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“Noi ci siamo”, questa volta a fianco dei medici di famiglia che in tutta Italia prestano ogni giorno cure e assistenza ai loro pazienti e che nell’emergenza coronavirus hanno rappresentato, in situazioni di estrema difficoltà, l’elemento di raccordo fra il territorio, le strutture ospedaliere e il Sistema Sanitario.

È questo l’impegno che Fondazione Just Italia ha sottoscritto con la FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – con il coordinamento di Cittadinanzattiva, organizzazione che da 40 anni promuove la partecipazione dei cittadini alla vita del Paese e la tutela dei diritti fondamentali.

L’emergenza Covid ha portato la riflessione proprio sul medico di famiglia, figura centrale del Sistema sanitario che riveste un ruolo fondamentale nella sorveglianza e cura delle malattie, grazie alla relazione costante con i propri assistiti. Una figura da mesi in prima linea, sia direttamente che attraverso il coordinamento di altri soggetti del territorio e impegnata, per i propri assistiti, nelle attività di identificazione, monitoraggio e trattamento della gestione extra-ospedaliera del Covid 19.

Per questo, Fondazione Just Italia ha deciso di essere a fianco dei medici di famiglia con un nuovo Progetto di portata nazionale,nato dall’emergenza ma ancora più significativo perché rivolto al futuro, frutto di analisi e riflessioni sui bisogni più pressanti che accomunano il Paese: “Noi ci siamo”. Questa speciale iniziativa 2020  ha messo in campo una donazione straordinaria di 235.000 euro per l’acquisto di ecografi portatili, pulsossimetri e kit monouso per il monitoraggio a domicilio di frequenza cardiaca, respiratoria e ossigenazione del sangue. Una dotazione di apparecchiature che consentirà di assistere a domicilio fino a 750.000 pazienti l’anno sul territorio nazionale mantenendo – grazie ai supporti tecnologici – il collegamento permanente con le strutture ospedaliere e i Distretti sanitari regionali.

L’iniziativa 2020 “Noi ci siamo” è messa a punto con la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale e Cittadinanzattiva, le cui competenze sono state fondamentali per individuare i bisogni principali della medicina territoriale. Grazie a questa collaborazione, “Noi ci siamo” contribuirà non solo a fronteggiare, a partire da oggi, una situazione problematica e contingente, ma anche a guardare al nuovo ruolo che il medico di famiglia è chiamato a rivestire in modo sempre più attivo ed efficace: un “ponte” fra il paziente e lo specialista non solo in situazioni straordinarie ma, anche, per la gestione di patologie che richiedono attenzione costante, come quelle croniche. 

Le nuove strumentazioni permetteranno al medico di effettuare a domicilio rilevazioni diagnostiche accurate e tempestive, di programmare il monitoraggio sistematico del paziente a distanza, di prevenire l’aggravarsi di situazioni problematiche segnalando per tempo alle strutture specialistiche e ospedaliere le situazioni di criticità. Migliorando, quindi, la gestione territoriale di ospedalizzazioni e domiciliazioni che l’esperienza della pandemia ha dimostrato essere fattori-chiave per la sostenibilità del Sistema sanitario e la migliore presa in carico dei pazienti.

L’assegnazione delle strumentazioni, come confermato da Silvestro Scotti, Segretario Generale Nazionale della Federazione, favorirà i presidi territoriali organizzati di medicina generale in cui operano i medici di famiglia, oggi attivi nelle diverse Regioni e coinvolti nella gestione e presa in carico del Covid-19 e della cronicità. La previsione è di coprire 2 gruppi per ogni Regione interessata, considerando sia un bacino di pazienti “metropolitani”, più numerosi e concentrati nelle aree urbane, sia un bacino di maggiore estensione territoriale, con zone decentrate e più disagiate. Gli ecografi portatili potranno essere utilizzati sia negli ambulatori, sia a domicilio, mentre i pulsossimetri – insieme ai kit monouso – potranno essere lasciati in dotazione ai pazienti per il decorso della malattia, così da consentire il monitoraggio delle condizioni cliniche.

La donazione straordinaria di 235.000 euro è solo l’ultimo capitolo di una storia di “promesse mantenute” da Fondazione Just Italia che in 12 anni ha destinato oltre 5,1 milioni di Euro a progetti solidali e di ricerca medica. Solo quest’anno, attraverso due bandi a livello locale e nazionale, la Fondazione ha messo a disposizione 100.000 euro per supportare l’attività delle organizzazioni di Verona e provincia a favore delle categorie più fragili durante il periodo di emergenza e sostiene, con 300.000 Euro, il Progetto di Fondazione Soleterre presso la Cell Factory del Policlinico San Matteo di Pavia per creare la prima Banca di farmaci cellulari antivirali per i bambini trapiantati, malati di tumore.

“Siamo entusiasti di questa nuova, straordinaria sfida” – hanno commentato Marco Salvatori e Daniela Pernigo, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Fondazione Just Italia – “Il progetto è maturato rapidamente, in una situazione di emergenza che ci ha toccato profondamente, ma è un progetto ancora più importante perché guarda al futuro e vuole contribuire, anche attraverso l’innovazione e l’evoluzione dei medici di famiglia, a una sanità più efficiente e accessibile e, complessivamente, a un Paese migliore”.

Grande soddisfazione per la collaborazione è stata espressa da Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, ricordando che “da tempo abbiamo sviluppato iniziative rilevanti sul fronte del servizio sanitario e condiviso l’importanza dell’impegno dei medici di famiglia per assistere e tutelare i diritti delle persone più fragili e più deboli. Sin dall’avvio di questa emergenza siamo stati convinti, e continuiamo ad esserlo, dell’importanza di assistere al meglio le persone a livello territoriale e al proprio domicilio”, ha commentato Gaudioso.

Il Segretario Generale Nazionale di FIMMG Silvestro Scotti ha ricordato a sua volta che “il medico di famiglia è e deve restare il punto di riferimento ‘vicino’ per i pazienti e le loro famiglie; per questo la sua figura è chiamata a un salto di qualità che coniughi valori umani e professionali e garantisca la migliore assistenza ai pazienti. Proprio in quest’ottica, la donazione di Fondazione Just Italia, oltre ad essere un gesto di grande solidarietà, fa sentire ai medici di medicina generale la sua vicinanza.”