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E’ stata presentata, la nuova AngioTAC in funzione da qualche giorno, al piano terra dell’ospedale Rizzoli di Bologna, presso la Radiologia diagnostica ed interventistica. Grazie a questa nuova attrezzatura di ultima generazione, acquisita grazie a un investimento di 2 milioni di euro, oggi è possibile svolgere il trattamento di tumori e metastasi muscolo-scheletriche a scopo terapeutico, palliativo e preoperatorio, di traumi e di lesioni infiammatorie, ed eseguire tecniche all’avanguardia come la crioterapia ed esami delicati tra cui le biopsie ossee.

Si tratta di un sistema ibrido: una macchina per angiografia abbinata a uno scanner TC che, mediante l’associazione di un ecografo, consente ai radiologi interventisti di beneficiare contemporaneamente di più apparecchiature di diagnostica per immagini, permettendo di ottenere un risultato più completo e utile. 
“Le attività assistenziali e di ricerca di tutto il personale universitario che opera all’interno del Rizzoli – afferma il Rettore Giovanni Molari – potranno essere ulteriormente sviluppate mediante questi importanti investimenti tecnologici, a vantaggio degli assistiti di oggi e di domani. Anche in riconoscimento di questa proficua collaborazione, l’Ateneo intende potenziare il proprio investimento in risorse umane nell’ambito ortopedico per contribuire in modo decisivo ad attrarre e a trattenere a Bologna i migliori talenti in questo campo”.

La radiologia interventistica muscoloscheletrica si occupa di diagnosi e trattamento delle patologie muscoloscheletriche utilizzando procedure mininvasive eseguite sotto la guida delle immagini: ecografia, angiografia, tomografia computerizzata. La nuova AngioTAC del Rizzoli è dotata di un angiografo digitale per la definizione di quesiti diagnostici di natura endovascolare e per l’esecuzione di interventi percutanei ed endovascolari, di una TC 128 strati, a doppia energia, utile a definire il quesito diagnostico e a guidare con estrema precisione l’operatore durante l’intervento terapeutico o palliativo, e di un ecografo per la localizzazione delle strutture anatomiche. Tale sistema ibrido garantisce maggior precisione nel trattamento del paziente e permette di velocizzare il percorso di diagnosi e cura, con possibilità di minor esposizione alle radiazioni ionizzanti, mediante l’uso combinato e ottimizzato delle diverse tecniche.

Le prestazioni eseguibili con la nuova AngioTAC sono biopsie muscoloscheletriche, con una previsione al Rizzoli di circa 530 procedure all’anno, trattamenti endovascolari di embolizzazione arteriosa di tumori primitivi ossei e di metastasi ossee, con una previsione di circa 180 procedure all’anno, termoablazioni di tumori primitivi, con una previsione di circa 60 procedure all’anno, ablazione termica a basse temperature per il trattamento, ad esempio, di tumori desmoidi che interessano la popolazione giovane adulta. Numerosi anche gli ambiti di crescita a cui il Rizzoli si potrà dedicare con l’utilizzo di questo nuovo macchinario: sclerotizzazione delle malformazioni arterovenose (tumori vascolari), trattamento percutaneo di lesioni ossee che interessano prevalentemente pazienti di età pediatrica, crioablazioni di altri tumori muscolo-scheletrici, vertebroplastiche, trattamenti mininvasivi ecoguidati per patologie infiammatorie o degenerative, trattamenti innovativi endovascolari di embolizzazione della patologia infiammatoria degenerativa, posizionamento di filtri cavali.