Print Friendly, PDF & Email

Dalla gestione del paziente in terapia intensiva dove la precisione diagnostica e prognostica può salvare vite, alle malattie di donna e bambino, passando per le malattie cardiovascolari croniche e con un occhio attento all’impatto che le cure personalizzate hanno non solo sulle chance di cura del paziente ma anche sulla sostenibilità del sistema sanitario: è l’obiettivo di moltissimi progetti di ricerca sviluppati e pubblicati sulle riviste più prestigiose a livello mondiale come “Lancet” e “New England Journal of Medicine”, e poi progetti tuttora in corso presentati in occasione della VII edizione della Giornata per la Ricerca promossa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Anche quest’anno è al centro dei lavori ‘La Medicina Personalizzata’, con un focus sulle Biotecnologie Innovative che aumentano sempre più la capacità di prevedere il rischio individuale di malattie, eseguire diagnosi precoci e mettere a punto terapie nell’ottica di massimizzarne l’efficacia e minimizzarne gli effetti collaterali, con il paziente sempre al centro dell’attività di ricerca e in modo da rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse sanitarie disponibili.
La “Giornata per la Ricerca”, aperta dal Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli e dal Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Giovanni Raimondi, insieme al Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Rocco Bellantone e al Direttore Scientifico della Fondazione Gemelli IRCCS Giovanni Scambia, ha avuto luogo oggi, giovedì 20 settembre, nell’Aula Brasca del Policlinico.
Numerosi i progetti di ricerca svolti o in cantiere presso gli Istituti della Facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e i Dipartimenti del Policlinico A. Gemelli nel campo della medicina personalizzata nelle cinque macro-aree al centro della Giornata e presentate da giovani ricercatori: i dottori Camilla Nero, Matteo Bonini, Gennaro De Pascale, Riccardo Di Iorio, Maria Lucia Specchia.
Per l’area malattie neurologiche e dell’invecchiamento, è stato di recente pubblicato sulla rivista Annals of Neurology uno studio che mostra la possibilità di usare un semplice elettroencefalogramma per prevedere chi finirà per ammalarsi di Alzheimer tra quanti soffrono di declino cognitivo. Per l’area Biotecnologie innovative e percorsi di personalizzazione diagnostica e in terapia intensiva si segnala uno studio uscito sulla rivista europea di Malattie Infettive e Microbiologia Clinica su un nuovo kit di diagnosi rapida delle infezioni respiratorie (BioFire FilmArray) che permette di ottenere in poche ore l’identificazione del batterio o virus responsabile della polmonite, garantendo così la possibilità di utilizzare sin dalle prime fasi i farmaci antimicrobici più adeguati per il tipo di infezione. Per l’area Malattie Cardiopolmonari Croniche spicca la studio sugli effetti anti-infiammatori di un anticorpo specifico contor l’”interleuchina 1-beta” (una molecola che induce infiammazione), pubblicato nel 2017 sul New England Journal of Medicine, il cui utilizzo potrebbe ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Per l’area sostenibilità della medicina personalizzata e predittiva nel Sistema
Sanitario Nazionale tanti gli studi pubblicati che mostrano come adottare nella pratica clinica quotidiana poche e semplici “regole” di gestione dei pazienti e istruire i pazienti con pochi consigli di autogestione della propria malattia si riesca a migliorare il controllo dei sintomi e della progressione riducendo anche l’uso inappropriato di farmaci e quindi riducendo effetti collaterali e spesa sanitaria; ne è un esempio uno studio pubblicato sulla rivista Plos One che ha coinvolto pazienti diabetici e con altri fattori di rischio cardiovascolari. Per l’area salute della donna e del bambino, infine, tanti gli studi volti alla personalizzazione delle terapie per malattie complesse come i tumori femminili; ne sono esempio due studi pubblicati nel 2017 su Lancet Oncology e Lancet che che hanno dimostrato l’efficacia di due farmaci intelligenti con un bersaglio mirato, Olaparib e Rucaparib nelle recidive di carcinoma ovarico.
Si tratta solo di un “assaggio” delle tante ricerche svolte e in corso a testimonianza dell’impegno dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in campo biomedico, come dimostrato anche da alcuni numeri esemplificativi dell’attività di ricerca.
