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Al via il progetto “TAVI è VITA” in Piemonte, la prima Regione in cui partiranno, nel mese di giugno, le iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni, la comunità medico-scientifica e l’opinione pubblica sul tema della stenosi aortica e sulla tecnica operatoria TAVI.

L’iniziativa prevede quattro Weekend della Salute chesi terrannonelle principali piazze di quattro città Piemontesi: Alessandria, Cuneo, Novara e Torino, per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla stenosi aortica e sulla TAVI. Le giornate informative vedranno la partecipazione di cardiologi interventisti del GISE e cardiochirurghi della SICCH che saranno a disposizione dei cittadini per visite e consulti gratuiti, in occasione di ciascun weekend.

Il progetto “TAVI è VITA” è stato ideato e realizzato da Società Italiana di Cardiologia Interventistica in collaborazione con Società Italiana di Cardiologia e Società Italiana di Chirurgia Cardiaca.

La stenosi aortica è una delle malattie più comuni delle valvole cardiache. La tecnica operatoria TAVI è una procedura estremamente innovativa ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. A oggi, infatti, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche. 

A confermarlo è un’indagine Doxa, presentata nel corso dell’incontro di oggi, effettuata sia a livello nazionale sia a livello regionale, che ha coinvolto medici di medicina generale e cardiologi di base, evidenziando come nei due target la conoscenza della stenosi aortica, delle possibili opzioni terapeutiche e del percorso ideale che dovrebbe fare il paziente affetto da tale patologia non sia elevata. In particolare, i dati raccolti da Doxa in Piemonte confermano in molti punti il trend nazionale discostandosi lievemente per quanto riguarda un maggior livello di confidenza nella gestione e nel trattamento del paziente con stenosi aortica e sul fatto che i cardiologi piemontesi sembrano effettuare personalmente la diagnosi di stenosi aortica con maggiore frequenza rispetto a quanto registrato nel resto d’Italia.

La stenosi severa dell’apertura valvolare aortica può essere trattata sia tramite sostituzione chirurgica tradizionale della valvola aortica, intervento che richiede anestesia generale, incisione piò o meno estesa sul torace e circolazione extra-corporea a cuore fermo, sia tramite TAVI, intervento mini-invasivo che si esegue nella maggior parte dei casi senza anestesia generale e con impianto della nuova valvola attraverso l’arteria femorale. Nel caso della TAVI il paziente potrebbe venir dimesso nel giro di 3 o 4 giorni se non sono presenti particolari complicanze procedurali. Dal 2007, anno di introduzione della procedura, al 2018 in Italia sono stati effettuati oltre 30.000 impianti tramite TAVI, con incremento annuo costante.

I Weekend della Salute si terranno alle seguenti date: Cuneo, sabato 1 giugno; Novara, sabato 8 giugno; Torino, sabato 15 giugno; Alessandria, sabato 22 giugno. Location e dettagli organizzativi verranno comunicati in prossimità degli eventi.

Il titolo del progetto “TAVI è VITA”, nato dall’utilizzo del nome della procedura e del suo anagramma, evidenzia la rilevanza della tecnica che ricopre una funzione propriamente salvavita. La TAVI, sebbene sia stata inizialmente destinata solo ai pazienti non trattabili chirurgicamente, potrebbe oggi essere indicata anche in pazienti a rischio meno alto, che potrebbero così in alcuni casi avvalersi di una metodica meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale.

L’importanza del progetto, sostenuta dai risultati dell’indagine Doxa, ha spinto tutte le maggiori società del panorama cardiologico a collaborare alla creazione dell’iniziativa. I risultati della ricerca hanno dimostrato come sia doveroso intervenire non solo presso medici di medicina generale e cardiologi di base, soggetti coinvolti nella ricerca, ma anche a livello generale presso la popolazione più a rischio. Risultano necessari, infatti, eventi e corsi per aumentare e strutturare le conoscenze dei MMG e favorire la proposizione della procedura di intervento sulla valvola aortica nei tempi debiti, riferendo i pazienti agli “Heart Team”, specificamente creati per proporre ai singoli pazienti la metodica più appropriata. In questa prospettiva sembrano anche necessari meeting dedicati alla TAVI per approfondire i dubbi attuali del cardiologo rispetto alle tecniche e alle indicazioni di intervento. Infine, per migliorare i livelli di conoscenza della patologia e soprattutto della nuova tecnica TAVI presso la popolazione, può favorire la share of voice e la richiesta diretta al medico da parte del paziente e, di conseguenza, una maggiore potenziale diffusione di utilizzo della tecnica.