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Il rischio di contrarre malattie cardiovascolari si manifesta con una probabilità da 2 a 4 volte più alta nelle persone con diabete rispetto al resto della popolazione. Di fatto, nei Paesi industrializzati, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei pazienti con diabete mellito. 

In particolare, rispetto a un soggetto non affetto, un paziente con diabete mellito ha un rischio doppio di incorrere in malattie cardiovascolari quali: patologia coronarica, ictus ischemico e morte per cause cardiovascolari. Ciò indipendentemente da altri fattori di rischio. Inoltre, il rischio di eventi cardiovascolari è maggiore nelle donne con diabete, non protette come nella popolazione generale femminile da queste patologie. Il rischio, poi, è maggiore nei pazienti con diabete mellito di lunga durata e complicanze microvascolari, tra cui la malattia renale. Il rischio di malattia cardiovascolare, infine, inizia già con valori di glicemia nel sangue al di sotto della soglia che definisce il diabete mellito, ossia inferiore ai 126 mg/dl, e aumenta al suo incrementare.

Valori elevati di glucosio e di insulina nel sangue, insieme alla presenza molto frequente di altri fattori di rischio quali l’ipertensione e l’obesità, sono a loro volta responsabili dello sviluppo di alterazioni dell’endotelio, la superficie interna dei vasi sanguigni, e di aterosclerosi precoce a rapida evoluzione che interessa di solito le arterie coronariche. Inoltre si stima che tra il 15 e il 25% dei pazienti affetti da scompenso cardiaco siano persone con diabete.

Un’altra complicanza vascolare è l’arteriopatia agli arti inferiori, che può condurre ad ischemia responsabile della complicanza nota come “piede diabetico”. Tale complicanza, in parte da attribuire ad un danno vascolare in parte ad un danno di origine neuropatica, può essere responsabile di temibili esiti quali gangrena ed amputazioni. Sul versante cerebrovascolare, il diabete si associa ad un aumento rilevante del rischio di ictus ischemico e decadimento cognitivo.

Di tutto questo si parlerà dal 21 al 24 maggio a Panorama Diabete, forum disciplinare promosso alla Fiera di Riccione dalla Società Italiana di Diabetologia presieduta da Angelo Avogaro. Il tema in particolare sarà al centro di due sessioni: “Alimenti e prevenzione delle malattie cardiovascolari” che si terrà il 22 maggio alle 14 in Sala Polissena B con la moderazione di Lucia Frittitta dell’Università di Catania e di Angela Rivellese dell’Università “Federico II” di Napoli e gli interventi di Olga Vaccaro dell’Università “Federico II” di Napoli e di Francesco Violi dell’Università “La Sapienza” di Roma; “Quale specificità per il rischio cardiovascolare in presenza di diabete?” che si terrà il 23 maggio alle ore 11 nella Sala Concordia con la moderazione di Pasquale Perrone Finardi dell’Università “Federico II” di Napoli e di Saula Vigili de Kreutzenberg dell’Università di Padova e gli interventi di Sandro Inchiostro del polo di Trento dell’Università di Verona, Francesco Barillà dell’Università “Tor Vergata” di Roma, Giuseppe Ambrosio dell’Università di Perugia e di Fabio Broglio dell’Università di Torino.

“Le complicanze cardiovascolari – dichiara il Presidente della SID, Angelo Avogaro – sono le più frequenti nel paziente affetto da diabete, sia di tipo1, sia di tipo 2. Nonostante l’introduzione sul mercato di farmaci sempre più efficaci e sicuri, l’incidenza di queste complicanze rimane superiore nei pazienti diabetici rispetto ai non diabetici. Durante Panorama Diabete si affronterà il problema della fisiopatologia cardiovascolare e verranno approfonditi i suoi numerosi aspetti clinici e scientifici”.

“Lo stile di vita – dichiara il Presidente Eletto della SID, Raffaella Buzzetti – sia per quanto concerne l’attività fisica, in grado di aumentare i livelli di cortisolo HDL, ovvero di quello protettivo, che una alimentazione corretta ricca di fibre, verdura e frutta, povera di grassi saturi e di zuccheri semplici e con adeguato apporto di carboidrati complessi, proteine e grassi insaturi sono fondamentali insieme alla terapia farmacologica per prevenire le complicanze del diabete mellito. Una volta diagnosticato il diabete, un controllo adeguato dei valori glicemici, del colesterolo sia HDL che LDL, della pressione arteriosa, una riduzione del peso qualora si parta da situazioni di obesità o sovrappeso rappresentano gli obiettivi fondamentali per la prevenzione della complicanze”.