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Solo una mini-incisione per asportare, con una complessa operazione durata tre ore, un voluminoso gozzo tiroideo retrosternale di 12 cm che si estendeva all’interno del torace fino a raggiungere le maggiori arterie del cuore.
Al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo la collaborazione multidisciplinare tra le équipe di cardiochirurgia e chirurgia oncologica ha permesso di risolvere la complessa situazione clinica di un paziente settantenne.
La posizione del gozzo affondata nel torace, unita alle patologie concomitanti dell’uomo , rendevano, infatti, l’intervento ad alto rischio. Gli specialisti dell’Azienda ospedaliera universitaria, dopo le tutte le indagini cliniche e strumentali, hanno optato per un approccio mininvasivo effettuando una ministernotomia, ossia una piccola incisione nello sterno.
L’intervento è stato eseguito nella sala operatoria della cardiochirurgia, diretta da Vincenzo Argano. Qui i cardiochirurghi Salvatore Torre e Antonio Segreto hanno aperto il torace del paziente soltanto per pochi centimetri, sufficienti a consentire alla professoressa Giusi Graceffa, dell’unità operativa di Chirurgia Oncologica che aveva in carico il paziente, la rimozione completa della massa senza danneggiare le importanti arterie e vene vicine al cuore. In sala operatoria anche l’anestesista Ugo Di Blasi, la strumentista Federica Faso, l’infermiere di sala Alessio Di Pasquale e gli assistenti specializzandi di chirurgia.