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Utilizzate per la prima volta in Piemonte protesi vertebrali d’avanguardia al carbonio, liberando un paziente dal busto dorso-lombare permanente.
E’ il caso di un medico-paziente sessantenne, affetto da interessamento vertebrale ad opera di un mieloma multiplo, che dalla Calabria ha scelto la Neurochirurgia del San Giovanni Bosco di Torino, diretta dal Dott. Federico Griva (nella foto)
Durante l’intervento, durato 3 ore ed eseguito personalmente dal Dott. Federico Griva con la sua equipe, si è stabilizzata la colonna vertebrale del paziente con un ponte che unifica 6 vertebre, comprendendo quelle malate tra le estremità sane e utilizzando 12 viti al carbonio in sede da D2 a D8.
Particolarità del nuovo sistema protesico è l’essere simile nell’ancoraggio alle precedenti protesi metalliche, agevolando i chirurghi con la pratica operatoria abituale, ma utilizzando quale materiale un tecnopolimero ad alta percentuale di carbonio, che non provoca artefatti sui controlli TC e RM, a differenza di quanto si è abitualmente osservato con i sistemi protesici tradizionali.
Il paziente è stato dimesso in ottime condizioni neurologiche ed è potuto ritornare a casa con un normale volo dopo soli 4 giorni di degenza.
Con un attivo di 700 interventi neurochirurgici l’anno, concentrati in un’unica struttura di riferimento HUB, sia per le urgenze sia per l’elezione, per l’intera ASL Città di Torino, Ivrea, Chivasso e Ciriè, la Neurochirurgia del San Giovani Bosco si candida a pieno titolo per divenire centro pilota per la nuova protesica.