BIC/FTC/TAF dimostra un’elevata efficacia in un’ampia gamma di persone che iniziano il trattamento per l’HIV
Sono stati presentati alla 24a International AIDS Conference i dati che dimostrano che BIC/FTC/TAF è un’opzione terapeutica altamente efficace per un’ampia gamma di persone con HIV, inclusi individui con coinfezione da HIV/epatite B. I risultati preliminari dello studio clinico ALLIANCE, che ha valutato BIC/FTC/TAF negli adulti con coinfezione da HIV/HBV naїve alla terapia, mostrano una potenziale soppressione dell’HBV e dell’HIV comparabile rispetto a un regime alternativo per l’HIV. Inoltre, i risultati a 5 annidi due studi di fase III hanno ulteriormente dimostrato l’efficacia duratura di BIC/FTC/TAF, il profilo di sicurezza e l’elevata barriera alla resistenza negli adulti con HIV che iniziano la terapia.
I dati di ALLIANCE hanno dimostrato l’efficacia di entrambi i regimi antiretrovirali negli adulti con coinfezione da HIV/HBV che iniziano il trattamento. I risultati della settimana 48 mostrano che BIC/FTC/TAF ha dimostrato una soppressione superiore in termini di HBV DNA. Infatti, i partecipanti che hanno iniziato il trattamento con BIC/FTC/TAF hanno mostrato una superiore soppressione dell’HBV DNA e della sieroconversione dell’HBeAg. I partecipanti che hanno iniziato il trattamento con BIC/FTC/TAF o DTG+F/TDF hanno, infatti, mostrato tutti elevati tassi di soppressione dell’HIV alla settimana 48, con aumenti medi dal basale della conta delle cellule CD4 rispettivamente pari a 200 e 175 cellule/μl. Lo studio ALLIANCE continuerà in cieco fino alla settimana 96, per determinare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine.
La coinfezione HIV/HBV è un’importante minaccia per la salute pubblica globale che aumenta la morbilità e la mortalità rispetto a una sola infezione. L’HBV colpisce circa l’8% delle persone con HIV a livello globale e i tassi di coinfezione HIV/HBV possono raggiungere il 25% nelle aree in cui entrambi i virus sono endemici, come l’Asia. In alcune zone dell’Asia, l’HBV è endemico e si prevede che il 70% della popolazione presenti prove sierologiche di infezione attuale o pregressa. Poiché ogni virus influisce sulla storia naturale dell’altro e sulla risposta alla terapia, la coinfezione HIV/HBV richiede una ricerca specifica.
“ALLIANCE è uno studio clinico di landmark, che indagale risposte specifiche al trattamento degli adulti con coinfezione da HIV/HBV – ha affermato Anchalee Avihingsanon, Senior Researcher, HIV–NAT, Thai Red Cross AIDS Research Center. “Le epidemie di HIV emergenti nelle aree ad alto tasso di HBV come l’Asia stanno provocando un aumento del numero di persone con coinfezione da HIV/HBV. Questo studio inclusivo e rappresentativo ha arruolato e trattato partecipanti provenienti da 11 diverse aree geografiche, con l’88% dei partecipanti di origine asiatica, potenziando in tal modola disponibilità di dati provenienti dalle comunità più colpite”.
Lo studio multicentrico ALLIANCE ha arruolato per quattro anni partecipanti provenienti da Asia, Europa, Nordamerica e America Latina. Ulteriori risultati dello studio hanno mostrato che i partecipanti che hanno iniziato il trattamento con BIC/FTC/TAF hanno avuto una perdita dell’antigene HBsAg, una perdita di HBeAg e una normalizzazione dell’alanina aminotransferasi numericamente più elevate. Gli esitidi sicurezza sono statisimili tra i bracci BIC/FTC/TAF e DTF+F/TDF. Gli eventi avversi hanno incluso infezioni delle vie respiratorie superiori, COVID-19, piressia, aumento delle ALT e nasofaringite. In 11 partecipanti si sono verificate flare di ALT. L’uso di BIC/FTC/TAF in soggetti con coinfezione da HIV/HBV è sperimentale, e la sicurezza e l’efficacia di questo utilizzo non sono state stabilite.
Alla conferenza AIDS 2022, Gilead ha presentato ulteriori dati su BIC/FTC/TAF. I dati cumulativi a 5 anni hanno dimostrato l’efficacia sostenuta e la soppressione virale duratura di BIC/FTC/TAF come terapia di prima linea nelle persone con HIV. Non sono stati rilevati casi di fallimento virologicodovuto a resistenza emergente nell’analisi di entrambi gli studi, a ulteriore dimostrazione del profilo di efficacia e tollerabilità di BIC/FTC/TAF per il trattamento dell’HIV-1 in pazienti adulti naïve al trattamento con ART. Inoltre, i risultati dell’analisi aggregata degli Studi 1489 e Studio 1490 hanno mostrato che il 99% dei partecipanti che hanno iniziato il trattamento con BIC/FTC/TAF e sono rimasti nello studio per tutte le 240 settimane hanno raggiunto e mantenuto una carica virale non rilevabile per cinque anni di follow-up. Oltre agli alti tassi di soppressione virologica, i partecipanti hanno ottenuto un aumento mediano della conta di CD4 di 317 cellule/μlalla settimana 240. I dati supportano l’utilizzo a lungo termine di BIC/FTC/TAF, in assenza di alterazioni significative dei marcatori metabolici, ossei e renali.
I dati a lungo termine degli studi 1489 e 1490 rafforzano ulteriormente il profilo di sicurezza di BIC/FTC/TAF. In entrambi gli studi, 10 partecipanti hanno manifestato un evento avverso correlato al farmaco in studio che ha portato all’interruzione del farmaco. I risultati hanno dimostrato un impatto minimo sugli esiti di densità minerale ossea nel corso deicinque anni. Le variazioni percentuali medie della BMD dell’anca e della colonna vertebrale fino alla settimana 240 nei partecipanti che ricevevano BIC/FTC/TAF non hanno superato il -0,6%. Durante i 5 anni, in entrambi gli studi sono state osservate variazioni mediane numericamente piccole di eGFR e rapporti colesterolo totale: HDL stabili. Tra i partecipanti allo studio, la variazione mediana di peso dal basale alla settimana 240 è stata di 6,1 kg, coerentemente con i dati presentati in precedenza. L’inizio della terapia porta generalmente a un aumento di peso nelle persone con HIV che non hanno una storia di trattamento precedente. Una parte di questo aumento è almeno parzialmente attribuibile a un effetto di ritorno alla salute; tuttavia, l’aumento di peso è di natura multifattoriale. Sebbene sia spesso attribuito a farmaci specifici, tra cui gli inibitori dell’integrasi e TAF, un numero crescente di prove suggerisce che questi farmaci non causano un aumento di peso, essendo invece “weight neutral”.