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L’Azienda USL di BolognaRegione Toscana e Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana. Sono questi i vincitori dell’edizione 2024 del Premio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, il riconoscimento dell’Osservatorio Sanità Digitale che punta a creare occasioni di conoscenza e condivisione dei migliori progetti della Sanità digitale in Italia, assegnato ieri pomeriggio in occasione del convegno “Sanità Digitale: trasformare il presente per un futuro sostenibile”. Il riconoscimento è stato assegnato alle realtà che si sono maggiormente distinte nella capacità di utilizzare le moderne tecnologie digitali, selezionate tra 9 finalisti. AREU si aggiudica il premio assegnato dal pubblico e IRCCS Centro di Riferimento Oncologico di Aviano il premio assegnato dalla Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere

“I progetti selezionati quest’anno – afferma Cristina Masella, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale – dimostrano come le tecnologie digitali stiano sempre più supportando il percorso di cura e assistenza del paziente e consentano la collaborazione dei diversi attori sul territorio. Dare visibilità alle realtà che si dimostrano innovative è da sempre l’obiettivo del Premio che nasce con l’idea di incentivare un meccanismo virtuoso di condivisione delle esperienze e l’avvio di nuove collaborazioni.”

ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli, con oltre 800 posti letto, è composta da due presidi ospedalieri. Il progetto nasce come risposta ai frequenti bisogni che si riscontrano lungo il percorso di cura dei pazienti con patologie neurologiche l’obiettivo principale è quello di minimizzare il rischio clinico del paziente neuroleso, intervenendo in modo tempestivo nella presa di decisioni quali il trasferimento o meno del paziente verso altre strutture e la necessità o meno di intervento chirurgico, con la relativa scelta della struttura appropriata. Il progetto ha previsto la realizzazione di una rete regionale per il Teleconsulto neurochirurgico, TeleNeuReS, in grado di mettere in collegamento tutte le strutture del Servizio Sanitario Nazionale della Regione Sicilia secondo il paradigma Hub & Spoke, l’osservatorio epidemiologico regionale e le quattro strutture delle centrali operative del 118. Da dicembre 2023, sono state inviate oltre 6.000 richieste di Teleconsulto da parte dei Centri Spoke, con un tempo medio di risposta dall’invio della richiesta pari a 1 ora e 54 minuti. I Centri Hub hanno risposo all’85% delle richieste totali ricevute. Il numero di pazienti per cui è stato necessario effettuare un trasferimento è di 320, pari circa al 6% del numero di pazienti totale. Il numero di medici che operano attraverso la piattaforma è, invece, pari a 730. Per il futuro, si prevede l’estensione del progetto per ulteriori scopi, ad esempio per emergenze relative ad altre patologie, per Teleconsulti neurochirurgici in elezione e Teleconsulti neurologici in emergenza. 

Il territorio dell’USL di Bologna comprende 45 comuni, per una popolazione di oltre 880.000 abitanti, ed è articolato in 6 Distretti Sociosanitari. Ogni anno, l’Azienda USL eroga circa 156.000 prestazioni ambulatoriali oculistiche, di cui 23.000 esami diagnostici, rivolti a circa 120.000 pazienti oculistici. Prima della realizzazione del progetto, tutte le prestazioni ambulatoriali oculistiche di II livello erano eseguite presso il centro Hub dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Il progetto nasce, quindi, dall’esigenza di potenziare le prestazioni oculistiche presso centri dislocati sul territorio per rispondere in modo efficiente ai bisogni di cura dei pazienti e ridurre i divari territoriali. Il progetto ha previsto la realizzazione di Virtual Clinics Oculistiche, che sono centri diagnostici periferici, dislocati strategicamente sul territorio della città metropolitana di Bologna ed inseriti in una rete di telemedicina Hub and Spoke. Nelle Virtual Clinics i pazienti oculistici in follow-up possono essere sottoposti ad esami e test diagnostici, eseguiti da professionisti sanitari presenti in loco e valutati e refertati da medici oculistici presenti nel centro Hub attraverso strumenti di Telemedicina. A partire da maggio 2023, sono state attivate tre Virtual Clinics Oculistiche, con 4.000 accessi complessivi. Si è verificato un miglioramento dell’accessibilità, con una diminuzione media del tempo necessario agli spostamenti da/verso il centro Spoke di 60 minuti e con una riduzione di 120 minuti del tempo che intercorre tra l’accettazione del paziente in struttura e la ricezione del referto. Grazie alle Virtual Clinics Oculistiche, è stato possibile, inoltre, ridurre gli accessi non necessari presso il Centro Hub del 65%. Per il futuro, si prevede di estendere l’utilizzo delle Virtual Clinics ad altri ambiti di applicazione, quali la Cardiologia o la Pneumologia, assicurando prestazioni di II livello in prossimità del domicilio del cittadino.

