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L’Istituto Oncologico Mantovano ha donato in questi giorni alla struttura di Oncologia di Mantova, diretta da Maurizio Cantore, una seconda apparecchiatura analoga a quella già donata lo scorso mese di luglio.
Fino a oggi 38 pazienti hanno terminato il trattamento, che è quindi ben tollerato, anche se prolunga la durata della seduta, ed è sempre più richiesto tanto da rendere insufficiente il ricorso a un unico dispositivo. Per rispondere a questo bisogno, IOM ha provveduto con la seconda tranche della donazione, che sta consentendo il trattamento di altri 30 pazienti, tuttora in corso.
L’alopecia, ovvero la caduta dei capelli, anche se temporanea è uno degli effetti collaterali più evidenti della chemioterapia. Può rappresentare per alcuni pazienti, prevalentemente donne, l’effetto collaterale più importante in quanto la percezione della propria immagine corporea viene fortemente alterata con un impatto negativo sulla qualità della vita.
La strumentazione in uso nella struttura di Oncologia utilizza una unità refrigerante a cui sono collegati due caschi in silicone all’interno dei quali scorre un liquido che mantiene, per tutta la durata della seduta di infusione della chemioterapia, la temperatura costante a -4°.

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