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Lo European Myeloma Network ha condotto uno studio di fase 2 con Iberdomide come terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi.
I risultati sono stati presentati alla Conferenza dell’American Society of Hematology a San Diego, in California, da Niels van de Donk, Professore dell’Amsterdam UMC, Vrije Universiteit Amsterdam, Department of Hematology, Cancer Center Amsterdam – uno dei due principal investigator dello studio insieme alla dottoressa Francesca Gay dell’Università di Torino – durante la sessione orale di abstract del 9 dicembre 2023.

La terapia di mantenimento ha lo scopo di controllare la malattia dopo il trattamento iniziale. L’agente immunomodulatore lenalidomide è considerato l’approccio di mantenimento standard dopo l’induzione con terapie a triplette o quadruple, seguite da chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali. Iberdomide è un nuovo, potente, modulatore orale della E3 ligasi cereblon con maggiori effetti tumoricidi e immunomodulatori.
Lo studio EMN26 ha valutato il mantenimento con Iberdomide in 3 coorti con dosi diverse: 1,3 mg, 1 mg, 0,75 mg. L’arruolamento dei pazienti è concluso, lo studio è in corso e i risultati delle prime due coorti sono stati presentati all’ASH. Iberdomide ha dimostrato di essere ben tollerato dai pazienti, con effetti collaterali gestibili. Miglioramenti sostanziali della risposta sono stati osservati a 6 mesi e 12 mesi, che sono nettamente superiori a quelli riportati con il mantenimento con lenalidomide nello studio EMN02.

La negatività della MRD è definita come l’assenza di cellule di mieloma nel midollo osseo, rilevata attraverso tecniche diagnostiche con una sensibilità di almeno 10-5. Lo studio EMN26 con iberdomide ha mostrato che a 6 mesi il tasso di conversione della MRD da positivo a negativo era del 15% con 1,3 mg e del 24% con 1 mg. A 12 mesi, il tasso di conversione è aumentato al 58% con 1,3 mg e al 29% con 1,0 mg.
I dati presentati supportano il ruolo dell’iberdomide come terapia di mantenimento nel mieloma multiplo di nuova diagnosi dopo il trapianto. È necessario un follow-up più lungo per definire la dose raccomandata che verrà utilizzata nello studio randomizzato di fase 3 Excaliber, che confronterà direttamente il mantenimento con iberdomide e lenalidomide.