L’Ospedale San Raffaele è un Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico e policlinico universitario di alta specializzazione, con 1.350 posti letto. Eroga ogni anno circa 1,6 milioni di prestazioni ambulatoriali, 35 mila interventi chirurgici e 55 mila ricoveri.  Il progetto nasce dall’esigenza di ottimizzare il percorso pre-operatorio, e limitando gli spostamenti per il paziente e gli accessi in struttura per eventuali approfondimenti clinici e/o diagnostici. Il progetto mira, da un lato, a ridurre i tempi di attesa e minimizzare il rischio di infezioni attraverso la riduzione delle interazioni fisiche in struttura e, dall’altro, a ottimizzare l’impiego delle risorse quali il personale e gli spazi fisici della struttura ospedaliera. Il progetto “Digitalizzazione della valutazione anestesiologica pre-operatoria del paziente candidato ad intervento chirurgico”, svolto in collaborazione con Welmed, ha previsto la digitalizzazione del processo di valutazione anestesiologica. Tale obiettivo è stato realizzato mediante lo sviluppo di un ambulatorio virtuale dedicato al percorso pre-operatorio, nell’ambito della piattaforma di Telemedicina già in uso presso la struttura. Da dicembre 2023 a febbraio 2024, sono stati valutati 800 pazienti SSN attraverso la piattaforma di Telemedicina. Tra i principali benefici: 490 km risparmiati in media per ogni singolo paziente, attraverso la valutazione da remoto da parte dell’anestesista; 250 euro risparmiati in media a viaggio, evitando al paziente spostamenti non necessari; 57.000 kg totali di emissioni di CO2 risparmiate, equivalenti alla CO2 assorbita da circa 300 alberi in un anno. Per il futuro, si prevede di estendere il progetto anche a pazienti afferenti ad altre Unità Chirurgiche o ad altri percorsi e di ampliare gli slot dedicati all’erogazione delle visite di valutazione anestesiologica in Telemedicina.

L’USL di Modena serve un bacino di utenza di 47 comuni della provincia di Modena. L’azienda è articolata in sette Distretti socio-sanitari e quattro ospedali riuniti in un presidio unico. All’interno dell’AUSL lavorano circa 6.000 professionisti. Il progetto si inserisce nell’ambito del disegno aziendale di sviluppo dei servizi di Telemedicina a supporto della riorganizzazione dell’assistenza territoriale nei differenti setting assistenziali e della interconnessione fra ospedale e territorio avviato nel 2022. Il processo di revisione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali del diabete ha avuto inizio a gennaio 2023 con l’attivazione dei servizi di Televisita, Teleconsulto e Teleassistenza per la presa in carico del follow-up dei pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2 in differenti setting assistenziali. Il progetto ha poi previsto, da gennaio 2024, l’attivazione della Telerefertazione, da parte degli specialisti territoriali e ospedalieri, della Retinografia e dell’ECG eseguiti dagli Infermieri di Famiglia e Comunità presenti nelle Case di Comunità. Tale percorso è rivolto ai pazienti con Diabete mellito di tipo 2 in carico ai Servizi Diabetologici e al Medico di Medicina Generale. Il progetto ha visto coinvolti 7.000 pazienti presi in carico dai Servizi Diabetologici adulti e 95 professionisti sanitari. Ad oggi, sono stati erogati 122 Teleconsulti tra specialisti territoriali e ospedalieri e 110 Televisite. È stata anche effettuata una stima, per ciascuno dei sette distretti, del fabbisogno di Retinografie e ECG per una presa in carico attiva da parte dell’IFeC e con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle liste d’attesa e al miglioramento dell’assistenza. È previsto un progressivo sviluppo del progetto a tutti i 25.000 pazienti affetti da diabete di tipo 2 in carico ai Medici di Medicina Generale.

