Print Friendly, PDF & Email

Sono positivi i primi risultati ottenuti dal progetto Circular Health for Industry, operativo dal 2021 e finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Intelligenza Artificiale, uomo e società”.

Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Torino, ha come perno l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale a due comparti cruciali della società contemporanea, quello della salute e dell’alimentazione, con l’obiettivo di ottimizzare l’organizzazione del lavoro e far progredire le industrie di settore sotto l’aspetto economico, sociale, ambientale e dello sviluppo sostenibile. Attraverso la raccolta, gestione e analisi dati, anche in modo predittivo, si adotta un approccio di salute circolare, unendo i dati sulla salute umana, degli animali e delle piante, mediante algoritmi che lavorino su di essi, migliorando l’infrastruttura per la raccolta e l’analisi, e riqualificando i lavoratori per l’adozione delle nuove tecnologie.

Nell’ambito della salute agroalimentare, le principali applicazioni del progetto Circular Health for Industry sono state coordinate dal Centro Agroinnova dell’Università di Torino. Una prima linea di azione ha  riguardato l’analisi e il monitoraggio della produzione agricola e della salute delle piante mediante sensoristica, anche grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, mentre una seconda azione si è incentrata sul monitoraggio della salute degli animali in stalla, mediante sistemi di videosorveglianza con analisi dei movimenti degli animali per migliorarne la produttività. Le analisi sono state condotte in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie, anche tramite tecniche di riconoscimento di immagini condotte dai ricercatori del Dipartimento di Informatica e con il supporto della società Alten Italia. Tali interventi sono stati sperimentati presso l’allevatore Vanzetti e Holstein di Candiolo. 

Rispetto all’industria alimentare, la ricerca ha riguardato l’analisi di immagini lungo le linee di produzione per individuare tempestivamente possibili prodotti alimentari non conformi, oltre all’adozione di blockchain per migliorare il tracciamento dei prodotti alimentari. Le azioni sono state portate avanti presso Fudex di Settimo Torinese, grazie al coinvolgimento, oltre che di Agroinnova, anche di aziende quali Tlab scf, Alten Italia e PrimeConcept srl.

Per quanto riguarda le ricerche relative al miglioramento dell’organizzazione sanitaria, i principali risultati sono stati ottenuti grazie al coordinamento della Fondazione Bruno Kessler di Trento. Le azioni iniziali si sono concentrate sull’analisi automatica di processi sanitari, ricavando informazioni dai dati registrati nei sistemi informativi ospedalieri. Mediante tecniche e algoritmi consolidati, è stata possibile la costruzione di diagrammi sulle attività effettivamente svolte, al fine di verificare la validità dei dati e identificare colli di bottiglia. Le ricerche proposte, anche con il coinvolgimento del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, hanno proposto sistemi di raccomandazione, predizione, ottimizzazione e simulazione dei percorsi di cura anche con Building Information Modeling, che permettono all’organizzazione di migliorare l’analisi e la gestione dei servizi. Gli enti territoriali coinvolti per le sperimentazioni sono Città della Salute e della Scienza di Torino, con il coinvolgimento della Struttura Complessa Universitaria di Geriatria,dell’Istituto di radiologia dell’Università di Torino e dell’Ospedale Cottolengo. Gli interventi hanno riguardato il supporto decisionale al team per il servizio di Ospedalizzazione a Domicilio e l’ottimizzazione della gestione delle sale operatorie del reparto di Radiologia Interventistica per Città della Salute e della Scienza di Torino; l’ottimizzazione dei turni del personale sanitario e l’analisi del processo diagnostico riguardante i pazienti dell’unità di Breast Cancer dell’Ospedale Cottolengo.

Tra i partner del progetto Circular Health for Industry rientra anche il CNR-IRCrES che entro il 2024 effettuerà la valutazione di impatto del progetto di alcune delle applicazioni sopra menzionate.