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internet Gli amici sono tanti e il “gruppo” protegge, ma condiziona. Internet diventa veicolo anche per creare nuove amicizie reali, mentre lo smartphone “sorpassa” PC e notebook e diventa lo strumento di connessione alla rete più utilizzato dagli adolescenti. Su Internet il 30% degli adolescenti ha comportamenti nella socializzazione con sconosciuti, che possono esporre a rischi. Questa, in estrema sintesi la fotografia di come gli adolescenti italiani creano e vivono le relazioni amicali. Il dato emerge dall’indagine “Adolescenti e Socialità” realizzata dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e dall’Associazione
Laboratorio Adolescenza, nel solco del decennale lavoro di indagine della Società Italiana di Pediatria su “Abitudini e Stili di Vita degli Adolescenti Italiani”.
Venendo a Internet, un dato particolarmente significativo è il sorpasso dello smartphone nei confronti del Pc (fisso o portatile) che per gli adolescenti, nel mix di strumenti utilizzati per navigare, è diventato il più diffuso. Per collegarsi in rete il 51% utilizza lo smartphone, il 50% il PC “fisso“, il 28% il notebook e il 24% il tablet.
Inoltre, l’aver osservato che tra gli adolescenti è sempre più diffusa l’abitudine di avviare una conoscenza in rete e trasferirla poi nella realtà (i dati dell’indagine lo evidenziano), si pone sempre di più il problema dei contatti con sconosciuti, dei quali non si sa nulla.
I dati dell’Indagine evidenziano, ad esempio, che per il 56% degli adolescenti intervistati dare l’amicizia su Facebook a uno sconosciuto NON è pericoloso. Per una fascia compresa intorno al 30 – 35% NON è pericoloso, sempre nei rapporti virtuali con uno sconosciuto, scambiarsi il numero di telefono, inviare una propria foto, dirgli la scuola che si frequenta e la città in cui si vive. Per il 26% NON è pericoloso neanche accettare un incontro (a condizione che all’incontro ci si vada in compagnia di altri amici) mentre un incontro “da soli” NON è pericoloso per il 15% dei maschi e per il 5% delle femmine.
Passando dalla “teoria” (ritenere più o meno pericoloso un comportamento) alla “pratica”, il 59% ha dichiarato di aver dato l’amicizia Facebook a uno sconosciuto; il 22% di avergli detto la scuola che frequenta; il 29% di aver scambiato il numero di telefono; il 18% (22% delle femmine) di avergli inviato una propria foto; il 20% di aver accettato un incontro al quale è andato insieme ad amici e il 9% di aver accettato un incontro al quale è andato da solo (o da sola).
Cartina al tornasole di come l’abitudine all’uso di Internet, e in particolare dei social network, comporti una tendenza ad essere sempre meno prudenti ce la dà la risposta che gli adolescenti, nel corso degli ultimi anni, hanno dato alla domanda “Hai mai inviato o pubblicato in Internet una tua foto “provocante”?”.
Nel 2009 ha risposto “si” il 7,7% del campione; nel 2011 l’11,2%; e nel 2013 il 16,8% (18,7% delle femmine). L’indagine è stata svolta nell’anno scolastico 2012 – 2013 su un campione nazionale rappresentativo di 2.000 studenti di terza media (età 12 – 14 anni).

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