Il Gruppo San Donato ad oggi è costituito da 56 strutture. Al suo interno operano oltre 7.700 medici e vengono trattati circa 4,7 milioni di pazienti ogni anno. Il progetto “Connected Care” ha l’obiettivo di garantire una maggiore accessibilità alle cure per il paziente attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, così da ridurre gli accessi non necessari del paziente in struttura (per questioni amministrative, ritiro referti) e facilitare la comunicazione medico-paziente e medico-medico attraverso una logica omnicanale.  Il progetto prevede la realizzazione di quattro elementi: il servizio di pre-triage Symptom Checker, basato su tecnologie di Machine Learning, per la comprensione dei propri sintomi e l’orientamento verso la specialità clinica più appropriata; il Patient Relationship Management, una piattaforma di comunicazione per facilitare l’interazione del paziente con la struttura; l’integrazione delle agende di Telemedicina all’interno dell’App già in uso, con lo scopo di svolgere Televisite garantendo la tutela della privacy, assicurativa e legale, sia per medici che per i pazienti; il Patient Health Record, una piattaforma a disposizione del medico per permettere la definizione di un percorso di cura personalizzato per il paziente. La piattaforma rappresenta l’unico punto di accesso per la condivisione della documentazione clinica del paziente al medico e in seguito tra tutti gli specialisti coinvolti nel percorso di cura. Da gennaio 2023, sono stati coinvolti oltre 1.000 pazienti nei 12 ospedali attivi sulla piattaforma, con un aumento del 70% delle prenotazioni in Telemedicina. È stato inoltre possibile ingaggiare un numero maggiore di medici per l’erogazione dei servizi in Telemedicina, per un totale di 700 i medici coinvolti. Da ottobre 2023 a maggio 2024, il servizio di Symptom Checker è stato utilizzato da circa 3.600 utenti unici. Per lo sviluppo del progetto sono previste funzionalità aggiuntive, come la refertazione remota, la delega digitale, l’erogazione in Telemedicina di prestazioni di lettura esami, second opinion multidisciplinare e Televisite in fase di pre-ricovero, il rilascio dell’App in lingua inglese per i pazienti internazionali e l’integrazione delle principali assicurazioni per permettere la prenotazione delle prestazioni in Telemedicina, l’integrazione della piattaforma con wearable device. 

Il sistema sanitario della Regione Toscana è composto da 3 Aziende Sanitarie territoriali, 4 Aziende Ospedaliero-Universitarie, oltre a 2 IRCSS privati ed 1 Ente di Ricerca Pubblico. È dotato di 43 strutture di ricovero pubbliche e di 23 strutture private accreditate, per un totale di oltre 12.360 posti letto e circa 500.000 ricoveri annui. Il bacino di utenza è di circa 3,7 milioni di abitanti. I pazienti affetti da diabete rappresentano circa il 6,7% della popolazione. Il progetto “Continuity of Care” prevede l’integrazione dei dati dei sensori di auto-monitoraggio glicemico di tipo “Flash Glucose Monitoring” in dotazione ai pazienti diabetici, direttamente all’interno del Taccuino del Fascicolo Sanitario Elettronico, a sua volta integrato a servizi con la Cartella Clinica Elettronica regionale e con la Cartella Clinica regionale diabetologica. Il paziente, che indossa il dispositivo wearable, accede tramite identità digitale al proprio FSE e seleziona la voce “Automonitoraggio glicemico” per attivare la trasmissione continua dei Patient Generated Health Data raccolti tramite il sensore. Una volta letta l’informativa e rilasciato il consenso per la condivisione dei dati, il paziente può visualizzare i parametri raccolti, quali gli intervalli di glucosio per target, il valore medio del glucosio, la variabilità del glucosio, ecc., sia attraverso una visualizzazione di tipo timeline sia in un calendario. Qualora il paziente abbia fornito il consenso per la consultazione dei dati e dei documenti presenti nel FSE da parte dei professionisti sanitari, tali parametri saranno immediatamente visualizzabili anche dagli specialisti diabetologi e dal medico di medicina generale che ha in carico il paziente. Il monitoraggio continuo dei PGHD supporta i professionisti sanitari nell’individuare e intercettare i cambiamenti nelle condizioni o nei sintomi del paziente, che solitamente si verificano al di fuori del contatto medico, permettendo di intervenire, modificando l’approccio terapeutico fino a quel momento adottato. Da gennaio 2024, i pazienti che scambiano i dati del sensore con il proprio FSE sono circa 2.000 e, tra gli aspetti più apprezzati, vi è il fatto di riconoscersi come attori chiave coinvolti nel processo, con la possibilità di decidere se fornire il consenso alla consultazione dei dati e dei documenti del FSE con i professionisti che li hanno in cura, ma anche di poter interrompere in qualsiasi momento tale condivisione. Per il futuro, è previsto il miglioramento e l’ampliamento della soluzione, sia ad ulteriori dispositivi e sensori impiantabili, sia ad eventuali standard di rappresentazione dei dati rilasciati dal Ministero. 

