo nel 32% dei casi. L’obiettivo del progetto è quindi quello di garantire ai pazienti diabetici l’accesso a un percorso strutturato di prevenzione, diagnosi e cure delle complicanze oculari, servendosi di processi sicuri e strumenti digitali di Telemedicina. Il progetto prevede l’esecuzione della Telerefertazione della retinografia, da parte degli specialisti oculisti situati presso la Casa di Comunità di San Rocco, ai pazienti diabetici che si recano presso la Casa di Comunità di Codigoro. Una volta eseguito l’esame strumentale, le immagini acquisite sono visibili dall’operatore che deve verificarne la qualità e la nitidezza ai fini di validità clinica e diagnostica. In caso positivo, le immagini vengono trasmesse al sistema PACS, consentendo al medico Oculista di procedere con la Telerefertazione nei tempi idonei. Il referto sarà successivamente inviato al richiedente e reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico dell’assistito. Da febbraio 2022 a ottobre 2022 sono state eseguite e refertate 118 Retinografie presso la Casa di Comunità di Codigoro, corrispondenti a 8 esami svolti a settimana. I medici Oculisti hanno espresso un parere positivo sulla qualità delle immagini rilevate e, conseguentemente, sull’intero processo di refertazione. Per lo sviluppo del progetto si prevede l’acquisizione di altri due retinografi, uno per ogni distretto ancora non coinvolto durante la fase sperimentale, oltre che l’estensione dell’attività anche per pazienti in carico ai Medici di Medicina Generale.

Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori” – L’emergenza Covid ha acuito il bisogno di accelerare l’introduzione di nuovi modelli organizzativi abilitati dalle tecnologie digitali a supporto dei pazienti e degli operatori sanitari, esigenza particolarmente rilevante in ambito oncologico. Si è deciso, quindi, di introdurre la Telemedicina nella pratica clinica attraverso una revisione e riorganizzazione degli attuali percorsi ambulatoriali, di ricovero e di pre-ricovero. È stata adottata la piattaforma “Ticuro”, integrata e dedicata ai servizi di Telemedicina dell’Istituto da utilizzare in diversi reparti, realizzata in collaborazione con Xenia Reply, La piattaforma consente di mettere in collegamento il paziente e l’equipe coinvolta nel percorso di cura, attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili per lo svolgimento di video/audio-chiamate, e di permettere la partecipazione di più utenti simultaneamente. Il paziente, tramite credenziali SPID, può accedere all’“Ambulatorio Virtuale” dove può consultare, caricare e scaricare referti e documenti relativi a prestazioni effettuate anche esternamente all’Istituto e condividerli con gli specialisti durante la Tele-visita. L’integrazione con altri applicativi della struttura permette al medico di evitare il caricamento manuale dei documenti generati a termine della Tele-visita (es. referto, ricette elettroniche). Attraverso la piattaforma di Telemedicina sono state erogate oltre 2.000 Tele-visite per pazienti oncologici adulti, da parte di 10 unità operative. Si è avuto un aumento della quota dei pazienti fuori regione, che dal 39% nel 2021 è passata al 47% nel 2022. Le possibilità di verifica del quadro clinico del paziente 24 ore prima dei ricoveri ordinari per chemioterapia o per intervento chirurgico rappresenta un beneficio per il reparto di Medicina Oncologica 1 che, in questo modo, è in grado di ottimizzare il ricovero, garantendo la conferma entro i tempi previsti e una diversa allocazione dei posti letto in caso di annullamento.

