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Nuovi letti, con le specifiche strumentazioni per il regime di terapia intensiva: nell’Ospedale di Dolo procede a ritmo serrato l’ampliamento dell'”area Covid-19″: “Stiamo mettendo a disposizione dell’intero territorio dell’Ulss 3 Serenissima – spiega il Direttore Generale, Giuseppe Dal Ben – una vasta area dedicata alla gestione di pazienti contagiati. Si ampliano così gli spazi già attivi e già posti al servizio dei malati: prima dell’inizio dell’emergenza la Rianimazione dell’Ospedale di Dolo era attrezzata con 6 posti letto, con un numero tarato cioè a quelle che erano le esigenze dell’Ospedale locali; ora lavoriamo per arrivare ad una terapia intensiva in cui le postazioni saranno ben 35, collocate negli spazi attigui al nucleo iniziale, senza escludere poi ulteriori potenziamenti”.
Passo dopo passo, e rispondendo alle indicazioni regionali in proposito, l’Ospedale di Dolo si offre come punto di accoglienza e di terapia intensiva per le persone colpite dal virus. Dall’Unità di Crisi regionale sono giunti i letti speciali, i respiratori e i monitor richiesti da queste particolari postazioni di cura. E ad accoglierli sono stati prontamente messi a disposizione gli spazi del Blocco Operatorio, nella piastra di collegamento tra il Blocco Sud e il Blocco Nord dell’Ospedale: “Vengono convertiti in ‘area Covid-19’ – sottolinea il Direttore Generale – spazi e locali già dotati di quei requisiti e di quelle predisposizioni tecnologiche indispensabili, a partire da un’adeguata fornitura di ossigeno, dai dispositivi di isolamento, dalle indispensabili cablature per i collegamenti digitali”.
La riconversione degli spazi ora a disposizione degli ammalati di Coronavirus è avvenuta anche grazie all’impegno profuso in questi giorni dal personale sanitario dell’area e del personale tecnico che, al fianco dei sanitari, ha dato e sta dando la sua piena disponibilità allo sforzo comune. Operano in questi spazi progressivamente dedicati alla gestione dei pazienti Covid-19 gli infermieri specializzati del Blocco Operatorio; in questi giorni continuano la loro formazione specifica, al servizio della migliore gestione dei pazienti, e preparati ad ogni norma di autoprotezione sia necessario rispettare in uno spazio così delicato e cruciale.

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