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È stato pubblicato su “Cells” uno studio internazionale a cui ha collaborato il Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell’Università di Roma “Tor Vergata”, che porta a una svolta importante la ricerca sul metabolismo, il controllo del peso e su come ridurre i rischi del grasso in eccesso.

Oltre a “Tor Vergata”, hanno contribuito a questa ricerca l’IRCCS San Raffaele di Roma e l’Università di Napoli Federico II.

“Nel nostro studio abbiamo dimostrato come l’utilizzo di un composto brevettato, naturale al 100%, costituito da un mix di polifenoli e di micronutrienti, sia in grado di ridurre l’accumulo di grasso bianco, tipicamente presente nell’obesità, a favore di quello bruno, che invece rappresenta la nostra riserva energetica” spiega David Della Morte Canosci,  tra gli autori dello studio e professore di Medicina Interna a “Tor Vergata”. “Si è proceduto inducendo il differenziamento cellulare in una linea di pre-adipociti murini per un tempo di 10 giorni, in concomitanza della somministrazione del composto, confrontando poi l’esito dell’esperimento con un gruppo di cellule di controllo prive, quindi, del trattamento con il composto in esame”.

“Le cellule trattate presentavano un minor accumulo di goccioline lipidiche” continua Della Morte Canosci “e anche l’attivazione del processo di browning che favoriva il passaggio da grasso bianco – strettamente associato alla presenza di malattie cardiovascolari termogenico, che invece utilizza i grassi per produrre calore. Questi dati suggeriscono che l’utilizzo di questo composto naturale costituito da polifenoli altamente biodisponibili, micronutrienti e minerali, possa aiutare a prevenire alcuni processi cellulari associati all’obesità.”

Sostanzialmente il composto è dunque in grado di evitare che il grasso bianco continui a fare da deposito delle calorie in eccesso “trasformandolo” nel grasso bruno che invece brucia le calorie, producendo energia. 

Lo studio apre a nuove possibilità per la cura e il contrasto alle problematiche legate al metabolismo e all’aumento di peso. Soprattutto a fronte di comportamenti e scelte rischiosi che si stanno diffondendo, come l’utilizzo di farmaci per la cura del diabete utilizzati per dimagrire, come spiegato dal prof Costanzo Moretti, ricercatore endocrinologo del Dipartimento di Medicina dei sistemi di “Tor Vergata”, nella puntata del 21 marzo di “Porta a porta” su Rai1.

I primi risultati sono stati ottenuti su modelli murini, per cui sono ancora in corso ulteriori test. Questo studio è in sintonia con la chiamata all’azione su cui anche WHO-OMS l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha molto insistito: l’obesità è una problematica mondiale, è una condizione purtroppo sempre più diffusa tra adulti e bambini che può provocare complicazioni importanti anche per altre patologie. È quindi urgente trovare una soluzione efficace di prevenzione, terapeutica e di strategia sociale per contrastarla.