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I fattori di rischio relativi alle malattie cardiovascolari derivano da attività strettamente legate ad alcuni degli stili di vita della nostra epoca: eccesso di zuccheri, grassi, fumo, sedentarietà, obesità. Tenere sottocontrollo parametri come pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e peso significa ridurre in modo importante l’incidenza della mortalità tenendo conto che le malattie cardiovascolari sono responsabili del 44% dei decessi nel nostro Paese.
Apoteca Natura propone la settima edizione della campagna ‘Ci sta a cuore il tuo cuore’, ideata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, con l’Associazione Medici Diabetologi e con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Dal 2012 al 2017 questo programma di informazione e di educazione, volto a prevenire le malattie cronico-degenerative di origine cardiovascolare, ha consentito di eseguire 200.000 screening cardiovascolari gratuiti.
L’appuntamento è dal 1° al 31 ottobre presso le farmacie Apoteca Natura distribuite in tutta Italia dove, previa prenotazione, verrà somministrato, ai soggetti che lo richiedono, il “Questionario Benessere Cardiovascolare” che consente di: misurare la pressione arteriosa con screening della fibrillazione atriale atta a prevenire l’ictus celebrale;  misurare in autodiagnosi la colesterolemia totale con rilascio della carta del rischio per la prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori; valutare la probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 con il test FINDIRISC OMS.
Tutti i dati raccolti generano in automatico una Mappa del Benessere Cardiovascolare che consente di guidare la persona nel percorso di salute preventivo e personalizzato.
Al termine il cliente riceve una relazione con i risultati della valutazione e, qualora fossero emersi fattori di rischio, una lettera per il medico curante con i risultati della valutazione effettuata.
Le malattie cardiovascolari sono tuttora la prima causa di morte in Europa, il 45% della mortalità generale: 3,9 milioni di decessi all’anno nella Regione europea dell’Oms. Inoltre è poco noto che in termini assoluti muoiono per malattie cardiovascolari più donne che uomini.
Eppure sono patologie di cui si conoscono molto bene i fattori di rischio. Come il sovrappeso, troppo spesso sottovalutato e con numeri in continua crescita che fanno dell’obesità una vera epidemia mondiale: la “diabesità”.
Rimanendo in Italia e facendo riferimento ai dati estrapolati dalla Campagna si rileva che solo 1/3 degli uomini e poco meno di 1/4 delle donne ha una circonferenza addominale normale, mentre circa 1/3 degli uomini e 1/5 delle donne ha una circonferenza addominale correlata con un rischio cardiovascolare elevato.
Numerose sono le evidenze scientifiche, a partire dallo studio Framingham che compie 70 anni, che attestano l’efficacia dell’adozione di stili di vita sani nella riduzione delle malattie cardiovascolari quali una corretta alimentazione, un’attività fisica regolare e l’abolizione del fumo. È peraltro altrettanto nota la grande difficoltà di indurre le persone a cambiare uno stile di vita non salutare.
Per questo la campagna Ci sta a cuore il tuo cuore di Apoteca Natura continua a sostenere e promuovere la sua attività di prevenzione intercettando situazioni che presentano rischi importanti per la salute del cuore ed erogando consigli personalizzati e documenti informativi per correggere stili di vita rischiosi.
“Ai risultati di grande valore per la tutela della salute cardiovascolare, registrati finora nelle campagne di Apoteca Natura – afferma il dott. Giuseppe Ventriglia, della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, SIMG – si è aggiunta negli ultimi anni la possibilità per i clienti delle farmacie di essere seguiti individualmente. Grazie infatti all’adozione di evoluti strumenti informatici circa 5.600 persone sono state seguite individualmente nel loro percorso di autocontrollo cardiovascolare, portando già dopo il primo anno risultati misurabili in termini di riduzione del fumo, aumento dell’attività fisica e maggior consumo di frutta e verdura. I questionari compilati, i consigli erogati, i valori di pressione registrati, le variazioni del peso corporeo, i risultati dei test effettuati in autodiagnosi, entrano a far parte di una “scheda” che aiuta i singoli soggetti a tenere sotto controllo il proprio rischio ed il personale percorso di prevenzione e miglioramento dello stato di salute cardiovascolare”.