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara contano più di 1.200 posti letto, 38.000 dimissioni all’anno e un organico composto da oltre 6.000 persone. La provincia di Ferrara si sviluppa per 2.600 Kmq, ha 345.000 abitanti, di cui il 28% di età superiore ai 65 anni. Il progetto nasce dall’esigenza di ridisegnare il percorso del paziente oncologico attraverso l’integrazione dei servizi offerti a livello ospedaliero e territoriale e il ricorso a strumenti digitali (es. Telemedicina), per i pazienti considerati eleggibili. L’obiettivo primario è quello di garantire, ai pazienti oncologici residenti in aree remote o con difficoltà a raggiungere l’ospedale, i trattamenti oncologici e i controlli previsti riducendo gli spostamenti non necessari. Il progetto “Oncologia Territoriale On-Connect” ha previsto l’attivazione di Day Service Ambulatoriali presso la Casa di Comunità di Cittadella San Rocco a Ferrara, all’interno delle quali erogare trattamenti e visite di controllo oncologiche. L’oncologo identifica i pazienti che potrebbero essere gestiti presso la CdC e procede con la prescrizione della terapia attraverso il sistema informatico di prescrizione e somministrazione dell’AOU di Ferrara. La visita di controllo pre-terapia viene eseguita in Telemedicina. Dopo aver sottoscritto il consenso informato, i pazienti ricevono il trattamento presso il DSA Oncologico della CdC. Il monitoraggio settimanale degli effetti collaterali al trattamento è eseguito attraverso la Televisita. Qualora si riscontrassero effetti collaterali, al paziente sarà indicata una visita di monitoraggio in presenza. Il software permette, inoltre, all’oncologo e/o all’infermiere del DSA di tracciare lo stato di occupazione di letti-poltrone, le attività ambulatoriali ed esterne da svolgere, i pazienti in attesa. Da ottobre 2023, presso la Casa della Comunità di Cittadella San Rocco a Ferrara sono stati presi in carico circa 170 pazienti, di cui 20 in Telemedicina, e sono stati erogati oltre 85 trattamenti infusivi, di cui l’85% immunoterapici. Per il futuro, è prevista l’apertura di due punti di erogazione delle cure oncologiche che potranno gestire circa 1.500 pazienti oncologici all’anno. 

L’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza organizza il soccorso extraospedaliero, garantisce la risposta telefonica all’emergenza mediante le Centrali Uniche di Risposta 112 e assicura l’operatività del NEA 116117 per l’accesso alle cure mediche non urgenti. Inoltre, promuove l’integrazione tra il sistema d’emergenza e quello delle cure ospedaliere e territoriali. Nell’ultimo decennio, le richieste di soccorso verso le Sale Operative Regionali di AREU hanno subito un incremento pari al 3% annuo, con 4 milioni di accessi ai Pronto Soccorso di Regione Lombardia all’anno. Il 60% delle richieste di soccorso sono però classificate come “non emergenze”. Il progetto si pone quindi l’obiettivo di definire e adottare strategie per orientare gli accessi non urgenti verso le cure territoriali, soprattutto per la popolazione fragile che potrebbe trarre benefici da cure domiciliari, riducendo di conseguenza le ospedalizzazioni. Le chiamate vengono trasferite alla Centrale Medica Integrata (attiva dalle 8:00 alle 18:00) in cui operano medici esperti del Pronto Soccorso che, grazie all’utilizzo del modulo di Televisita presente nella piattaforma, indirizzano il bisogno di cura verso i servizi più appropriati. Al termine dell’approfondimento, viene inviata al cittadino e al MMG di riferimento la valutazione eseguita. La valutazione può essere: l’invio di una ricetta o di una prescrizione per accertamenti diagnostici, l’attivazione di servizi di cura territoriali/domiciliari, un Team di Risposta Rapida a Domicilio, l’attivazione dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, un’attività di Teleassistenza. Tra le funzionalità della piattaforma, sono presenti anche una chat per comunicare con il paziente e il Teleconsulto tra specialisti. Da gennaio 2022 a dicembre 2023, sono stati gestiti attraverso la CMI oltre 16.800 cittadini che avevano chiamato il 112 per problematiche non urgenti. Di questi, oltre la metà ha eseguito la valutazione medica eventualmente con Televisita senza ricorso a mezzo di soccorso e accesso in Pronto Soccorso, il 16% è stato gestito mediante visita domiciliare del TRRD, il 7% è stato inviato al Pronto Soccorso con mezzi propri e il 22% è stato riaffidato alla SOREU e trasportato in Pronto Soccorso mediante mezzo di soccorso. 

