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Un percorso clinico assistenziale dedicato al paziente con intossicazione acuta sarà presentato nella Hall  della Fondazione Policlinico Universitario Agostino  Gemelli IRCCS, ore 12,00. Il nuovo PCA, il primo in Italia con queste caratteristiche, sarà Illustrato da Antonio Giulio de Belvis, Direttore UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici, Alessandro Barelli, Responsabile UOS Centro Antiveleni e Paolo Maurizio Soave, Dirigente Medico UOC Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Interverranno inoltre esperti del Centro nazionale sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore presso ’Istituto Superiore di Sanità, Rosa Draisci e Ludovica Malaguti Aliberti. Tra i relatori Antonio Tedeschi, Vice Prefetto – Dirigente sportello unico per l’immigrazione  del Ministero dell’Interno. Concludono i lavori Andrea Cambieri, Direttore Sanitario, Massimo Antonelli, Direttore Dipartimento Scienze dell’Emergenza, Anestesiologiche e della Rianimazione, e Giorgio Conti, Direttore Area Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Terapia del Dolore della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Il Centro Antiveleni del Gemelli, coordinato dal professor Barelli, nell’ultimo anno ha effettuato 4400 consulenze tossicologiche su tutto il territorio nazionale riguardanti sia pazienti adulti che pediatrici; di queste 4153 sono state le consulenze offerte a persone esposte a sostanze tossiche, intossicazioni ad esempio, stagionali come l’avvelenamento da funghi.
“Il nuovo PCA nato dalla consolidata esperienza del nostro CAV è dedicato a tutte le persone per le quali l’assorbimento di una sostanza estranea all’organismo – spiega Barelli -, può interferire negativamente con le funzioni vitali e arreca danni e lesioni a volte pericolose per la salute. . Il percorso è tempo-dipendente perché nelle intossicazioni acute le manifestazioni cliniche si sviluppano in maniera rapida e improvvisa e si inserisce in una tradizione di presa in carico della popolazione con questi bisogni, da anni fornito dal Gemelli”.
“Come negli altri PCA del Policlinico –  continua A. Giulio de Belvis – definiamo e ci impegniamo a realizzare  la sequenza più appropriata di attività diagnostiche, terapeutiche e assistenziali, attraverso momenti di valutazione e interventi  multidisciplinari e multiprofessionali. L’integrazione è anche con gli altri attori assistenziali: a seconda della  gravità del quadro clinico e della  tipologia di intossicazione, saranno applicate secondo logiche evidence based le tecnologie e le soluzioni organizzative della Fondazione Gemelli e della rete territoriale di supporto”.
Al PCA  afferiscono i professionisti del Dipartimento dell’Emergenza e molte altre specialità come quella della Chirurgia, Endoscopia Digestiva, Terapia Intensiva.
Alcuni esempi della multidisciplinarietà di percorso: in caso di paziente in gravidanza con sospetta o accertata intossicazione si allerta il ginecologo; si attiva la consulenza psichiatrica qualora l’intossicazione sia conseguenza di atti autolesionistici; in caso di pazienti trapiantati a seconda delle natura dell’intossicazione e dei suoi effetti si può rendere necessario indirizzare il paziente verso il  trapianto d’organo.
Ruolo centrale nel PCA è svolto dal Centro Anti Veleni del Gemelli, punto di accesso e centro di  informazioni, ascolto e indirizzo delle persone, dei loro familiari e degli operatori sanitari.
Il  CAV è attivo dal 1971: fornisce consulenze tossicologiche su tutto il territorio nazionale, garantendo un accesso diretto H24 alla consulenza telefonica per l’utenza.
È un servizio fornito dall’Unità Operativa Complessa di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Tossicologia Clinica, diretta dal prof. Massimo Antonelli  e dal 1995 rappresenta  un polo di riferimento regionale e specialistico per l’emergenza.
Le richieste maggiori provengono sia dalla popolazione, che dal personale sanitario nell’esercizio della loro professione. La maggior parte delle esposizioni segnalate sono avvenute in modo involontario o per errore terapeutico, ma il 13% sono causate da esposizione volontaria.
La categoria di sostanze che risulta avere un’incidenza maggiore è quella dei farmaci, seguite dai prodotti definiti domestici, dai  prodotti industriali, dai fitofarmaci e dai  cosmetici. Alcune categorie, come quelle dell’intossicazione legata al mondo animale e vegetale, legate alla stagionalità, come ad esempio l’allevamento da funghi, possono in alcuni mesi raggiungere dei picchi di richieste di consulenze.
In totale, i casi che non hanno richiesto alcun intervento sono stati il 47%;  a 603 casi è stata consigliata una visita medica. Per 557 casi è stata necessaria l’ospedalizzazione, per 193 pazienti è  stato consigliato un ricovero ospedaliero intensivo.