Installato al Sant’Orsola di Bologna un sistema integrato di microscopia avanzata finanziato grazie ai fondi PNC. Permetterà di curare meglio le malattie infettive nei pazienti trapiantati e oncologici e potenzierà le attività di sorveglianza e diagnosi per le infezioni da Arbovirus. La Regione ha annunciato oggi l’arrivo di altri 1,7 milioni di euro per l’acquisto di nuovi strumenti.

Risoluzione fino a un decimillesimo di millimetro. Sei canali laser capaci di identificare contemporaneamente altrettanti marcatori diversi. Elaborazione capillare dei dati grazie all’intelligenza artificiale. Ma soprattutto, possibilità di osservare e analizzare in diretta l’evoluzione dell’azione patogena di un microrganismo. 

Sono le principali caratteristiche del nuovo sistema integrato di microscopia avanzata installato in questi giorni negli spazi della Microbiologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Un dispositivo unico in Italia che unisce le potenzialità della microscopia tradizionale e confocale a quelle di un incubatore. “Grazie a questo strumento – spiega infatti la direttrice dell’unità operativa, Tiziana Lazzarotto – potremo analizzare passaggio per passaggio le procedure eseguite in vitro direttamente all’interno dello strumento, ad esempio osservando l’intero ciclo di replicazione di un virus. È un passo in avanti importante: finora riuscivamo soltanto ad isolare alcuni passaggi istantanei prelevando campioni a cadenza regolare, mentre adesso riusciremo ad osservare tutto il processo in real time”. 

“La possibilità di scoprire nuovi marcatori dell’azione patogena dei microrganismi condurrà allo sviluppo di nuovi test diagnostici/prognostici, utili ad esempio, a inquadrare con più appropriatezza i processi infettivi oppure a migliorare la modulazione delle terapie farmacologiche – aggiunge la professoressa – in particolare per i pazienti trapiantati e oncologici”. 

Il dispositivo è stato acquistato grazie ai fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari, corollario del PNRR, destinati a progetti relativi a salute, ambiente e clima. Una nuova tranche di finanziamenti è stata assegnata dalla Regione ai beneficiari del Sistema Regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici, previsto dal PNRR e avviato in Emilia-Romagna nel 2022. Nell’ambito di questo nuovo capitolo all’IRCCS Sant’Orsola sono destinati oltre 1,7 milioni di euro da utilizzare per l’acquisto di altri strumenti all’avanguardia.

Nel corso del 2024 la Microbiologia si doterà infatti di un nuovo sequenziatore caratterizzato da una tecnologia molto più avanzata rispetto a quello oggi in dotazione. “Ci permetterà di condurre un’analisi genomica molto completa – continua Lazzarotto – Non solo potenzierà la nostra capacità di sequenziamento di SARS-CoV-2 e di tutti gli altri virus respiratori”, materia per la quale la Microbiologia è del resto centro di riferimento regionale. “Ma ci permetterà anche di migliorare la nostra attività di contrasto alla farmacoresistenza, sia nei confronti degli antibiotici sia degli antivirali”. 
Non solo. Il prossimo anno arriveranno anche due nuovi citofluorimetri, uno dei quali ad imaging. “Grazie a quest’ultimo dispositivo avremo una maggiore definizione di quelli che sono i marcatori specifici delle cellule coinvolte in una risposta immunitaria. Questo studio è fondamentale per l’attività trapiantologica e in particolare per i pazienti nel post-trapianto: non solo riusciremo a monitorarli meglio nel loro percorso, ma potremo anche fornire ai medici dei dati fondamentali per la modulazione delle terapie sia per il controllo del rigetto sia per il controllo delle infezioni.