Per esempio, sono oltre 1150 i ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS impegnati sia sul fronte della ricerca di base che della ricerca traslazionale con l’obiettivo di trovare le migliori terapie personalizzate per ciascun individuo affetto da malattie di ampia diffusione quali tumori, malattie cardiovascolari, metaboliche e neurologiche, senza trascurare le malattie rare e lo sviluppo di farmaci destinati alla cura di queste patologie. Di seguito alcuni risultati (dati 2017): 290 nuovi progetti di ricerca no profit che ogni anno portano a oltre 1500 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, oltre 15,5 milioni di euro di ricerca finanziata ogni anno, 28 brevetti attivi e depositati, 84 progetti finanziati a livello europeo e internazionale avviati negli ultimi 7 anni, 189 contratti di sperimentazione attivati e oltre 380 collaborazioni e assegni di ricerca attivati ogni anno grazie a finanziamenti alla ricerca.
“La divulgazione dei risultati della ricerca in campo biomedico prodotti dalla nostra Università e dal nostro Policlinico ha una valore culturale e sociale importante, particolarmente in un periodo in cui sembra mancare fiducia nella scienza. Questo impegno e questi risultati raggiunti dai nostri ricercatori contribuiscono a ricostruire il rapporto medico-paziente e il rapporto cittadino-scienziato”, così oggi ha detto il Rettore dell’Università Cattolica professor Franco Anelli, nel saluto iniziale in occasione della Giornata per la Ricerca.
“Questa settima Giornata per la Ricerca, da sempre importante – ha dichiarato il dottor Giovanni Raimondi, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – lo è ancora di più poiché festeggiamo il riconoscimento quale IRCCS alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, che nei risultati della ricerca da trasferire rapidamente al letto del malato ha da sempre la sua vocazione. La ricerca condotta quotidianamente nei nostri reparti e nei nostri laboratori così intesa rappresenta una forma alta di Carità”.
“Sono particolarmente lieto di celebrare ancora una volta questa nostra Giornata dedicata alla ricerca – ha detto il professor Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica – Un particolare ringraziamento va ai nostri giovani ricercatori che hanno presentato i frutti migliori di un anno di attività scientifica condotta dall’intera Facoltà di Medicina e chirurgia per il miglioramento della vita delle persone malate che si rivolgono con fiducia al Gemelli”.
“Il riconoscimento quale IRCCS ci spinge ad avere una visione differente e sistemica sul tema importante della ricerca traslazionale e della formazione, a livello nazionale e europeo – ha detto il professor Giovanni Scambia, Ordinario di Ginecologia e ostetricia dell’Università Cattolica e Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – La Giornata di oggi è uno dei primi segni di questo nuovo percorso intrapreso con decisione e fiducia dai ricercatori della nostra Facoltà di Medicina e del nostro Policlinico”.
Al centro della giornata la relazione del professor Guido Rasi, direttore esecutivo dell’EMA dal titolo “La visione dell’EMA sull’innovazione: dall’approvazione all’accesso ai farmaci”. Al professor Rasi è stato poi conferito da Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, il Premio Giovanni Paolo II “per il costante impegno nel promuovere e sostenere la ricerca di nuove cure a beneficio della salute dei cittadini europei”.
A seguire le relazioni del professor Paolo Maria Rossini, Ordinario di Neurologia dell’Università Cattolica, su “La biobanca e il Clinical Trial Center: due facilities avanzate dela Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS per la ricerca clinica” e dell’ingegner Giovanni Arcuri, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Tecnologie Sanitarie della Fondazione Gemelli su “Innovazioni tecnologiche d’avanguardia nella Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS”.
Nella stessa occasione, com’è tradizione della Giornata per la Ricerca, sono stati premiati i giovani autori delle migliori pubblicazioni dell’anno 2017 dal Prof. Paolo Maria Rossini e dal Prof. Claudio Grassi, Ordinario di Fisiologia Umana: Matteo Spinelli, Istituto di Fisiologia Umana; Luca Giraldi, Istituto di Sanità Pubblica; Stefano Alivernini, Istituto di Reumatologia; Emanuela Teveroni, Istituto di Patologia Speciale Medica e Semeiotica Medica.
Quindi il professor Rocco Bellantone ha premiato il miglior dottore di ricerca della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, la dottoressa Marianna Criscuolo dell’Istituto di Ematologia, autrice di oltre 40 pubblicazioni su riviste indicizzate nazionali ed internazionali.