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Apre domani a Milano Intercare, la prima fiera in Italia dedicata al Turismo Medicale Internazionale. Espositori provenienti da 9 paesi, operatori, buyer e addetti ai lavori si danno appuntamento a Palazzo delle Stelline per la tre giorni dove verranno presentate le più moderne eccellenze e le ultime innovazioni nel settore della sanità e dove anche si discuterà di come valorizzare e “mettere a sistema” questo settore economico in forte espansione. Il turismo medicale o sanitario, combina l’ambito terapeutico a quello turistico, coinvolgendo medici e cliniche, ma anche operatori di viaggi e strutture alberghiere e, ovviamente, i pazienti.
Grazie agli espositori e ai numerosi convegni e work-shop, la fiera si pone l’intento di agevolare domanda e offerta, diventando punto di riferimento per incontri trade, accordi commerciali e fonte di informazioni per pazienti che desiderano informarsi su cure e innovazione.
Fiera assolutamente innovativa e strategica per l’evoluzione del settore, un appuntamento fondamentale dunque, per la crescita della competitività del nostro Paese nell’ambito del panorama mondiale del turismo medicale, un fenomeno che ogni anno genera numeri estremamente importanti e costantemente in crescita sia per redditività economica che per spostamenti di persone.
Durante i tre giorni di Intercare 12 convegni e 20 presentazioni riempiranno le sale di Palazzo delle Stelline, nel pieno centro di Milano affrontando quattro principali aree tematiche: Trend di Mercato, Business Development & Marketing, Best Practice, Accesso alle cure. Relatori d’eccezione, facilitatori, medici e personalità di spicco del panorama politico italiano e straniero tracceranno un bilancio del settore ai media, al pubblico e agli addetti ai lavori.
Si parte giovedì 25 maggio alle 9:00 con il convegno “Il Sistema Sanitario Italiano: un’eccellenza a livello mondiale”. Uno sguardo sul posizionamento e sull’eccellenza del SSN, sulla sua vocazione terapeutica all’alta complessità, con un focus sul distretto lombardo, fiore all’occhiello della nostra sanità condotto da Lorenzo Fenech di OCPS Bocconi che insieme a Nicola Bedin, Consigliere Nazionale AIOP e Amministratore Delegato del Gruppo Ospedaliero San Donato e Gianluca Mondovì, Tavolo di Lavoro Confindustria Lombardia Sanità e Servizi e Head of International Business Development Istituto Clinico Humanitas, illustreranno ai buyer internazionali le potenzialità e le peculiarità dell’offerta medica del nostro Paese.
Il Turismo Medicale può supportare lo sviluppo del Sistema Sanitario Nazionale e apportare benefici economici alle destinazioni?
Se ne parla nell’incontro delle 10:00 “Turismo Medicale: una risorsa economica e scientifica” che seguirà all’ufficiale taglio del nastro del primo giorno dove interverranno i rappresentanti del Ministero della Salute, gli Assessori al Welfare e al Turismo di del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e Roberta Guaineri, Gabriele Pelissero, Presidente di AIOP e tante altre personalità eccellenti del panorama sanitario internazionale per accendere i riflettori sul settore del turismo sanitario e sul suo potenziale per il territorio.
Diversi anche gli incontri dedicati al pubblico previsti per sabato 27 maggio, dove i professionisti del settore tratteranno le tematiche di maggiore attualità in ambito sanitario: dall’obesità e la chirurgia bariatrica alla fecondazione assistita, dall’oncologia ai quadri legislativi internazionali – che consentono le cure in strutture sanitarie nei paesi facenti parte dell’Unione Europea – per un approfondimento a 360° sulle numerose opzioni che questo settore è in grado di offrire.
