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Si arricchisce l’offerta di servizi innovativi del Polo specialistico riabilitativoDon Gnocchi” di Tricarico (Matera). In sinergia con l’Azienda Sanitaria Materana, grazie al tavolo bilaterale istituito a seguito della delibera regionale che rinnova la convenzione con il Centro per i prossimi dodici anni, sono stati attivati nuovi servizi con il consolidamento dei percorsi riabilitativi esistenti.
Le novità riguardano l’attivazione di una palestra robotica dotata di quattro dispositivi tecnologici di ultima generazione per la riabilitazione dell’arto superiore di pazienti neurologici, in particolare con esiti da ictus e per la riabilitazione di donne operate di tumore al seno, allo scopo di evitare l’edema dell’arto superiore conseguente all’intervento e attenuare gli effetti dell’immobilità.

«Le nuove attività – spiega Luigi Di Candia, responsabile delle attività di riabilitazione di ASM Matera – sono in parte già avviate: da tempo, ci occupiamo della riabilitazione delle donne operate di tumore al seno grazie a percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali specifici. Ora abbiamo creato al Polo riabilitativo Don Gnocchi di Tricarico una seconda struttura di riferimento, oltre al Presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera, integrando i percorsi riabilitativi con la tecnologia robotica, offrendo anche un supporto psicologico per le pazienti che coinvolgerà i famigliari e garantendo la continuità assistenziale attraverso la teleriabilitazione, dopo le dimissioni».

La seconda importante innovazione riguarda la teleriabilitazione: grazie all’impiego di dispositivi robotici già sperimentati in altri Centri della Fondazione e che potranno essere facilmente installati in casa, sarà possibile per i pazienti proseguire i trattamenti riabilitativi al proprio domicilio, senza la necessità di viaggi spesso lunghi faticosi e sotto lo stretto controllo degli operatori. In questa modalità potranno essere seguiti nel loro percorso riabilitativo pazienti neurologici e le donne operate di tumore al seno dopo il periodo di degenza. Sempre nella modalità a distanza potranno essere effettuati interventi anche a favore di pazienti affetti da lombalgie e mal di schiena, non solo nella fase di trattamento del dolore, ma anche in fase di prevenzione.

«La riabilitazione si sta evolvendo – commenta Irene Aprile, neurologa, direttrice del Dipartimento di riabilitazione neuromotoria della Fondazione Don Gnocchi – e l’uso delle nuove tecnologie sarà sempre più marcato, soprattutto nell’ambito delle cure al domicilio. Oggi la tecnologia ci consente di adottare approcci riabilitativi personalizzati gestiti da remoto da parte del team multidisciplinare. Il paziente viene supervisionato nella corretta esecuzione degli esercizi, come se si trovasse in palestra; dall’altra parte, il robot è in grado di trasmettere parametri strumentali che servono agli operatori per affinare il trattamento e personalizzarlo ulteriormente».
Saranno attivati percorsi riabilitativi per i disordini del movimento con infiltrazioni di tossina botulinica, associata all’utilizzo della robotica, e verranno potenziate le attività ambulatoriali per adulti e bambini e razionalizzati i posti letto in RSA, con accesso più agevole ai reparti per acuti e abbattimento delle liste di attesa.

«Vorrei sottolineare – aggiunge Sabrina Pulvirenti, direttrice generale di ASM Matera – la fondamentale importanza della collaborazione tra la nostra Azienza Sanitaria e la Fondazione Don Gnocchi. Il tavolo bilaterale da cui sono scaturite queste iniziative ha definito le modalità per migliorare e ampliare l’offerta di servizi per il territorio, con attività all’avanguardia come la robotica e la teleriabilitazione che saranno di grande utilità in un contesto orografico complesso che rende disagevoli gli spostamenti, in particolare della popolazione anziana e fragile».
«La collaborazione tra ASM e Fondazione Don Gnocchi – commenta Giampaolo Pierini, direttore dell’Area Centro-Sud della Fondazione Don Gnocchi – è un esempio di come in Basilicata si possa fare innovazione, cogliendo tutte le opportunità messe a disposizione dal PNRR e le sfide della medicina di prossimità. Già conosciamo i vantaggi della riabilitazione tecnologica, ma presto anche la telerobotica sarà una modalità di intervento innovativa che renderà ancora più efficace l’intervento riabilitativo, senza sottoporre il paziente a spostamenti difficoltosi, nella logica Hub and Spoke, già sperimentata con successo altrove, perché con la telemedicina davvero possiamo arrivare in qualsiasi luogo».