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Canosa di Puglia: primo utilizzo di cellule staminali mesenchimali

Il trattamento con cellule mesenchimali da tessuto adiposo rappresenta un’arma in più per trattare problematiche quali la degenerazione cronica della cartilagine e per ritardare l’intervento di sostituzione di protesi delle articolazioni.

Per la prima volta al Presidio Post Acuzie di Canosa di Puglia, è stato eseguito dalla UOSVD di Day Service, diretta dalla dott.ssa Daniela Maiorano, un prelievo di cellule staminali mesenchimali da tessuto adiposo con infiltrazione endoarticolare ecoguidata nei confronti di due pazienti affetti da osteoartrosi.

Lo stesso intervento, finalizzato alla cura del dolore, viene eseguito da poco anche a Trani dove è in programma nei prossimi giorni il primo prelievo di cellule staminali da cresta iliaca.

Il trattamento con cellule mesenchimali da tessuto adiposo rappresenta un’arma in più per trattare problematiche quali la degenerazione cronica della cartilagine e per ritardare l’intervento di sostituzione di protesi delle articolazioni.

Tali cellule mesenchimali sono presenti in tutti i nostri tessuti, ma in alcuni di questi, come il tessuto midollare e quello adiposo, sono presenti in concentrazione maggiore indipendentemente dall’età del paziente.

“Questa procedura – spiega la dott.ssa Daniela Maiorano, responsabile della UOSVD di Day Service dei PTA di Trani e Canosa di Puglia – è indicata in pazienti con osteoartrosi di grado medio per procrastinare l’intervento di sostituzione protesica o nei pazienti che, per comorbidità, non possono essere sottoposti ad intervento chirurgico per rischio anestesiologico elevato. L’uso delle cellule staminali mesenchimali viene proposto a pazienti che hanno eseguito senza successo la terapia medica antalgica ed infiltrazioni endoarticolari di corticosteroidi e acido ialuronico”.

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