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Ha preso il via la sperimentazione avviata presso l’Anatomia Patologica dell’ASL di Biella, grazie a una sinergica collaborazione instaurata con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Un progetto di diagnostica oncologica, attraverso la nuova frontiera tecnologica della “Digital Pathology”, che consentirà di poter contare su un sistema di condivisione tra gli Specialisti in rete di preparati istologici.
Grazie a una piattaforma digitale, con un database dedicato e un sistema di refertazione in cloud, l’esame – trasformato da vetrino per microscopio in immagine digitalizzata – potrà essere osservato all’interno del Reparto di Anatomia Patologica dell’Ospedale dell’ASL di Biella, sia presso Reparti di Anatomia Patologica di altri Ospedali oncologici e universitari.
L’obiettivo è quello di consolidare le collaborazioni e le consulenze con altri Centri piemontesi, nazionali e internazionali, per poter offrire ai cittadini diagnosi sempre più puntuali e precise. L’ASL di Biella ha approvato nei giorni scorsi una determina con cui accetta da parte della Fondazione Edo ed Elvo Tempia la concessione, in comodato d’uso gratuito, delle strumentazioni necessarie per introdurre questo sistema, siglando una partnership strategica anche su temi di ricerca della “Digital Pathology”. È un altro step in un processo complessivo che vede la nostra ASL impegnata per ridurre sempre di più i tempi di refertazione.
“L’attuazione di questo progetto – afferma il Direttore Generale dell’ASL di Biella, dottor Gianni Bonelli – rappresenta un ulteriore tassello di quel processo che abbiamo avviato per caratterizzare sempre di più l’Ospedale su profili di specializzazione alti. Assistenza che al tempo stesso può e deve affiancarsi alla ricerca, grazie a strumentazioni che permettono di sviluppare la telemedicina, alimentando il confronto e la collaborazione con altre realtà favorendo di certo una crescita culturale. Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e la Fondazione Tempia perché ci consentono di realizzare queste innovazioni, in linea con una visione di assistenza moderna e sempre più specialistica”.
“L’impegno economico-finanziario del progetto – sottolinea il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris – sarà anche quello di dotare l’Ospedale di Biella della tecnologia necessaria hardware e software in comodato d’uso gratuito finalizzato alla sperimentazione e ricerca, oltre che delle attività di servizio e di fruizione dei sistemi in cloud, per un valore complessivo pari ad euro 331.000, IVA esclusa. La Fondazione, considerata la rilevanza e la portata strategica del progetto, ha stanziato per il 2018 un contributo di euro 50.000 a favore del Fondo Edo ed Elvo Tempia”.
“La vocazione oncologica dell’Ospedale di Biella si esprime non solo nelle fasi di terapia e assistenza, ma anche nel delicato momento della diagnosi. Un momento che richiede tempi certi e qualità comprovata, con competenze e personale qualificato, ma anche consulenze iperspecialistiche per quei tumori rari o complessi che ne richiedono l’approfondimento o la condivisione. Grazie alla Digital Pathology, non solo si digitalizzeranno i processi interni dell’Anatomia Patologica, ma anche le consulenze esterne potranno finalmente essere condivise in via digitale, sfruttando tecnologie del XXI secolo”, dichiara il dottor Pietro Presti, Direttore Generale della Fondazione Tempia, che conclude: “Anticipare e promuovere il cambiamento, introducendo innovazioni tecnologiche, proprie della Sanità 4.0, in un Ospedale pubblico, rappresenta per noi una sfida e, allo stesso tempo, un privilegio, dato che in Italia, purtroppo, si registra ancora un ritardo non sempre giustificato per queste tematiche. In questa prospettiva, oltre al suo impatto sui percorsi clinico-diagnostici ospedalieri, la Digital Pathology ci permetterà di avviare anche ulteriori sperimentazioni a livello scientifico, grazie alle possibili collaborazioni con i nostri laboratori di Genomica e di Oncologia Molecolare”.

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