Gli ultimi dati rilevati stimano tra gli 11 e i 14 milioni i pazienti che ogni anno viaggiano per motivi di salute nel mondo. A questi vanno poi aggiunti gli accompagnatori e gli staff medici, creando un mercato di forte interesse per le strutture sanitarie, e di conseguenza per l’intero comparto dei viaggi. Questo flusso ha generato, nel 2015, un fatturato stimato tra i 70** e i 100* miliardi di dollari con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. Numeri destinati a crescere sensibilmente: si calcola, infatti, che l’industria del turismo medicale arriverà a crescere fino a 150 miliardi di euro entro il 2018.
Nel 2012 l’Italia ha registrato un primo boom di crescita per il numero di pazienti che sceglievano destinazioni estere – principalmente Croazia, Ungheria e Romania – per le proprie cure: dai soli 20.000 italiani del 2009, si è arrivati a 184.000, per una spesa complessiva di ben 537 milioni di euro, suddivisi in poco più di 95 milioni per il soggiorno, oltre 84 milioni per il viaggio e quasi 335 milioni per terapie e interventi. Secondo le stime di Whatclinic.com nel 2014 la spesa era già salita a 2 miliardi di euro e gli italiani che hanno scelto di curarsi all’estero erano saliti a 340.000. Gli ambiti più richiesti, nell’ambito di queste stime, sono le cure dentistiche, i trattamenti estetici, la fecondazione artificiale e gli interventi anti-obesità.
Cifre importantissime, che hanno spinto diverse nazioni ad approcciare questo mercato in modo strutturato, costruendo un vero e proprio marketing di destinazioni sanitarie legato, spesso a specializzazioni specifiche. È il caso di Croazia, Spagna, Tailandia, Turchia il cui esempio inizia a essere seguito da altre nazioni come Ungheria, Belgio, Repubblica Ceca.
E l’Italia? Al momento il nostro Paese appare più un esportatore di pazienti, con un’offerta che, per diversi motivi, non è ancora strutturata per sviluppare un vero e proprio flusso incoming, nonostante il nostro Sistema Sanitario Nazionale sia considerato dall’OMS come uno dei migliori al mondo.
L’iniziativa ha già raccolto il consenso e il supporto di numerosi operatori e realtà a livello italiano ed europeo per ampliare e organizzare l’offerta.
AIOP – Associazione Italiana Ospedalità Privata che raggruppa oltre 500 strutture sanitarie italiane e le rappresenta all’interno di Confindustria – patrocina Intercare e vede in modo molto chiaro i punti di forza – come l’alto afflusso turistico, la qualità medico-sanitaria, la posizione strategica, il clima e un forte settore termale – e di debolezza – come le carenze informative, le difficoltà burocratiche e la sottovalutazione del nostro Sistema all’estero – dell’offerta italiana
sottoscrizione di convenzioni con assicurazioni estere, la predisposizione di percorsi integrati, l’attivazione di un portale che presenti l’offerta pubblica e privata disponibile. Solo così, il turismo medico potrà offrire a tutto il Sistema Sanitario italiano, e in particolare al settore privato, un’importante opportunità di sviluppo, perché non si richiedono nuove risorse, ma un nuovo modo di valorizzarle e di organizzarle in maniera efficace ed efficiente.”
Anche UEHP – European Union of Private Hospitals – appoggia Intercare con il proprio patrocinio perché, come dichiara il Segretario Generale Ilaria Giannico, “la mobilità dei pazienti è un’occasione per le strutture ospedaliere private europee di offrire servizi competitivi a un utente informato e ridurre le liste d’attesa. L’UEHP è partner attivo di Intercare, che si propone come una concreta opportunità per tutti gli attori coinvolti nel settore dell’assistenza sanitaria per condividere esperienze e imparare dagli altri”.
Il Turismo Sanitario include anche il Turismo Termale e, per questo motivo, anche l’EHTTA – European Historic Thermal Towns Association – patrocina la prima edizione di Intercare: “L’associazione europea delle città termali è una rete internazionale che aggrega 40 membri provenienti da 14 Paesi e, dal 2010, è referente del Consiglio d’Europa per la promozione e valorizzazione dell’itinerario europeo termale.