Print Friendly, PDF & Email

Stampare fratture ossee per una più accurata valutazione del quadro clinico, realizzare tutori traspiranti al posto del gesso, oppure ricostruire le ossa fino ad arrivare, nell’arco di qualche anno, alla creazione di organi artificiali, realizzati partendo da cellule vive. Il futuro della medicina passa attraverso la stampa 3D che ha aperto nuove frontiere in grado di migliorare sensibilmente la qualità di vita dei pazienti. E proprio la stampa 3d applicata al settore medico sarà uno dei temi maggiormente affrontati nel corso di 3DPrint Hub, l’appuntamento che dal 5 al 7 marzo 2015 a fieramilanocity farà incontrare l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano analizzando le infinite applicazioni pratiche della stampa 3D nella vita reale: dal settore edile a quello aerospaziale, meccanico e nautico passando per l’arredo, l’arte e la gioielleria la tre giorni di 3DPrint Hub organizzata da Senaf affronterà ogni utilizzo della stampa 3D a 360 gradi.
In particolare, nel settore medicale con le nuove tecnologie di scansione e stampa 3D è possibile rendere completamente digitale e più accurata la produzione dei dispositivi medici su misura come ad esempio tutori anatomici ed ortesi. I pazienti quindi possono personalizzare il prodotto nella sua estetica, nelle funzionalità e nelle prestazioni terapeutiche senza alcun costo aggiuntivo e con assoluta precisione. Al tempo stesso, il miglioramento delle macchine TC, sempre più performanti, permette un post-processing tridimensionale che sta rivoluzionando la medicina attuale, soprattutto all’interno della sfera ortopedico-traumatologica, un argomento, questo, che verrà approfondito nel corso di 3DPrint Hub nel 1° meeting italiano di stampa 3D nel medicale e in ortopedia e traumatologia.
Ma le aree dimostrative medicali presenti a 3DPrint Hub non riguarderanno solamente il settore ortopedico-traumatologico ma anche l’impatto innovativo apportato dalla stampa 3D nel settore della chirurgia addominale con interventi effettuati con chirurgia laparoscopica o robotica. Il modello stampato consente una migliore comprensione dei rapporti anatomici tra le diverse strutture e, al tempo stesso, garantisce la possibilità di pianificare con cura gli accessi e gli spazi di manovra.
Tra le nuove applicazioni della stampa 3D che verranno proposte nel corso della tre giorni di Milano, anche quelle relative alla chirurgia vascolare, che aprono nuovi scenari nella fase di pianificazione pre-operatoria, con l’uso di modelli patient-specific capaci di riprodurre la patologia a carico dei vasi, in particolare dell’aorta, come aneurismi e dissezioni. In pratica, grazie alla stampa 3D, è possibile studiare in vitro la fluidodinamica cardiovascolare e l’applicazione di tali modelli per simulare casi clinici reali per dare ai pazienti soluzioni ad hoc. Molti i modelli già utilizzati: dalla milza per espianto, al rene per donazione da vivente e al tumore del rene, della milza e del pancreas, all’aneurisma e al modello di osso temporale con dettaglio dell’orecchio interno, fino ai modelli vascolari rigidi trasparenti.
Nel corso di 3DPrint Hub troverà spazio anche la sfera ortodontica con la dimostrazione di applicazioni in grado di stampare allineatori dentali, consentendo così una maggiore velocità del processo produttivo, la possibilità di lavorazione digitale a distanza e una più precisa definizione degli oggetti finiti. Tra presente e futuro, infine, 3DPrint Hub sarà l’occasione anche per scoprire le applicazioni dei prossimi anni come, ad esempio, la start-up sviluppata da Proteo che punta a cambiare completamente il concetto di tutore grazie alla definizione di un sistema di modellazione per parametrizzare rapidamente la geometria dei tutori, con la possibilità di variare a seconda dei pazienti e delle esigenze terapeutiche o estetiche.