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Enrica Lavezzini è il nuovo direttore di Farmacia territoriale dell’Ausl di Piacenza. La nomina è arrivata nei giorni scorsi da parte del direttore generale Paola Bardasi, dopo una selezione pubblica.

“Siamo felici della nomina dottoressa Lavezzini – ha commentato Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza congratulandosi con la nuova responsabile –. Una professionista giovane, entusiasta e con una grande esperienza che porterà il suo contributo in un settore così importante e cruciale come quello della farmacia territoriale. Nell’augurare alla dottoressa buon lavoro le do il benvenuto nella nostra squadra e colgo l’occasione per ringraziare la dottoressa Alessandra Melfa che in questi mesi ha diretto l’unità operativa con grande professionalità”.

Classe 1978, laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università di Studi di Parma, la professionista è responsabile della segreteria tecnico-scientifica del Comitato etico regionale della Regione Emilia-Romagna servizio ricerca e innovazione e coordinatore responsabile dello staff supporto tecnico alla piattaforma del Sistema informativo per la ricerca della Regione Emilia-Romagna che monitora gli studi clinici e i programmi di ricerca sviluppati in Regione.

“Sono onorata ed emozionata di tornare a Piacenza, azienda che 13 anni fa mi ha accolta come borsista. Quello che mi si prospetta è un percorso professionale sfidante, che affronterò con colleghi di alto livello con cui già si è creato un clima di condivisione e collaborazione. Considero la farmacia territoriale cruciale nell’approccio con il territorio e i cittadini, il primo passo, quindi, sarà sicuramente quello di conoscere i percorsi e il contesto in cui operiamo studiando approfonditamente le peculiarità locali. Credo sia fondamentale continuare l’investimento sul governo del farmaco e la ricerca qualitativa, per garantire a tutti i cittadini un equo e paritario accesso alle cure, per questo è mio obiettivo rinsaldare ancora di più la collaborazione con il Governo clinico e la Ricerca. Un altro punto su cui voglio lavorare è il dialogo con i medici di famiglia, i professionisti delle cure primarie e le farmacie sul territorio: questi ultimi sono i nostri occhi sul territorio e i punti di contatto primari per i cittadini. Infine, ma non per ultimo, l’investimento sul benessere degli operatori che deve passare da formazione e collaborazione”.