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Fondazione Prada ha intrapreso dal 2018 un percorso multidisciplinare di approfondimento e studio di tematiche scientifiche. Da queste riflessioni nasce “Human Brains”, un programma di mostre, convegni, incontri pubblici e attività editoriali previsto tra novembre 2020 e novembre 2022. Il progetto è il risultato di una complessa ricerca sviluppata in collaborazione con un comitato scientifico, presieduto da Giancarlo Comi e costituito da ricercatori, medici, psicologi, linguisti, filosofi, divulgatori e curatori come Jubin Abutalebi, Massimo Cacciari, Alessandro Del Maschio, Viviana Kasam, Udo Kittelmann, Andrea Moro e Daniela Perani.

“Human Brains” rappresenta una sfida inedita per un’istituzione culturale come Fondazione Prada che negli ultimi venticinque anni ha indagato una pluralità di saperi e linguaggi creativi, oltre i confini dell’arte contemporanea, per connettersi al presente e proiettarsi in una dimensione di scoperta e interpretazione di possibili scenari futuri. L’interesse di Fondazione Prada per l’attuale stato delle neuroscienze è un’espansione della sua indagine intellettuale che continua ad affrontare i temi fondamentali del nostro tempo. Nel corso della storia scienza e cultura si sono configurate come due entità inscindibili in costante dialogo tra loro. L’avvento dell’ultima “era tecnologica” ha indicato nuove direzioni di ricerca e fatto emergere per l’umanità inediti interrogativi sociali, culturali e politici. La cultura si evolve al passo con questi profondi cambiamenti nella conoscenza scientifica, trasformando la nostra comprensione di ciò che significa essere umani nei tempi sempre più incerti in cui viviamo.

Questa nuova iniziativa pone al centro il cervello, organo unico per la complessità delle funzioni che esprime, fondamentali per la caratterizzazione dell’essere umano. L’ambito dell’esplorazione sarà molto ampio e investirà vari campi: dalla neurobiologia alla filosofia, dalla psicologia alla neurochimica, dalla linguistica all’intelligenza artificiale fino alla robotica. Il cervello sarà analizzato da un punto di vista anatomo-funzionale, ma una grande attenzione sarà dedicata anche all’invecchiamento del cervello e alle malattie neurodegenerative.

Il carattere scientifico del progetto dimostra la necessità di conoscere il cervello nelle sue articolazioni strutturali, funzionali e biochimiche per potersi meglio accostare anche allo studio delle scienze umane e sociali. Lo scopo è di coinvolgere sia una vasta comunità di ricercatori dei diversi ambiti delle neuroscienze che un pubblico non specializzato, formato anche da giovani e studenti accomunati da una profonda curiosità, e di stimolare in loro interrogativi fondamentali e riflessioni quali l’origine del pensiero e dell’agire umano.

“Human Brains” è un progetto aperto, in continua evoluzione che vuole sperimentare nuove modalità di collaborazione e dialogo tra scienziati e altri studiosi e testare formati innovativi di comunicazione verso un pubblico eterogeneo e internazionale. In questa convergenza di prospettive e approcci scientifici e culturali lontani tra loro, il cervello umano sarà declinato al plurale, come suggerisce il titolo, a sottolineare la sua intrinseca complessità e l’irriducibile singolarità di ogni individuo.

Nel corso del progetto saranno analizzate le tappe storiche e concettuali fondamentali che hanno contributo a identificare il cervello come sede del pensiero. Sarà affrontata la tematica chiave dei rapporti tra mente e cervello. Saranno approfondite le basi nervose delle sensazioni, delle emozioni, della memoria e delle funzioni superiori quali coscienza, linguaggio, creatività e pensiero astratto. Saranno affrontati alcuni temi complessi come l’inconscio e la libertà di decisione, sottolineando il ruolo cruciale che la scienza ha nell’affrontare queste tematiche, ma anche i suoi limiti. Ampio spazio sarà dedicato agli sviluppi tecnologici nell’ambito delle neuroimmagini e delle tecniche di esplorazione funzionale del cervello. Altrettanto rilievo avranno gli studi di neurobiologia e di neurofisiologia sperimentale sui neuroni, le loro interconnessioni, i tipi di messaggi che si scambiano e le loro superspecializzazioni.

La prima fase di “Human Brains” è rappresentata dal convegno online dal titolo “Culture and Consciousness” che si terrà dal 9 al 13 novembre 2020 su una piattaforma interattiva, collegata al sito web di Fondazione Prada. Il convegno sarà strutturato in cinque discussioni quotidiane focalizzate sullo studio della coscienza nell’ambito delle neuroscienze. Ogni appuntamento prevede il confronto tra due studiosi coordinato da uno o più moderatori.

