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Era stomizzata ed oggi non lo è più grazie ad un intervento di ricanalizzazione che ha permesso di ricongiungere nuovamente il colon con il retto. Protagonista dell’intervento una signora di poco più di sessant’anni che, qualche mese fa, ha subito nella stessa Chirurgia di Dolo della Ulss 3 una colonstomia a causa di una grave diverticolite. Una patologia sempre più diffusa, quella della infiammazione dei diverticoli, soprattutto nel mondo occidentale, a causa dell’aumentare degli stili di vita scorretti come la sedentarietà, la predilezione di cibi con poche fibre e ricchi di grassi, la scelta di fumare e l’abuso di alcol, e che oggi vede ammalarsi anche i giovani al di sotto dei trent’anni.
“Qualche caso grave come quello della signora – ha spiegato il primario della Chirurgia di Dolo Mario Godina – è possibile sottoporlo, in un secondo momento, ad un nuovo intervento che gli permetterà di ritornare alla sua situazione di normalità. La signora, ad esempio, è stata operata in urgenza, abbiamo dovuto aprire l’addome, togliere le feci che erano uscite dall’intestino e avevano creato la grave infezione, e confezionato una stomia. I controlli successivi, poi, hanno dimostrato che l’intestino della donna si era disinfiammato. Tutto l’apparato era tornato come prima del fatto acuto e quindi abbiamo provveduto con la mia équipe chirurgica, coadiuvata con i gastroenterologi e gli anestesisti, ad eseguire un nuovo intervento con cui abbiamo riunito il colon con il retto”. Nel reparto chirurgico di Dolo si seguono circa 200 casi di diverticolite.
I diverticoli sono piccole sacche sporgenti localizzate lungo le pareti dell’intestino, specialmente nella parte inferiore dell’intestino crasso, la cui comparsa dipende dall’indebolimento dei muscoli del colon o da un aumento pressorio dovuto a disturbi interni come la stitichezza. I diverticoli, di per sé non creano comunque problemi fintantoché non si infiammano, provocando la cosiddetta diverticolite. “Con l’infiammazione dei diverticoli – ha aggiunto il dottor Godina – la parete intestinale si gonfia, cominciano gli spasmi e i dolori addominali come se il paziente lamentasse una appendicite sulla parte sinistra del basso ventre. Il paziente può arrivare in emergenza e richiede trattamenti diversi a seconda del caso”.
Se il paziente è perforato e presenta una peritonite purulenta, i chirurghi di Dolo provvedono a risolvere il problema in maniera laparoscopica lavorando con piccolissime attrezzature per ripulire tutta l’area con la soluzione fisiologica. Successivamente il paziente viene studiato con colonscopia e a seconda del caso si decide di proporre l’intervento, sempre in laparoscopia, di resezione del tratto di intestino con i diverticoli, oppure di non sottoporre il paziente ad altra chirurgia. Se, invece, il paziente arriva in Chirurgia con una situazione più grave, che è quella di solito provocata dalla fuoriuscita di feci dall’intestino, in questo caso l’intervento può comportare anche la creazione della cosiddetta stomia, per cui l’intestino del paziente, temporaneamente o meno, dovrà svuotarsi in maniera artificiale. 
“Puntiamo ad una chirurgia più conservativa e meno invasiva, quando il caso lo consente, – ha dichiarato il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – che permette al paziente di superare meglio il decorso post operatorio insieme alla possibilità di recuperare più facilmente la sua vita di tutti i giorni”.

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