Print Friendly, PDF & Email

Uno studio effettuato dall’unità specialistica di Medicina del Lavoro dell’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista di studi scientifici “Life” ha testato l’efficacia di SanificaAria Beghelli nel disattivare batteri e virus dall’aria, in condizioni reali, in stanze destinate ad uso ospedaliero, in tempi molto brevi ed in totale sicurezza in presenza di persone. La ricerca ha dimostrato che, durante le normali attività quotidiane in ambiente ospedaliero-sanitario, il dispositivo SanificaAria ha la capacità di ridurre la carica microbica totale di oltre l’80% dopo 6 ore di funzionamento. Di particolare rilievo è stato il test eseguito in una stanza in cui era presente una persona portatrice di SARS-CoV-2: dopo solo un’ora dall’accensione dell’apparecchiatura, il virus non era più rintracciabile nell’aria.

Le malattie microbiche trasmesse per via aerea rappresentano una delle maggiori sfide per la salute pubblica mondiale, in particolare all’interno degli ambienti ospedaliero-sanitari, in quanto diversi patogeni, virali e  batterici, presenti nell’aria causano malattie gravi e persino decessi in ospiti fragili o immunocompromessi e perché le infezioni correlate all’assistenza sono spesso dovute a microrganismi multifarmaco-resistenti con alti tassi di morbilità e mortalità. Basti pensare che, in Europa, le ICA provocano ogni anno 16 milioni di giornate aggiuntive di degenza, 37.000 decessi attribuibili e 110.000 decessi per i quali l’infezione rappresenta una concausa, mentre il loro costo è di 7 miliardi di euro all’anno, includendo solo i costi diretti. 

Durante la pandemia da COVID-19, Beghelli ha fatto leva sulle sue conoscenze sui raggi ultravioletti UV-C per progettare SanificaAria, un sistema di sanificazione dell’aria per mezzo di una lampada a raggi ultravioletti in banda C che permette di abbattere batteri e virus, non solo il SARS-CoV-2. Le caratteristiche e l’efficacia del trattamento dell’aria tramite raggi ultravioletti sono ben note nella letteratura scientifica. L’aria presente in ambiente viene aspirata e immessa all’interno di una camera protetta in cui è attiva la sorgente UV-C dove avviene il processo di sanificazione, al termine del quale l’aria viene espulsa e rimessa in ambiente. La camera è costruita in modo che solo l’aria la possa attraversare, senza che alcun residuo di radiazione UV-C fuoriesca dalla camera stessa. Questo processo avviene quindi in totale sicurezza, anche quando le persone si trovano all’interno dell’ambiente. 

“Le infezioni correlate all’assistenza sono un problema di forte rilevanza, sia per le ricadute che hanno sulla salute dei pazienti sia perché rappresentano un costo molto alto per il Sistema sanitario nazionale,” spiega il prof. Francesco Saverio Violante, Professore ordinario di Medicina del lavoro dell’Università di Bologna. “I test da noi effettuati hanno rivelato come i dispositivi SanificaAria Beghelli siano senz’altro utili a migliorare la qualità dell’aria abbattendo batteri e virus, e contribuendo a ridurre la probabilità di infezioni”. 

“La linea SanificaAria è nata per contrastare il contagio da coronavirus ma è efficace contro tutti i virus e batteri, quindi molto utile a limitare anche le infezioni all’interno degli ospedali”, commenta Gian Pietro Beghelli, presidente del Gruppo Beghelli. “Ma la sua effiacia si estende a tutti i luoghi in cui vi è presenza di persone, dalle scuole agli uffici, ambulatori medici, fino ai ristoranti, ai cinema e ai taxi. Perché l’obiettivo di Beghelli è creare prodotti che siano utili alle persone, dovunque si trovino”.