L’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana opera su un territorio che comprende 94 Comuni e 4 Distretti e comprende una popolazione di circa 880.000 abitanti. Il progetto è nato dall’esigenza di garantire la continuità di cura per i soggetti fragili attraverso la presa in carico da parte dei servizi assistenziali territoriali, con una maggiore integrazione tra ospedale e territorio favorendo la presa in carico del paziente fragile attraverso il potenziamento della Centrale Operativa Territoriale come raccordo nel passaggio tra i diversi setting assistenziali. Il progetto, svolto in collaborazione con Amazon Web Service e un suo partner tecnologico, prevede lo sviluppo di una piattaforma per la gestione della COT e della rete di servizi socio-sanitari e socio-assistenziali. Tra le funzionalità della piattaforma vi sono la compilazione della scheda di proposta di trasferimento in altro setting assistenziale e la firma digitale, da parte dell’assistente sociale del comune, della scheda per la valutazione multidimensionale dell’anziano. L’utilizzo della piattaforma, da gennaio 2023, ha permesso una maggiore interazione tra i professionisti sanitari che operano nei diversi setting assistenziali. È stato inoltre implementato un cruscotto di indicatori per la valutazione delle performance della presa in carico, delle transizioni gestite dalla COT e delle disponibilità di posti nelle strutture territoriali in tempo reale.

Il CRO di Aviano è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dal 1990 ed è classificato come ospedale di alta specializzazione e di rilievo nazionale per l’oncologia. Ha un organico composto da 760 dipendenti e conta 130 posti letto. Nel 2023, il numero di pazienti dimessi è stato di circa 4.000 e il numero di prestazioni ambulatoriali è stato di oltre 800.000, comprese le analisi di laboratorio. Negli ultimi anni, in ambito oncologico si sta assistendo a un cambio di paradigma verso la medicina di precisione, che consente di personalizzare il trattamento in base alle specifiche caratteristiche molecolari del tumore di ciascun individuo. Il progetto “persOnaLized oncoloGy cAre flow” l’obiettivo di estendere l’operatività all’Azienda territoriale di riferimento e ai Centri Hub oncologici regionali, affidandone il coordinamento alla rete.  In particolare, è stato definito un percorso clinico per i pazienti che potrebbero beneficiare di analisi di profilazione genomica per l’accesso a trattamenti personalizzati, al di fuori di quelli già approvati per la loro malattia. Il nuovo percorso permette al personale clinico e di laboratorio di segnalare i pazienti eleggibili alle discussioni del Molecular Tumor Board. La piattaforma gestisce i dati generati attraverso il sequenziamento massivo in parallelo e include diverse funzionalità tra cui la tracciabilità, per i Case Manager, delle richieste di accertamenti necessari, la generazione di un file di sequenziamento con le liste di varianti geniche, la refertazione e firma digitale del referto da parte del biologo, la possibilità di inserire referti NGS eseguiti da centri o servizi terzi (allegando il referto originale in formato PDF), la visualizzazione dei dati rilevanti e la registrazione del parere, in sede di discussione del MTB. La messa a regime del progetto è prevista per dicembre 2024. Per ciascun GAMO attivo sono stati calcolati il numero di sedute all’anno, i casi medi discussi per ciascuna seduta e il numero di dirigenti sanitari coinvolti per seduta, raggiungendo una stima di oltre 6.000 valutazioni annuali. L’integrazione della piattaforma con le anagrafiche utenti uniche ha consentito, inoltre, di ridurre il rischio di data breach durante l’accesso da applicativi regionali o sovra-aziendali.