TrentinoSalute4.0 – TrentinoSalute4.0 è un Centro di Competenza sulla Sanità digitale costituito dalla Giunta provinciale nel 2016. Il Centro vede coinvolti la Provincia Autonoma di Trento, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e la Fondazione Bruno Kessler. Il progetto ABILITA prevede l’erogazione di un servizio di Telecooperazione tra il team medico e sanitario ospedaliero di ABILITA e i fisioterapisti delle RSA, attraverso l’utilizzo di una piattaforma certificata e integrata ai database sanitari, che permette la condivisione sicura di documenti utili alla valutazione del paziente. Il processo viene avviato quando il fisioterapista della RSA ritiene sia necessario un ausilio per il proprio assistito in struttura. A seguito della compilazione della scheda clinica del paziente e altre informazioni utili alla valutazione (es. video deambulazione, foto di ausili già utilizzati), il fisioterapista può procedere con l’invio della richiesta di ausilio tramite la piattaforma. Con la ricezione della documentazione necessaria, il team di ABILITA è in grado di valutare la richiesta e pertanto può procedere alla programmazione di una videochiamata a cui partecipa, oltre al medico e fisioterapista dell’ospedale, il fisioterapista della RSA con il paziente. Una volta definito l’ausilio più indicato, ne viene verificata la disponibilità in magazzino centrale e il team di ABILITA può procedere alla firma digitale del certificato prescrittivo direttamente dal Sistema Informativo Ospedaliero aziendale. L’ausilio può quindi essere recapitato alla RSA, che, se necessario, può fornire un feedback sul collaudo. La prima versione della soluzione è stata completata a ottobre 2022 ed è utilizzata da 10 RSA, che hanno effettuato oltre 30 richieste in Telecooperazione. La possibilità di dematerializzare la prescrizione degli ausili ha portato a una riduzione significativa del tempo e delle risorse che venivano utilizzate per queste attività. Per i pazienti, specialmente quelli soggetti ad invalidità civile, il vantaggio principale è stato rappresentato dalla possibilità di evitare spostamenti non necessari per lo svolgimento di visite in presenza. 

La Cooperativa Sociale SoleLuna riceve una menzione speciale per il progetto “Ambrogio: connesso per assisterti”, svolto in collaborazione con Comarch, per aver introdotto un sistema per migliorare la comunicazione tra paziente e professionista sanitario, la raccolta di dati e la gestione delle emergenze, tramite un dispositivo indossabile e una dashboard che monitora le abitudini della persona. Il progetto contribuisce a rispondere alle necessità sociali delle persone fragili e a sviluppare l’”assistenza intermedia” per le persone in condizioni di rischio.

Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino – Il numero sempre maggiore di progetti di ricerca in cui vengono coinvolti gli Istituti ha messo in luce l’esigenza di raccogliere, integrare e analizzare i dati provenienti da diversi database. L’obiettivo è mettere a disposizione dei ricercatori e del personale medico, attraverso un’unica piattaforma, il patrimonio di dati clinici raccolti e prodotti in oltre 25 anni di attività per gli Istituti. Il progetto ha previsto lo sviluppo di una piattaforma dotata di motori di Natural Language Process e Machine Learning che permettono l’elaborazione di una grande mole di dati non strutturati. La struttura della piattaforma selezionata si compone di un primo livello, in cui i dati vengono trasmessi dai sistemi sorgente alla piattaforma, per poi essere resi disponibili in formato standard nel secondo livello attraverso apposite pipeline. I dati vengono successivamente utilizzati per alimentare strumenti di Data Analytics utili nella costruzione di reportistiche. Tale piattaforma abilita, inoltre, lo sviluppo di alcuni progetti pilota in ambito oncologico e cardiologico, quali: la ricerca di parametri di interesse nei referti; la creazione di uno strumento a supporto dell’identificazione dei pazienti eleggibili per i trial clinici; la realizzazione di una Web App per la raccolta, la gestione e l’analisi dei dati; l’alimentazione del Molecular Tumor Board per lo sviluppo di nuovi farmaci per le Terapie Innovative. La piattaforma, a regime da dicembre 2022, raccoglie i dati di più di 1 milione e 600.000 pazienti, quasi 900.000 referti di Anatomia Patologica, nel caso dell’Istituto Europeo di Oncologia, e 537.000 referti di Radiologia, provenienti dal Centro Cardiologico Monzino. La soluzione permette l’archiviazione di oltre 100.000 referti relativi a interventi e a più di 10.000 ricoveri di Terapia Intensiva. La valorizzazione dei dati, oltre a permettere un risparmio di tempo per le attività di estrazione e analisi, consentirà di supportare l’attività clinica, di ricerca e di business sfruttando una maggiore quantità di informazioni.

