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robotdavinciA San Giovanni Rotondo il Robot Da Vinci è completamente operativo essendo stati effettuati con successo i primi interventi di prostatectomia radicale. Parimenti a quanto avviene in altre procedure chirurgiche, la prostatectomia robotica è minimamente invasiva grazie all’utilizzo di telecamere ad alta risoluzione e microstrumenti chirurgici. Bisturi, forbici, bovie e strumenti di elettrocauterizzazione, che montati su i quattro bracci rotanti, raggiungono la sede dell’intervento attraverso fori di 1-2 cm. praticati all’addome.

Seduto al pannello di controllo, il chirurgo riceve dal Robot un’immagine tridimensionale della procedura mentre manovra i bracci con i pedali e i controlli manuali. Il Da Vinci a sua volta trasforma l’atto chirurgico dell’operatore in micro movimenti guidando i bracci meccanici. In questo modo, è possibile eseguire in modo perfetto e sotto il continuo controllo del computer ogni singola operazione. La procedura, precisa e minimamente invasiva, serve inoltre a proteggere i delicati nervi della prostata che controllano la vescica e la funzione sessuale. L’intervento con assistenza robotica si completa con la rimozione degli strumenti e la sutura delle piccole incisioni all’addome.

Il risultato è sorprendente: l’intervento è eseguito in modo preciso e sicuro, si riduce il periodo di degenza e migliora decisamente il periodo di remissione del paziente. Riassumendo e sintetizzando, il sistema di chirurgia robotica Da Vinci presenta per i pazienti numerosi vantaggi rispetto alla prostatectomia aperta e alla laparoscopica radicale: più breve degenza in ospedale, meno dolore, meno rischi di infezione, meno perdita di sangue, meno cicatrici e più rapido recupero e ritorno alla normale attività.

Il Robot Da Vinci sarà utilizzato anche per altre discipline chirurgiche, fra le quali la Chirurgia Generale e l’Ostetricia e Ginecologia. Per Casa Sollievo l’acquisto di questa apparecchiatura, altamente sofisticata e di costo rilevante, rientra nel più vasto progetto di assicurare ai pazienti che si rivolgono all’Ospedale di Padre Pio cure migliori, specifiche e aggiornate. “Tempio di preghiera e di scienza” e “città ospedaliera tecnicamente adeguata alle più ardite esigenze cliniche”, così voleva la sua opera terrena il Santo Fondatore. E in questo suo progetto di sollievo della sofferenza umana rientra anche l’utilizzo di apparecchiature sanitarie di ultima generazione.