Agenzia di Tutela della Salute della Brianza riceve una menzione speciale per il progetto “Utilizzo dei droni nella attività di vigilanza e controllo di ATS Brianza” per aver previsto l’utilizzo di droni, a supporto delle attività di vigilanza e controllo svolte dal Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e dal Dipartimento Veterinario, che hanno permesso: la raccolta di campioni di acque per la definizione di parametri microbiologici, il monitoraggio di cianobatteri tossici, l’effettuazione di rilievi strumentali ambientali finalizzati a valutare l’idoneità alla balneazione, la valutazione dello stato di degrado dei materiali contenenti amianto sulle copertura degli edifici e la valutazione del rischio di rilascio di fibre nell’ambiente.

Azienda USL Toscana Sud Est riceve una menzione speciale per il progetto “Progetto Metaverso nell’ASL Toscana Sud Est” per aver sperimentato l’implementazione del metaverso all’interno della Casa della Comunità di Abbadia San Salvatore. Attraverso l’utilizzo di visori per la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata, cittadini e operatori della Casa della Comunità possono scambiare documenti, effettuare videochiamate, ecc. evitando spostamenti non necessari. Il progetto è suddiviso in 5 applicazioni distinte: la creazione del Gemello digitale della Casa della Comunità, la creazione di un “assistente intelligente” del Medico di Medicina Generale, il collegamento virtuale con una sede periferica, l’applicazione del Virtual Room Objects per l’Attività Fisica Adattata e per l’autogestione della salute nelle malattie croniche.

La Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta riceve una menzione speciale per il progetto “PASS: Presa in cArico dei pazienti parkinsoniani con Sistemi infuSionali” per aver implementato una rete integrata di assistenza tra diverse ASST regionali, seguendo il modello Hub & Spoke, a supporto della gestione della Malattia di Parkinson. La fase pilota si è concentrata su alcuni aspetti come: la presa in carico e la continuità di cura del paziente, anche in Telemedicina; l’attivazione di un case manager infermieristico unico, presso il centro Hub; l’educazione terapeutica al sistema infusionale per erogare sessioni di formazione a pazienti e caregiver; lo sviluppo di un modello di stratificazione dei bisogni degli utenti; l’utilizzo di un sistema informativo per la raccolta dei casi, con Teleconsulto.

È stata inoltre assegnata una menzione speciale alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e, in particolare, all’unità di Reumatologia, per il progetto “AGILES”, svolto in collaborazione con AstraZeneca e GDMH, che ha previsto l’implementazione di strumenti di Analytics e Machine Learning a supporto della medicina di precisione con l’obiettivo di migliorare la gestione di patologie complesse, come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES). Attraverso l’analisi dei dati anonimizzati estratti da referti clinici, demografici, di laboratorio e radiologici di pazienti affetti da LES è possibile supportare i professionisti sanitari nella gestione ed evoluzione del piano di trattamento più appropriato e offrire ai pazienti terapie mirate e personalizzate a seconda delle caratteristiche cliniche e sierologiche dei pazienti stessi.

La Regione Puglia riceve una menzione speciale per il progetto “Cartella Clinica Elettronica della Regione Puglia”, sviluppato in collaborazione con DXC Technology Italia e con la società in house InnovaPuglia, a cui hanno aderito 8 sulle 10 Aziende Sanitarie della Regione. La CCE regionale, oltre a fornire le funzionalità tipiche dello strumento, prevede: sistemi centralizzati per le richieste di prestazioni specialistiche e/o diagnostiche e per la gestione dei consensi e per la gestione del blocco operatorio, un repository clinico aziendale con referti e dati strutturati che alimenta il Fascicolo Sanitario Elettronico e lo sviluppo di verticalizzazioni per le diverse specialità mediche. Ad oggi, la CCE regionale è utilizzata in 28 presidi ospedalieri, per un totale di 386 reparti e 714 ambulatori.