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La recente visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Georgia, svoltasi con pieno successo dal punto di vista politico, economico e culturale, ha rafforzato i tradizionali rapporti con l’Italia e ha portato all’attenzione della vasta opinione pubblica italiana la realtà di questa Repubblica.
Femtec, Federazione mondiale del Termalismo, associazione non governativa che, unica del settore, è in rapporti ufficiali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e riunisce le istituzioni nazionali di circa 30 Paesi per un totale di oltre 10.000 stabilimenti termali distribuiti in tutto il mondo, ha da tempo programmato che sarà la località di Batumi in Georgia la sede del prossimo congresso Femtec intitolato “Thermae 4.0. Nuovi algoritmi per la cura della salute, lo sviluppo ed il turismo sostenibili”, che vedrà dibattuti, in una visione internazionale, i temi delle terme del futuro, dal 30 ottobre al 4 novembre 2018.
Ubicata nella Regione caucasica con un lunga costa sul Mar Nero, in un’area geografica di insolita bellezza ma critica dal punto di vista politico-economico, la Georgia ha una grande tradizione storica, di cultura e di rapporti con vari Paesi. Tra questi l’Italia occupa una posizione di privilegio. Tra le risorse naturali di spicco, una notevole importanza hanno le aree termali di Borjomi, Zhkaltubo e altre zone climatiche sul Caucaso e sul Mar Nero, come Batumi.
Siamo all’inizio della quarta rivoluzione industriale, un tema che sin dal 2016 è al centro dei World Economic Forum enunciato con la presentazione del noto rapporto “Mastering the Fourth Industrial Revolution”. Esperti e osservatori stanno cercando di ipotizzare come cambieranno le attività produttive ed economiche, quali nuove professionalità saranno necessarie e quali invece scompariranno. Dalla ricerca “The Future of the Jobs” emerge che nei prossimi anni fattori tecnologici, economici e demografici influenzeranno profondamente il mondo del lavoro. Le tecnologie web emergenti, gli apparati digitali, le nuove applicazioni basate sul cloud e il lavoro flessibile stanno già modificando rapidamente il rapporto fra l’uomo e il contesto in cui opera. Nasceranno così nuovi posti di lavoro, ma molti altri spariranno: per la sola Europa è previsto un saldo netto negativo di oltre 5 milioni di posti di lavoro.
Se questo è lo scenario per l’industria ci si può domandare se possa esistere una quarta rivoluzione anche per il mondo termale: “THERMAE 4.0”. In caso affermativo, quali sono le proposte di intervento e le possibili soluzioni? Davanti a questa realtà che avanza quale sarà il futuro delle Thermae, il loro ruolo nei Sistemi Sanitari Nazionali, la necessità aggiornamenti tecnologici, di risorse umane, di metodologia della ricerca, di raccolta e analisi dei dati, l’organizzazione della ospitalità?
“La sfida”, inizia a rispondere il professor Umberto Solimene, presidente di Femtec, “sarà saper conciliare le nuove realtà globali socio-economico-ambientali con la specificità unica della tradizione termale, definita dalle caratteristiche terapeutiche e ambientali del “genius loci” e dal concetto di paziente al centro della cura e alla riscoperta del corpo perduto”.
E inoltre come integrare la crescente domanda di salute con infrastrutture che consentano sviluppo e turismo sostenibile? “Come per l’industria”, conclude il professor Solimene, “anche per le Thermae dovranno cambiare competenze e abilità: nel 2020 il problem-solving rimarrà il soft skill più ricercato, ma diventeranno importanti anche il pensiero critico e la creatività. Le attuali sfide della società moderna ed evoluta possono essere sintetizzate in: sviluppo, sostenibilità ambientale, umana e personale”.
Sin dalla sua fondazione, 81 anni fa, Femtec ha proposto tematiche innovative di dibattito e soluzioni concrete. Quest’anno il 71° Congresso di Femtec si svolge a Batumi nella Repubblica di Georgia, Paese di antiche tradizioni culturali e storiche, dove il termalismo ha radicati e profondi fondamenti scientifici.
La scelta della località non è solo un fatto logistico, ma acquista anche un significato emblematico per presentare un territorio unico nel suo genere per risorse ambientali, culturali, termali, integrate in un contesto geografico esclusivo. Adjaria è una regione storica, geografica e politica-amministrativa della Georgia. Localizzata nell’angolo sud-ovest del Paese, Adjara giace sulla costa del Mar Nero vicino ai piedi delle montagne del Caucaso Minore, a nord della Turchia.

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