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Jozef Belcik, Capo di Europa & JANZ presso Biocon Biologics, sottolinea la necessità di ottimizzare l’adozione dei biosimilari per garantire un accesso equo dei pazienti ai trattamenti che cambiano la vita e la sostenibilità futura dell’assistenza sanitaria.

Mentre in Europa  la gestione della popolazione che invecchia e l’aumento dell’incidenza delle malattie croniche diventa una lotta via via più pressante, l’obiettivo di garantire un accesso equo ai medicinali mantenendo un sistema sanitario sostenibile, rimane una sfida sistemica urgente.

Rispondere all’aumento delle malattie croniche in Europa richiede investimenti intelligenti e un approccio più resiliente e inclusivo che metta in rilievo la tutela della salute delle persone e garantisca l’accesso aquei farmaci che possono cambiarne la vita.

Allo stesso tempo, molte delle terapie biologiche innovative utilizzate per il trattamento di queste  patologie stanno andando incontro alla scadenza del brevetto. La combinazione di questi aspetti ha creato le condizioni per l’ingresso dei biosimilari nel mercato, ampliando così la concorrenza, favorendo la riduzionedei prezzi e aumentando l’efficacia della risposta ai bisogni dei pazienti.

I biosimilari hanno il potenziale per cambiare il panorama sanitario, poiché forniscono accesso a opzioni di trattamento più accessibili, ugualmente efficaci dal punto di vista clinico e più ampie per i pazienti.

L’uso di circa 86 farmaci biosimilari è attualmente approvato in Europa. Questi  sono stati sottoposti a rigorosi processi di analisi e monitoraggio negli ultimi 15 anni e l’esperienza dalla pratica clinica ha dimostrato che in termini di efficacia, sicurezza e immunogenicità sono paragonabili ai loro prodotti di riferimento e quindi interscambiabili.

Investendo nei biosimilari, i sistemi sanitari hanno la possibilità di impiegare i fondi secondo modalità più intelligenti ed economicamente vantaggiose. Inoltre, tali soluzioni alternative ai trattamenti biologici offrono non solo vantaggi economici, ma riducono anche la necessità di dipendere da un’unica fonte per la fornitura dei farmaci biologici, consolidando così le catene di approvvigionamento e contribuendo alla sostenibilità.

Storicamente Europa e UE sono state  pioniere nell’approvazione  e nell’uso dei biosimilari – essendo le prime a sviluppare un percorso terapeutico biosimilare nel 2003 e le prime ad approvare un biosimilare per la commercializzazione nel 2006. Tuttavia, per realizzare appieno la promessa dei biosimilari in Europa è ancora necessario un forte impegno.

In Italia, ad esempio, esistono ancora significative disparità tra le regioni nell’impiego di tali farmaci. Queste devono essere superate per consentire l’adozione dei biosimilari e ampliare l’accesso dei pazienti ad approcci terapeutici in grado di cambiare la vita di chi ne ha bisogno e, nel medesimo tempo, generare un risparmio molto considerevole. Centrale in tutto ciò è l’importanza di garantire linee guida nazionali e regionali che evidenzino il valore dei biosimilari con l’obiettivo di aumentare l’accesso ai trattamenti biologici da parte dei pazienti idonei.

La recente acquisizione dell’attività dei biosimilari di Viatris da parte di Biocon Biologics testimonia il nostro impegno nella diffusione di biosimilari di alta qualità ed economicamente vantaggiosi per consumatori, professionisti sanitari e pazienti. Tale acquisizione non solo aumenta la nostra capacità distributiva, ma rafforza anche la nostra posizione come leader globale nei biosimilari.

La nostra missione è chiara: favorire l’accesso ai biosimilari di alta qualità da parte dei pazienti e dei sistemi sanitari in tutta Europa. Per raggiungere tale  obiettivo, metteremo a disposizione il nostro approccio scientifico all’avanguardia, le piattaforme tecnologiche innovative e le nostre avanzate capacità di ricerca e sviluppo. Tutti questi sforzi sono orientati a ridurre i costi dei trattamenti e migliorarne i risultati.