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NETGEAR è stata scelta da Clinica Mobile per il proprio wifi.
Operativo da 41 anni, dopo l’esordio nel maggio del 1977 a Salisburgo, il poliambulatorio mobile guidato dal Dott. Zasa continua a offrire assistenza medica e supporto psicologico ai piloti durante le gare del MotoGP e della SuperBike.
Clinica Mobile viaggia su un camion di 50 mq suddiviso in 4 ambienti diversi: reception d’ingresso, area per la fisioterapia, sala medica/radiologia e ufficio. Non manca, però, una zona dedicata al relax, dove i piloti possono staccare la spina e svagarsi, giocando con una console o utilizzando i social.
“Vogliamo mettere a disposizione degli utenti della Clinica Mobile una connessione wifi veloce, performante e che consenta la connessione ad internet a più dispositivi contemporaneamente, senza dover rinunciare alla velocità”- ha dichiarato il dott. Michele Zasa, direttore sanitario Clinica Mobile.
L’infrastruttura di rete, costituita solo da un modem, non consentiva una connessione WiFi stabile per i momenti di relax di piloti e staff. Inoltre, Clinica Mobile non annovera tra i membri dello staff un esperto IT, pertanto era necessario trovare un dispositivo che permettesse un accesso wireless veloce, stabile e, soprattutto, facile da installare vista la complessa struttura dell’unità mobile – un mezzo di 50 mq con soffitti di 220 cm, lunghezza totale di 12,5 m, larghezza dai 2,45 m ai 3,95 m. Un sistema che permettesse, altresì, di superare i limiti della connessione wireless standard fornita dai circuiti dei “Paesi tappa” delle corse.
La risposta a tutte queste esigenze è stata l’implementazione di Orbi Pro, il sistema WiFi composto da router e satellite: il router Orbi Pro, ovviamente, è stato collegato tramite cavo ethernet al gateway di rete dell’unità mobile, mentre il satellite è stato collocato al piano superiore.
Tutti i piloti sono soddisfatti della stabilità del segnale WiFi disponibile sul mezzo.
“Per ora il WiFi è stato installato per scopi ludici, ma valuteremo in futuro l’implementazione anche per eventuali scopi professionali” – conclude il dott. Zasa.

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