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Consumare alcol da adolescenti potrebbe provocare una riduzione del volume della materia grigia delle aree dell’encefalo coinvolte nel controllo degli impulsi e nella risposta soggettiva all’alcol. A sostenerlo è uno studio finlandese pubblicato su Addiction, condotto da un’équipe di ricercatori della University of Eastern Finland e del Kuopio University Hospital. Gli autori dello studio hanno coinvolto 62 giovani adulti di età compresa tra i 22 e i 28 anni che al momento dell’avvio dell’indagine avevano tra i 13 e i 18 anni. Dei 62, 35 erano stati forti consumatori di alcol da teenager, e 27 bevitori leggeri. I ricercatori hanno sottoposto a risonanza magnetica cerebrale tutti i giovani coinvolti nello studio per rilevare eventuali differenze strutturali fra i forti bevitori e gli altri. Gli effetti sono risultati evidenti. In coloro che consumavano molto alcol, le immagini indicavano una riduzione statisticamente significativa del volume della materia grigia encefalica. In particolare la zona coinvolta (la corteccia cingolata anteriore) è quella coinvolta nel controllo degli impulsi. Secondo i ricercatori variazioni volumetriche a carico di questa regione potrebbero avere un ruolo nello sviluppo di una dipendenza da alcol quando si diventa adulti. Nel corso dell’adolescenza la maturazione del cervello è ancora in corso. In particolare le aree frontali e la corteccia cingolata continuano a svilupparsi fino a 20 anni. I risultati indicano chiaramente che l’uso eccessivo di alcol può interferire con questo processo di maturazione.

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