Le prime due discussioni, che vedranno la partecipazione della neuroscienziata Mavi Sanchez-Vives e del neurobiologo Jean-Pierre Changeux, moderati dal neurologo Giancarlo Comi, e della neurobiologa Eve Marder e del neuroscienziato Antonio Damasio, moderati dalla neurologa e neuroscienziata Daniela Perani, esploreranno i fondamenti biologici della coscienza, dai meccanismi neurofunzionali alle basi neurochimiche e molecolari, per poi approfondire l’analisi della connettività come substrato cerebrale degli stati di coscienza e le tecniche rivoluzionarie che consentono di studiare il cervello in vivo.

Le altre due discussioni tra il neurolinguista Andrea Moro e lo psicologo cognitivo Stanislas Dehaene, moderati dal neurologo cognitivista Jubin Abutalebi, e tra l’antropologo Ian Tattersall e il neuroscienziato Idan Segev, moderati dalla neuroscienziata Katrin Amunts, affronteranno la nozione di coscienza in relazione agli studi antropologici, il ruolo fondamentale del linguaggio e dei suoi rapporti con la sfera emotiva e affettiva per arrivare a formulare riflessioni sulle evoluzioni future degli studi e sui tentativi di creazione di macchine pensanti.

La discussione finale tra lo psichiatra e neuroscienziato Giulio Tononi e il filosofo Michele Di Francesco, moderata dalla giornalista scientifica Viviana Kasam sarà un momento essenziale di confronto tra prospettive e approcci diversi con cui è affrontata la questione complessa della coscienza. Inoltre Giancarlo Comi e Massimo Cacciari elaboreranno delle riflessioni finali sui contributi offerti dai relatori nel corso dei precedenti appuntamenti.

Il convegno online sarà accompagnato dalla pubblicazione di contenuti digitali, come interviste video, approfondimenti e podcast, che costituiranno un percorso di progressivo avvicinamento ai cinque appuntamenti e un’opportunità di coinvolgimento attivo del pubblico e di interazione con gli studiosi invitati a partecipare al convegno.

Il secondo capitolo di “Human Brains”, in programma nel 2021 nella sede di Milano di Fondazione Prada, sarà costituito da un convegno internazionale integrato da un progetto espositivo. Obiettivo del convegno è mettere a confronto alcuni dei più prestigiosi Istituti Internazionali di Neuroscienze sullo stato di avanzamento della ricerca e sugli sviluppi futuri relativi all’invecchiamento normale e patologico del cervello. Nonostante i grandi sviluppi della medicina, le malattie neurodegenerative non beneficiano ancora di terapie in grado di influenzarne in modo significativo l’evoluzione. Per accelerare possibili sviluppi positivi in questo ambito è importante un concorso strategico e coordinato di vari stakeholders e il contributo di innovazioni in ambito tecnologico e metodologico. Concorreranno al progetto numerosi istituti internazionali quali, Harvard Medical School, Brigham and Women’s Hospital, Ann Romney Center for Neurological Diseases, Boston, USA; Hôpital de la Salpêtrière, Sorbonne University, Neurology department and ICM, Parigi, Francia; IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano, Italia; Karolinska University Hospital, Department of Clinical Neuroscience, Stoccolma, Svezia; German Center for Neurodegenerative Diseases within the Helmholtz Association, Bonn, Germania; Max Planck Institute of Neurobiology, Monaco, Germania; Montreal Neurological Institute-Hospital, MC Gill Research and teaching Institute, Canada; UCSF Weill Institute for Neuroscience, University of California, San Francisco, USA; University College London Hospitals NHS Foundation Trust, National Hospital for Neurology and Neurosurgery Faculty of Brain Sciences, Institute of Neurology, Department of Brain Repair and Rehabilitation, Regno Unito; Weizmann Institute of Science, Tel Aviv, Israele; e Yale School of Medicine, New Haven, USA.

Nel 2022, in occasione della Biennale Arte, la sede di Fondazione Prada a Venezia ospiterà un progetto espositivo interamente dedicato allo studio del cervello che segnerà la terza tappa del progetto “Human Brains”. La mostra, curata da Udo Kittelmann in dialogo con il comitato scientifico, rappresenterà un tentativo di tradurre in una forma espositiva la storia dello studio del pensiero umano e lo stato attuale delle ricerche scientifiche fino ad arrivare alle sfide del futuro, legate agli sviluppi della medicina molecolare e all’analisi dei meccanismi microscopici alla base delle attività cerebrali.