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9788849003901gE’ in libreria, per il tipi de “Il Pensiero Scientifico Editore”, la seconda edizione di Web 2.0 e social media in medicina di Eugenio Santoro, Responsabile del Laboratorio di Informatica Medica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’, con la presentazione curata dal prof. Silvio Garattini.
L’informazione via web, in particolare quella interattiva rappresentata dal web 2.0, è destinata sempre di più a diventare la prima forma di informazione anche in campo medico. Negli Stati Uniti già oggi il 59% dei cittadini americani ha come prima fonte, per l’informazione medica, l’on line.
Nel reperimento di tali informazioni, assumono sempre maggior importanza gli strumenti del web 2.0. “Iniziano ad affermarsi – scrive Eugenio Santoro – (all’estero ed in qualche misura anche in Italia) social network dedicati, nei quali medici appartenenti ad una stessa community possono scambiarsi informazioni sui casi clinici, cercare consigli per effettuare una diagnosi e condividere le proprie conoscenze, ai quali si contrappongono social network di pazienti e cittadini pronti a sfruttare le potenzialità del mezzo per creare una massa critica, condividere le proprie storie, giudicare i medici e strutture sanitarie e gestire/condividere i propri dati sanitari”.
Una recente indagine, anch’essa condotta negli Stati Uniti, ha evidenziato che circa il 44% dei cittadini americani usa proprio gli strumenti di social media, soprattutto facebook e twitter, e social network per cercare le informazioni che riguardano la propria salute.
I maggiori utilizzatori di blog, social network ed altri strumenti partecipativi disponibili in rete risultano essere, soprattutto, i malati cronici e quelli colpiti da malattie rare, più propensi rispetto agli altri utilizzatori a stabilire relazioni con coloro che soffrono della loro stessa patologia.
Il libro analizza in dettaglio le diverse tipologie di strumenti disponibili sul web, incrociandoli con le diverse tipologie di utilizzatori ed introduce il lettore profano nell’utilizzo della tecnologia RSS e i feed RSS, ossia nella possibilità di ricevere ed organizzare automaticamente (e possibilmente in un unico luogo) i contenuti del web ai quali si è interessati.
Infine l’Autore affronta anche il futuro dell’informazione on line. Il web 2.0 si presenta oggi come un grandissimo catalogo informativo, ma non ancora come guida ragionata capace di rispondere a richieste complesse. Con il web tradizionale, infatti, oggi è possibile creare un collegamento tra una pagina web e l’altra, ma non è ancora possibile collegare le informazioni e i dati in esse contenuti in base al loro significato. Un compito che comincia ad essere affrontato dal web 3.0.
In appendice un ampio elenco di Feed RSS classificati per specialità medica.
Di fronte a questa overdose di informazione dagli indubbi benefici, restano ora da misurare i costi correlati, determinati, in particolare, dal possibile ricorso al fai da te indotto dalle presunte maggiori competenze acquisite.

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