Regione Abruzzo – Il Dipartimento Sanità si è impegnato per mettere a disposizione della Regione Abruzzo un patrimonio informativo strutturato ed esaustivo utile a supportare la Governance del Sistema Sanitario Regionale. Lo scopo è, da un lato, quello di valorizzare il set informativo a disposizione e, dall’altro, quello di costruire dei processi sistemici e integrati per la costruzione di analisi e reportistica utili alla Regione.  Il progetto, svolto in collaborazione con DXC Technology Italia, prevede l’utilizzo di una piattaforma di Data Analytics per la costruzione di dashboard utili al monitoraggio continuo dei servizi sanitari erogati ai cittadini dalla Regione. Grazie all’integrazione con la piattaforma di Accoglienza dei Flussi Informativi Sanitari, è possibile analizzare e visualizzare i dati prodotti dalle Aziende Sanitarie Locali, così da supportare le strategie programmatorie del SSR. Il progetto ha previsto due principali ambiti di lavoro: il rapporto SDO e il Nuovo Sistema di Garanzia. Il primo consiste in una rappresentazione dinamica dell’assistenza ospedaliera del SSR Abruzzese. L’analisi fa riferimento ai dati generati dalle ASL e in particolare mira alla valutazione dell’offerta dei servizi ospedalieri, sia pubblici che privati, attraverso l’identificazione di 9 indicatori di efficacia, efficienza, appropriatezza e qualità. Il NSG, invece, è costituito da una serie di KPI relativi ai tre macro-livelli di Assistenza, ai singoli LEA ad essi afferenti e ai Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali.

Regione Puglia – A fronte del potenziamento, da parte della Regione, dei programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori alla cervice uterina, alla mammella e al colon retto, è emersa la necessità di migliorare la comunicazione alla popolazione target per aumentare l’adesione agli screening oncologici oltre che per offrire servizi di informazione anche personalizzata. Il progetto, svolto in collaborazione con Maps Healthcare, ha previsto lo sviluppo di una piattaforma multicanale per migliorare il coinvolgimento dei cittadini all’interno dei programmi di screening oncologici. La piattaforma permette di interagire con le persone coinvolte nelle campagne di prevenzione e gestire le comunicazioni dedicate. Attraverso la piattaforma, il cittadino può accedere alle informazioni relative ai programmi di prevenzione e, in particolare, ai vantaggi e agli obiettivi dello screening. Sono stati attivati servizi personalizzati come il calendario e il promemoria degli appuntamenti, con specifiche funzionalità di conferma/cancellazione dell’incontro o di comunicazione per il ritiro in farmacia del kit per il test. È stato inoltre sviluppato un cruscotto di Business Intelligence per la raccolta e l’analisi dei dati attraverso la determinazione di una serie di indicatori utili allo sviluppo della reportistica di adesione e alla valutazione dell’estensione dei programmi di screening. Le attività sono state avviate a giugno 2022 per lo screening alla mammella e al colon retto e a ottobre 2022 per il tumore della cervice uterina. Ad oggi, la piattaforma risulta attiva in tutte le ASL della Regione. Da giugno 2022 a febbraio 2023, a fronte di una popolazione target di oltre 1 milione e 700mila persone, ne sono state raggiunte attraverso canali digitali oltre 350.000. Di queste, circa il 15% non sarebbe stato raggiunto senza l’utilizzo del canale digitale a causa di mancato recapito postale. Tale modalità di ingaggio e la possibilità di annullare l’appuntamento online, evitando di incorrere in costi associati al no-show, hanno permesso un risparmio per il Servizio sanitario regionale stimato per oltre tre milioni di euro. Gli utenti, inoltre, hanno sottolineato il beneficio di avere una maggiore accessibilità dei servizi, data la disponibilità 24 ore su 24.

MD Concierge riceve una menzione speciale per il progetto “Piattaforma digitale di prevenzione personalizzata” per aver sviluppato uno strumento che, attraverso l’elaborazione dei dati sul paziente e delle linee guida definite in ambito medico, propone in modo semi-automatico percorsi di prevenzione per i pazienti, supportando i professionisti nella strutturazione di questi percorsi. I piani di prevenzione sviluppati attraverso lo strumento sono quindi maggiormente personalizzati e completi.

Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati – La Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati è un’organizzazione di volontariato che raggruppa le Associazioni Regionali a favore delle persone incontinenti e stomizzate. È stata fondata nel 2002 e dal 2009 è membro ufficiale del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici. La Federazione promuove campagne sociali a sostegno dei diritti dei portatori di stomia e alle persone incontinenti, sostiene progetti di assistenza a livello regionale e nazionale e collabora con Società Scientifiche, Istituzioni, Associazioni ed Enti per creare una rete a supporto di azioni concrete a favore dei pazienti. Il progetto ha l’obiettivo di raggiungere un maggiore livello di consapevolezza da parte dei pazienti pediatrici e dei caregiver in relazione alla condizione di stomizzato. Inoltre, si intende promuovere la socializzazione e lo scambio di esperienze tra persone che condividono la stessa condizione. L’iniziativa consiste nell’utilizzo di un videogioco in grado di simulare la gestione del presidio sanitario e di sensibilizzare sull’importanza di una corretta alimentazione, al fine di aumentare le capacità di self-care del bambino. La soluzione tecnologica consiste nella personalizzazione di un videogioco d’avventura che ha già un’elevata diffusione tra bambini e adolescenti. La dinamica del gioco parte dalla premessa che il giocatore, tentando di fermare il nemico, è rimasto ferito allo stomaco. Durante la partita gli saranno proposti diversi alimenti che potrà scegliere se mangiare o meno. Se mangerà un cibo adatto alla sua condizione riceverà dei bonus, in alternativa dei malus. Questa dinamica ha come obiettivo quello di informare il paziente riguardo ai cibi adatti alla specifica condizione medica. Tra i benefici identificati durante questa fase di sperimentazione, è previsto un miglioramento nella capacità di accettazione della condizione e, di conseguenza, un impatto positivo sulla qualità della vita del paziente. Una maggiore capacità di self-care, inoltre, potrebbe portare a minori accessi alle strutture sanitarie e ridurre gli spostamenti necessari, poiché sono pochi i centri specializzati per il trattamento di queste patologie in Italia.

Regione Molise – Il progetto nasce dalla volontà di migliorare la qualità e l’appropriatezza degli interventi sanitari, sociosanitari e sociali con particolare attenzione all’abilitazione e riabilitazione delle persone con disturbi pervasivi dello sviluppo. L’obiettivo è supportare le persone affette da disabilità intellettiva per aumentare autonomia, indipendenza e sicurezza, soprattutto nello svolgimento delle attività quotidiane. Il progetto “QuotidianaMente” sfrutta la tecnologia della Realtà Virtuale per simulare, in modalità interattiva, scenari di vita quotidiana per una persona affetta da Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) e Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS). La piattaforma consente all’utente di interagire nello spazio virtuale tramite un apposito visore e di gestire movimenti manuali attraverso specifici device. L’iniziativa ha previsto l’installazione di quattro postazioni, anche mobili, nelle scuole o nei centri riabilitativi e diurni gestiti dalle Cooperative che assistono con persone con disabilità. Attraverso il visore e i controller è possibile simulare azioni quotidiane all’interno dell’ambiente domestico, ma anche in ambienti aperti. Il progetto, dopo l’individuazione di adolescenti e adulti con disturbi cognitivi sul territorio regionale e l’attivazione del percorso di screening, ha previsto l’attivazione di percorsi formativi e informativi per rafforzare l’apprendimento dei pazienti nella gestione delle diverse forme di autonomia e indipendenza. Inoltre, sono state organizzate attività abilitative in gruppo e sottoforma di laboratorio multimediale per promuovere l’autonomia operativa e il superamento degli ostacoli riscontrati nel quotidiano.

Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa – Il progetto nasce per rispondere all’esigenza di supportare quotidianamente le persone che soffrono di lombalgia e cervicalgia non specifiche, dovute, ad esempio, a uno stile di vita sedentario e/o a attività lavorative che richiedono di stare molto tempo seduti o in piedi. L’obiettivo è anche quello di prevenire tali patologie attraverso l’accesso a esercizi riabilitativi dedicati al rafforzamento della muscolatura della schiena, all’aumento della flessibilità del collo, all’aumento dell’afflusso di sangue ai muscoli, alle articolazioni della colonna vertebrale e ai dischi intervertebrali, riducendo al minimo le lesioni. La soluzione prevede l’utilizzo di un App certificata come dispositivo medico CE, a cui il paziente può accedere con o senza associazione a un medico. L’applicazione si basa su un algoritmo di Intelligenza Artificiale che guida il paziente a posizionarsi correttamente di fronte al dispositivo utilizzato ed è in grado di tracciare la corretta esecuzione dei movimenti, senza l’ausilio di dispositivi o sensori indossabili. Un apposito indicatore, attraverso i colori verde, giallo e rosso, informa il paziente sulla qualità di esecuzione dell’esercizio e, tramite appositi messaggi a schermo o supporto vocale, avvisa il paziente in caso di errori. Al termine dell’esercizio, l’applicazione mostra il punteggio di mobilità totale, oltre a quello relativo ai lati sinistro e destro del corpo, e richiede di esprimere il livello di dolore percepito tramite un’apposita scala. I medici possono accedere alla piattaforma, da un lato, per visualizzare il diario clinico contenente i progressi del paziente misurati attraverso specifici KPI, dall’altro, per assegnare o modificare una specifica terapia motoria e visualizzarne l’andamento.

L’Università degli Studi di Bari riceve una menzione speciale per il progetto “Correre” per aver realizzato una App a supporto del lavoro del reumatologo nella maggior parte delle strutture ospedaliere pugliesi, che permette di raccogliere dati sul paziente e di svolgere televisite. La raccolta dei dati e dei PROs consente, da un lato, di migliorare l’assistenza ai pazienti, dall’altro, di produrre studi clinici.

È stata inoltre assegnata una menzione speciale alla Azienda Sanitaria Locale di Teramo nella categoria “Servizi al cittadino” con il progetto “Smart Screening”, svolto in collaborazione con il Gruppo Poste Italiane, per aver migliorato il processo di screening per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto, attraverso l’invio e il ritiro del kit per il test in prossimità del paziente e l’utilizzo di provette con etichette RFID che consentono di identificare facilmente il paziente nel laboratorio analisi e monitorare l’andamento dello screening. Grazie alla revisione del processo, è stato possibile aumentare il tasso di aderenza al programma di screening.

Azienda Socio Sanitaria Territoriale – Spedali Civili di Brescia – Gli Spedali Civili di Brescia sono stati costituiti nel 1427 e rinnovati nel 1950. I quattro presidi ospedalieri contano 1.294 posti letto e 71.500 ricoveri annui. Le terapie CAR-T rappresentano una delle forme più avanzate di immunoterapia cellulare in grado di curare diversi tipi di leucemie, linfomi e tumori. Ad oggi, queste possono essere erogate da un numero limitato di Unità Operative di Ematologia in possesso dei requisiti per l’autorizzazione al trattamento. Ogni anno, i pazienti candidabili per questo trattamento sono circa 500, ma il numero di terapie effettuate risulta minore per le difficoltà di comunicazione tra i centri periferici (Referral) e i centri di riferimento, che sono solo 19 sul territorio nazionale. È stata quindi sviluppata una piattaforma digitale con l’obiettivo di facilitare la collaborazione tra i Centri Referral e i Centri Hub e, di conseguenza, di consentire ad un numero più esteso di pazienti di accedere a queste terapie. Il progetto, svolto in collaborazione con WelMed, consiste nello sviluppo di una piattaforma che permette di acquisire la documentazione clinica, radiologica e di laboratorio dei pazienti e di condividerla tra i medici dei Centri Referral e Hub, oltre che tra Specialisti del CAR-Team di Centri Hub diversi. La condivisione della documentazione clinica permette, in primis, la valutazione della potenziale candidabilità del paziente alla terapia da remoto e, in secondo luogo, la possibilità di avere il parere di uno specialista sull’idoneità del paziente al trattamento attraverso il Teleconsulto. I dati e i documenti dei pazienti vengono salvati in una Cartella Clinica Elettronica specialistica che viene alimentata sia attraverso l’inserimento dei dati da parte del medico sia automaticamente da altri sistemi, registrando tutti gli eventi della pratica clinica. La piattaforma, a regime da settembre 2021, ha coinvolto oltre 100 Centri di onco-ematologia italiani ed è stata utilizzata da 150 medici tra ematologi e altri specialisti coinvolti nella gestione della patologia. Più di 100 pazienti sono stati discussi e successivamente indirizzati alle terapie CAR-T o ad altri opportuni protocolli terapeutici o trial clinici.