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Più che in altri settori, in ambito salute la disintermediazione è un fenomeno centrale: cresce la centralità dell’individuo, la consapevolezza e il bisogno di competenze.
Secondo gli ultimi dati GfK, 15 milioni di italiani hanno cercato informazioni sulla salute sul web, utilizzando PC fisso e dispositivi mobile.
Rimane comunque fondamentale il confronto con un interlocutore esperto: dopo aver cercato sul web, due italiani su tre tornano dal proprio medico per approfondire e/o confermare le informazioni raccolte; una persona su tre si rivolge invece al proprio farmacista.
La centralità del paziente si esprime anche nell’utilizzo di strumenti digitali per gestire al meglio la patologia, favorendo l’aderenza alle terapie e consentendo ai pazienti di assumere un ruolo più attivo durante tutto il percorso di cura.
Di questi temi si è discusso oggi a Milano in occasione della seconda edizione del convegno Digital Health organizzato da GfK e intitolato ʺL’efficacia delle strategie Multichannel e la Patient Centricity”. L’evento è stato l’occasione per approfondire i nuovi trend della comunicazione digitale in ambito medico-scientifico, sia dal punto di vista del paziente sia per quanto riguarda gli operatori del settore.
Ha aperto la mattinata Justin Edge, Global Head of Health di GfK, che ha parlato delle strategie digitali che possono essere utilizzate per entrare in contatto con il paziente e per coinvolgerlo maggiormente durante tutto il percorso di cura. Gli strumenti a disposizione oggi sono tanti, ma è importante che vengano utilizzati mettendo sempre al centro il paziente, tenendo conto delle sue risorse e del suo modo di utilizzare la tecnologia nella vita di tutti i giorni.
A seguire, Isabella Cecchini, Healthcare Director GfK Italia, ha presentato un intervento dedicato a: “Digital & Multichannel strategy: i trend, il posizionamento delle Aziende farmaceutiche e i modelli di valutazione del ROI”.Partendo dai risultati di alcune indagini GfK, Cecchini ha aperto con una panoramica sul ruolo dei nuovi media digitali nell’aggiornamento medico-scientifico. Emerge chiaramente come oggi il digital sia oggi un elemento imprescindibile: ben il 93% dei medici accede al web ogni giorno per ragioni professionali, con in media 8 ore a settimana dedicate alla navigazione lavorativa.
Cosa cercano i medici online? Principalmente informazioni su farmaci e studi clinici, approfondimenti sulle patologie, linee guida per la diagnosi e i trattamenti. Il medico di famiglia è interessato ai Centri di riferimento/di eccellenza a cui inviare i propri pazienti per un consulto, lo specialista ai trial in corso sui farmaci più innovativi.
Ma all’utilizzo per scopi informativi, si affianca un digital vissuto sempre più in ottica “social”. Oltre il 50% dei medici di medicina generale (e il 61% degli specialisti) utilizza almeno un Social Network per ragioni legate all’attività professionale. I social servono innanzi tutto per rimanere in contatto con colleghi ed esperti, con le associazioni o società scientifiche, con le stampa di settore e con i pazienti.
Su quest’ultimo fronte, è interessante segnalare che, se il telefono rimane il primo strumento di comunicazione con tra medico e paziente, quasi la metà dei medici di medicina generale dichiara di comunicare abitualmente con i pazienti via email (46%), via WhatsApp (44%) e via SMS (40%).
In forte crescita anche il ruolo delle app, che vengono utilizzate oggi da circa il 73% dei medici di medicina generale e dell’81 degli specialisti.
“Il digital oggi è presente in maniera pervasiva nel mondo della salute – spiega Isabella Cecchini, direttrice del Dipartimento di Ricerche sulla Salute GfK e curatrice dello studio – sia per quanto riguarda il rapporto medico-paziente sia per quanto riguarda il rapporto tra medici e aziende farmaceutiche. Di questo sono consapevoli le aziende, che hanno un ruolo fondamentale nella comunicazione scientifica e stanno sviluppando strategie sempre più multicanale, ove al tradizionale informatore scientifico si affiancano nuovi canali digitali: portali di informazione, newsletter, comunicazione via social media. In questa prospettiva è importante segnalare come i canali di comunicazione digitali stanno modificando l’approccio all’informazione sia da parte del medico, meno passivo e sempre più consapevole, proattivo e “engaged” nell’approccio all’aggiornamento.
L’evento è proseguito con gli interventi di Roberto Ascione, CEO di Healthware International, che ha fatto una overview sui trend futuri che riguardano il settore della salute, con uno speech intitolato: “Towards a Digital Health Future”.
A seguire una tavola rotonda moderata dalla giornalista Michela Vuga, che ha coinvolto numerosi esperti del settore Health e responsabili dello sviluppo delle strategie di comunicazione Digital e Multichannel delle principali Aziende farmaceutiche: Elena Adami di GSK, Claudio Bini di Eli Lilly, Luigi Capani di Roche, Ilaria Catalano di MSD, Nico Gariboldi di Pfizer, l’Avvocato Laura Orlando di Simmons& Simmons, Matteo Murdolo di Univadis, Andrea Pecci di Takeda e Stefano Zagnoni di Janssen.